Il metaverso è un gioco "fatto con i piedi"

Mark Zuckerberg
(Immagine:: Facebook)

Il metaverso di Mark Zuckerberg continua a non piacere, perlomeno allo stato attuale. Dopo aver puntato talmente tanto sulla presunta “innovazione”, al punto da rinominare l’azienda da Facebook a Meta, la realtà virtuale di Zuckerberg ha generato più meme che critiche costruttive. Esemplari a tal proposito sono i numerosi “sfottò” che il modello virtuale del noto imprenditore ha ricevuto online.

Tuttavia, in mezzo alla valanga ogni tanto emergono dei pareri da esperti del settore che ne evidenziano le reali problematiche, come quello del CEO di Microsoft Gaming, Phil Spencer. Durante la conferenza Tech Live del Wall Street Journal, Spencer ha confessato il suo disappunto riguardo all’opera di Meta, indicando come problematico l’eccessivo focus sull’ambiente lavorativo.

Per il resto, stando a quanto affermato dal CEO, l’intero prodotto non è altro che un “videogioco fatto male”, o “con i piedi”, come diremmo noi.  

Metaverso: perché non piace?  

Il metaverso è stato annunciato come uno spazio virtuale dedicato alla socializzazione, ma che può anche essere utilizzato per simulare incontri lavorativi o riunioni in un ambiente che tenta di riprodurre la realtà. Questo è il punto problematico: a conti fatti, il metaverso risulta essere una versione peggiore del mondo reale che non ha nulla a che vedere con la sua ambizione di trasformarsi in un universo parallelo.

Le parole di Spencer ben descrivono questa sensazione: “Gli sviluppatori di videogiochi creano mondi affascinanti in cui si vuole passare il proprio tempo. Una realtà virtuale che riproduce una sala riunioni non mi fa questo effetto”.

Il parere di Spencer è condivisibile, soprattutto quando il metaverso proposto risulta essere uno spazio spoglio e privo di personalità. La realtà virtuale di Zuckerberg non ha una ragion d’essere allo stato in cui versa al momento e Meta dovrebbe rielaborarla per dargli un’identità, se vuole evitarne la scomparsa.

Nel frattempo, Microsoft sta lavorando all’implementazione su VR di Windows, XBox e della piattaforma Microsoft Teams.