macOS Big Sur, un successo dove Windows 8 aveva fallito

macOS 11 Big Sur
(Immagine:: Apple)

Oggigiorno la maggior parte delle persone associa il nome Apple a prodotti come iPad, iPhone o Apple Watch. Una cosa del tutto sensata, visto che questi prodotti, insieme a quelli di Google con Android, hanno fondamentalmente rivoluzionato il modo in cui le persone usano la tecnologia nella loro vita quotidiana.

Ed è sicuramente vero che, grazie a smartphone e tablet, oggi ci sono meno cose per cui un computer è necessario. Tuttavia i computer non sono certo destinati a sparire dalla circolazione, non certo in tempi brevi. E visto che continueremo a usare diversi tipi di dispositivi, vale la pena di riflettere sui modi in cui essi possono coesistere nella nostra vita. 

I tentativi fatti finora includono esperimenti come Windows 8 e Chrome OS, con risultati altalenanti. Con MacOS 11 Big Sur, tuttavia, Apple potrebbe aver trovato il classico uovo di Colombo. In buona parte la chiave sta nel fatto che quasi tutte le applicazioni iOS e iPad sono compatibili con il nuovo sistema operativo desktop. 

MacBook Pro (13-inch, 2020)

l novo macOS resta un sistema desktop (Image credit: Future)

Un tentativo di abbattere le barriere

Il primo iPad usciva circa dieci anni fa, e probabilmente pochi si sarebbero aspettati un cambiamento di portata così grande come quello che si è poi rivelato negli anni. Molti lo deridevano, etichettandolo come un "computer declassato", e pochi ci vedevano il primo passo di una rivoluzione. Forse perché non era certo il primo tablet a fare la sua comparsa, anche se era senza dubbio il primo che sarebbe diventato popolare e diffuso. 

Un paio di anni dopo usciva Windows 8, con un'interfaccia pensata per i touchscreen e senza menu Avvio, una scelta di cui molti furono scontenti. Microsoft pensava sopratutto a tablet e smartphone e sperava di creare un sistema operativo che andasse ugualmente bene a prescindere dal dispositivo. L'obiettivo era  massimizzare la compatibilità. 

I tablet Windows però non decollarono, e ancora oggi c'è una differenza dal modo in cui vediamo un tablet Android o un iPad, da una parte, e dall'altra un prodotto Windows. Dispositivi come i Microsoft Surface, in effetti, sono più vicini a un "vero" computer, il che è probabilmente un vantaggio. Ma manca il grande parco di applicazioni e soprattutto le persone non sono abituate a considerarli come "la stessa cosa" (a ragione). 

Comunque, dopo un po' Microsoft ha affrontato alcuni dei problemi, rimettendo il Menu Start in Windows 8.1 e poi pubblicando Windows 10, che rappresentò e rappresenta un enorme passo avanti. Ancora oggi, tuttavia, non mancano persone che "rimpiangono" Windows 7 e persino Windows XP

Non è tutta colpa di Microsoft. Oggi Windows 10 è un sistema desktop completo e potente che ha anche le funzione desktop amate dagli utenti più esperti e dai nostalgici. Tuttavia esistono ancora molte persone che, magari anche irrazionalmente, continuano a pensare che si stava meglio "ai vecchi tempi". 

L'App Messaggi è migliorata

L'App Messaggi è migliorata (Image credit: Apple)

I primi segnali

Con macOS 10.14 Mojave Apple portò sui desktop quattro applicazioni iOS: Home, Apple News, Borsa e Memo Vocali. Nessuna di queste era particolarmente interessante, ma la novità offriva una piccola anticipazione di ciò che sarebbe venuto dopo: un ecosistema più armonizzato e unificato. Il colosso di Cupertino continuò il lavoro con macOS 10.15 Catalina, e in particolare con Apple Catalyst, strumento che offre agli sviluppatori gli strumenti per adattare le app mobile a MacOS. 

Rispetto a Microsoft, Apple ha forse cercato di muoversi con maggiore prudenza e discrezione. E forse è questa la differenza più importante.

Con MacOS 11 Big Sur, Apple afferma che ogni applicazione iOS sarà compatibile con i Mac, il che è senza dubbio una novità molto rilevante. Se a questo si aggiunge il fatto che presto i Mac avranno processori ARM progettati dalla stessa Apple, e si può comprendere la portata del cambiamento avviato da Apple. Anche se, rispetto a Microsoft, Apple ha forse cercato di muoversi con maggiore prudenza e discrezione. E forse è questa la differenza più importante.  

