Hollywood in sciopero, Netflix rischia di perdere ancora più abbonati

Netflix on a TV screen with a remote control pointing at it
Netflix is believed to be one of the major factors behind the latest writers' strike. (Immagine:: Freestocks/Unsplash)

Netflix rischia di perdere gran parte della sua base utenti con l'intensificarsi delle conseguenze dello sciopero degli sceneggiatori.

Il gigante dello streaming, che ha già perso milioni di abbonati nel 2022, potrebbe ripetere l'esperienza a causa del suo ruolo nella disputa in corso tra la Writers' Guild of America (WGA) e l'Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP).

La WGA, che rappresenta oltre 20.000 sceneggiatori dell'industria dell'intrattenimento, ha cercato di negoziare migliori condizioni di lavoro con l'AMPTP. Il motivo? I membri della WGA temono che il crescente diffondersi dell'intelligenza artificiale (tramite strumenti come ChatGPT e Bard) possa sostituirli nell'industria cinematografica, in quanto gli studios potrebbero cercare di utilizzare l'AI per tagliare i costi. I membri della WGA chiedono anche una migliore retribuzione agli studios - in particolare a quelli che gestiscono i migliori servizi di streaming al mondo, come Netflix e Prime Video - che continuano a compensare gli sceneggiatori con salari bassi nonostante l'aumentare dei costi della vita.

L'AMPTP, che rappresenta gli studi cinematografici e televisivi più famosi del mondo, si rifiuta di collaborare con la WGA. Di conseguenza, la WGA - che rappresenta le persone che lavorano a film, serie TV, podcast, documentari, notiziari e altro ancora - ha tenuto una votazione sullo sciopero a metà aprile, con il 97,5% dei membri che ha votato a favore. Lo sciopero è iniziato alle 12:01 del 2 maggio e durerà fino a quando l'AMPTP e la WGA non troveranno un nuovo accordo.

Stranger Things 4 cast poster

L'ultima stagione di Stranger Things potrebbe subire le conseguenza dello sciopero degli sceneggiatori. (Image credit: Netflix)

Che ruolo gioca Netflix in questa situazione? Tutto è iniziato il 18 aprile, quando il co-CEO Ted Sarandos ha dichiarato ai giornalisti che gli studios "non vogliono" uno sciopero. Tuttavia, Sarandos ha anche espresso fiducia nel fatto che Netflix sia in grado di resistere a un eventuale sciopero in questo momento: "Se ce ne sarà uno, abbiamo una grande base di serie TV e film Netflix in arrivo da tutto il mondo. Probabilmente possiamo dare ai nostri abbonati un servizio migliore di molti altri".

Comprensibilmente, i commenti di Sarandos non sono stati accolti bene dai membri della WGA e da coloro che sono solidali con loro. Ora, un'indiscrezione suggerisce che Netflix abbia avuto un ruolo importante nella rottura delle trattative tra la WGA e l'AMPTP, e questo non ha fatto altro che aggiungere benzina al fuoco.

Intervenendo nell'ultimo episodio del podcast The Hot Mic di John Rocha, l'esperto del settore Jeff Sneider ha affermato che l'industria in generale sta incolpando Netflix per lo sciopero degli sceneggiatori: "É come se gli studios fossero in realtà pronti per trovare un accordo, che Netflix rifiuta perché non vuole essere trasparente riguardo i numeri dello streaming. Questa è una parte importante della questione".

Sneider si è affrettato a dichiarare di non essere sicuro della fondatezza della notizia, ma la storia ha rapidamente preso piede nel settore dell'intrattenimento. Di conseguenza, i membri della WGA e più in generale gli utenti hanno iniziato a chiedere a chi è abbonato alla piattaforma streaming di cancellare il proprio abbonamento Netflix. In questo modo Netflix sarà colpita dove fa più male, cioè nei flussi di entrate. 

Tawyna Benavides Bhattacharya, che ha lavorato a My Life With The Walter Boys di Netflix, è stata uno dei primi membri della WGA a dichiarare che avrebbe cancellato tutti i suoi abbonamenti streaming, compreso Netflix, finché lo sciopero non fosse stato risolto. Altri hanno seguito rapidamente l'esempio, tra cui lo scrittore di Bosch Dylan Park-Pettiford, la doppiatrice Janine Granda e la sceneggiatrice di Tell Me Lies Meagan Oppenheimer. Una rapida ricerca su Twitter della frase "writers strike cancel" conferma che molti altri dipendenti del settore e utenti Netflix stanno facendo lo stesso.

Non è la prima volta quest'anno che Netflix si trova di fronte al problema della perdita di utenti. Nel primo trimestre del 2023 la piattaforma ha annunciato che il suo piano per bloccare l'abbonamento Netflix condiviso stava finalmente prendendo piede, e la piattaforma ha confermato di aver subito una leggera flessione degli utenti paganti. Tuttavia, Netflix ha anche dichiarato di aspettarsi che gli utenti riattiveranno il loro account, o addirittura ne creeranno uno di nuovo qualche mese dopo per non perdersi le ultime novità.

Non è chiaro come le voci sullo sciopero degli sceneggiatori influiranno prossimamente sulla base degli abbonati. Al momento, il numero di persone che hanno disdetto l'abbonamento sembra essere piuttosto basso. Inoltre, se Netflix è così fiduciosa riguardo alla sua prossima programmazione di film e serie TV, probabilmente manterrà la stragrande maggioranza della sua base di utenti anche durante lo sciopero in corso.

Il problema sussisterebbe se gli utenti iniziassero a reagire a un eventuale ritardo di alcune delle serie TV Netflix più attese: le nuove stagioni di Stranger Things, Mercoledì, Squid Game e Arcane sono tutte in fase di sviluppo. Lo sciopero degli sceneggiatori significa che tutti i membri della WGA (e coloro che sostengono lo sciopero) hanno smesso di scrivere le sceneggiature di queste serie televisive di grande successo. L'incompletezza delle sceneggiature impedisce l'inizio delle riprese principali di queste produzioni, ritardandone ulteriormente l'uscita.

Se la base di utenti Netflix si stancherà di aspettare il ritorno di queste serie - a seconda di quanto durerà lo sciopero degli sceneggiatori - un numero crescente di abbonati potrebbe decidere di disdire Netflix. In tal caso, Netflix non avrà altra scelta che tornare al tavolo delle trattative insieme agli altri studios e trovare un accordo con la WGA. 

A prescindere dall'importanza del ruolo di Netflix in tutto questo, c'è una cosa su cui possiamo essere tutti d'accordo: i dipendenti meritano di essere adeguatamente compensati per il loro lavoro. Se i membri della WGA non ritengono di ricevere un accordo equo, hanno il diritto di scioperare finché non si trova una soluzione.

Giulia Di Venere

Giulia Di Venere è Editor Senior per TechRadar Italia e lavora con orgoglio al progetto da quando è nato.

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è una grande appassionata di cinema, libri, cucina e cinofilia.

Da sempre considera la scrittura lo strumento più efficace per comunicare, e scrivere per fare informazione, ogni giorno, è per lei motivo di grande soddisfazione.

Copre una grande varietà di tematiche, dagli smartphone ai gadget tecnologici per la casa, gestendo la pubblicazione dei contenuti editoriali e coordinando le attività della redazione.

Dalla personalità un po’ ambivalente, ama viaggiare tanto quanto passare il tempo libero nella tranquillità della propria casa, in compagnia del suo cane e di un buon libro.

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