MacBook, a breve sarà (ancora) più difficile trovarli

Uomo stressato con laptop
(Immagine:: Shutterstock / Kaspars Grinvalds)

A seguido di una nuova ondata di Covid-19, il governo cinese ha imposto il lockdown totale alle linee di produzione a Shenzhen, città confinante con Hong Kong e nota, soprattutto, come la "Silicon Valley" della Cina. Rimangono attivi solo i servizi essenziali, per l'approvvigionamento di cibo ecc.

Dunque trasporti e produzione vengono fermati, di conseguenza prodotti richiesti come il Galaxy S22 Ultra, i notebook MacBook Pro e gli iPhone 13 potrebbero subire ulteriori problemi di disponibilità, andando ad aggravare la già difficile situazione attuale.

Foxconn ha annunciato lo stop alla produzione presso le fabbriche di Longhua e Guanlan fino a nuova comunicazione. Si tratta del più grande produttore al mondo di componenti elettronici, anche per Apple e Samsung. E sebbene Foxconn abbia diverse fabbriche in tutto il mondo, The Verge segnala che quella di Shenzen è la seconda in Cina per grandezza ed è qui che avviene gran parte del processo produttivo.

L'epidemiologo ed esperto di economia dal punto di vista sanitario @DrEricDing sostiene che queste nuove restrizioni causate dal Covid in Cina potrebbero, potenzialmente, paralizzare completamente la supply chain mondiale per un certo periodo.

Fra gli altri brand che verranno colpiti dalle misure, citiamo Huawei, Tencent e Oppo, poiché hanno tutti sede a Shenzhen. Anche le aziende di Hong Kong, che è al confine con Shenzhen, dovrebbero sospendere le attività, infatti almeno 30 imprese di Taiwan hanno già annunciato lo stop. Dal momento che tali aziende producono diversi componenti, come moduli touch screen, la situazione avrà un ulteriore effetto in tutto il mondo nei prossimi mesi.

Al momento, il lockdown imposto dal governo è programmato solo per 6 giorni, fino al 20 marzo, sempre che i tassi di infezione vengano contenuti efficacemente. Tuttavia, le restrizioni potrebbero essere estese almeno fino ad aprile 2022. La Cina si è dimostrata particolarmente rigida in termini di misure di isolamento per prevenire ulteriori diffusioni del Covid. Inoltre, l'ultima ondata si è dimostrata la peggiore dal picco della pandemia registrato nel 2020, dunque è quasi certo che il Paese continuerà con questa linea dura.

Marco Doria
Senior editor

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