Non si tratta comunque solo di compatibilità con le app mobile. MacOS Big Sur ha una nuova interfaccia, ispirata in gran parte a iOS. Una scelta che, senza dubbio, farà sollevare gli stessi dubbi e le stesse perplessità di Windows 8, ai tempi. Perché l'obiettivo sembra lo stesso: fondere desktop e mobile.

Ma c'è un dettaglio importante da tenere in considerazione: non esistono Mac con touchscreen, e quindi Apple non deve sviluppare app desktop da usare con le dita.

(Image credit: Apple)

Il mouse resta al suo posto

Pochi direbbero che su un computer il touchscreen è una cosa necessaria. E in effetti non lo è

I portatili Windows con touchscreen esistono invece, così come esistono i portatili 2-in-1. Una categoria che include alcuni prodotti eccellenti, ma c'è un fatto che non è cambiato: per usare un computer "normale" continuiamo a preferire mouse e tastiera. Certo, di tanto in tanto il touchscreen è comodo, per guardarsi un video o di tanto in tanto persino per piccole attività in ambito lavorativo. Ma pochi direbbero che su un computer il touchscreen è una cosa  necessaria. E in effetti non lo è. Magari giusto per gli artisti, molti dei quali hanno trovato nei tablet una valida innovazione rispetto alla carta, per disegnare. 

Apple invece non sembra intenzionata a fare dei MacBook con touchscreen, quindi tastiera e touchpad restano l'unico modo di interagire con essi. L'interfaccia del sistema operativo (e le app) deve necessariamente essere sviluppata su questa base. 

Portare idee e concetti da iOS a MacOS, quindi, acquista un significato diverso, proprio perché i notebook non hanno un touchscreen. Rispetto a quanto accade in ambito Windows, la differenza è sostanziale. 

L'attuale versione BEta, uscita pochi giorni fa, c'è per esempio una versione del Centro di Controllo, ben noto a chiunque abbia usato un iPhone o un iPad (o un recente smartphone Xiaomi, se è per quello). Ci sono controlli rapidi per Bluetooth, Wi-Fi, Volume e luminosità; tutte cose utili e comode, anche se non rivoluzionarie. 

A questo nuovo centro di controllo si accede scorrendo due dita a sinistra del touchpad, un'altra soluzione che aiuta a rendere migliore l'esperienza d'uso su un Macbook. 

Si tratta ovviamene di una funzione presa dagli smartphone, ma il modo in cui è stata realizzata rispetta l'uso "tipico" di un notebook. Apple ha anche reso meno invasiva l'icona delle notifiche (un altro aspetto su cui Microsoft potrebbe migliorare). 

Il Centro di Controllo di Big Sur al momento non è molto personalizzabile, e per esempio non è possibile aggiungere scorciatoie per funzioni specifiche. Ma è una prima beta pubblica e di certo le cose possono migliorare. 

(Image credit: Apple)

Apple ha centrato il bersaglio?

macOS Big Sur include molte altre novità, oltre a quelle citate in questa pagina. Sta di fatto che queste prime ore di test con la nuova beta ci hanno fatto pensare a Windows 8. 

Quel sistema operativo non è stata la migliore cose fatta da Microsoft, ma ha ricevuto molte più critiche di quante ne meritasse. Windows 8 era un primo passo sulla giusta strada, e forse proprio le critiche eccessive hanno spinto Microsoft a fare un passo indietro e ad accumulare ritardo. Oggi, sembra che Apple abbia trovato un buono modo di fondere desktop e mobile. 

Senza dubbio, come sempre, l'obiettivo di Apple è di vendervi un MacBook, un iPad e un iPhone. E forse avvicinare troppo le cose, per esempio facendo un Macbook con touchscreen, andrebbe contro tale obiettivo. Magari ne parleremo un altro giorno.

Ad oggi però possiamo constatare un piccolo successo nel design del nuovo sistema operativo, un successo dove Windows 8 aveva fallito. 

Bill Thomas

Bill Thomas (Twitter) is TechRadar's computing editor. They are fat, queer and extremely online. Computers are the devil, but they just happen to be a satanist. If you need to know anything about computing components, PC gaming or the best laptop on the market, don't be afraid to drop them a line on Twitter or through email.