Final Fantasy VII Remake, la modalità classica è talmente facile da risultare noiosa

(Immagine:: Square Enix)

Final Fantasy VII Remake non solo avrà una grafica migliore, ma anche il gameplay subirà delle modifiche. Square Enix ha sostituito il sistema di combattimento a turni del gioco originale con uno che permette di avere maggiore controllo su ciò che Cloud e gli altri personaggi stanno facendo, e noi crediamo che questa sia stata una mossa vincente da parte degli sviluppatori.

A differenza del gioco originale, il combattimento in Final Fantasy VII Remake avviene in tempo reale: avrete il pieno controllo sul personaggio e sarete voi a decidere quando è il momento giusto per rotolare, schivare o bloccare un colpo. Ogni volta che eseguite queste azioni, la barra ATB si ricaricherà e una volta piena vi consentirà di fare un attacco speciale sul nemico. 

Tuttavia, diversi giocatori potrebbero rimanere delusi da questo sistema, quindi Square Enix ha aggiunto un’opzione chiamata “modalità classica”, che permette di giocare con il sistema originale di Final Fantasy VII.

La modalità classica ha un approccio molto meno diretto. I controlli dei movimenti, le schivate e i movimenti del personaggio selezionato vengono gestiti automaticamente. Quello che dovete fare è attendere che l’indicatore ATB si riempia e sferrare un attacco. 

Secondo Square Enix, questo sistema è per coloro che non amano i giochi d'azione o preferiscono evitarne la parte attiva. Durante un prova con Final Fantasy VII Remake, abbiamo deciso di provare la modalità classica, che però abbiamo trovato noiosa.

Meglio fare uno spuntino nell’attesa 

(Image credit: Square Enix)

Abbiamo deciso di provare la modalità classica durante la lotta contro il boss Abzu che, per coloro che non hanno giocato l'originale, è piuttosto avanti nel gioco. A quel punto, avrete sia Tifa che Aerith al vostro fianco e molti attacchi a disposizione. In questa situazione, le cose dovrebbero essere piuttosto impegnative.

Passare improvvisamente dall’avere il controllo completo del gioco all’assistervi dall’esterno è una sensazione strana. L'intelligenza artificiale si occupa di schivare gli attacchi e muovere il personaggio, quindi non dovete fare altro che aspettare che la barra ATB venga completamente caricata prima di poter fare una mossa. Abbiamo persino fatto uno spuntino nell’attesa, guardando sporadicamente la battaglia per dare un comando a Cloud e al team al momento giusto. 

Attendere così a lungo solo per fare un attacco non ci ha fatto sentire parte della battaglia; era quasi come se fossimo dei passeggeri in un’auto guidata da qualcun’altro, limitati a dare indicazioni su quale strada prendere.

Senza dubbio è stato facile superare il boss, ma il nostro contributo è stato minimo e abbiamo trovato frustrante non poter schivare o attaccare in autonomia. Nella versione originale era l’unica opzione disponibile, ma è difficile tornarci quando sai di poter avere più controllo.

Final Fantasy VII Remake è talmente bello che è un peccato non poterci interagire il più possibile, senza contare che giocando in modalità classica si rischia di annoiarsi parecchio. 

D’altro canto il sistema di combattimento in tempo reale di Final Fantasy VII Remake è molto divertente, anche quando la battaglia con i nemici diventa impegnativa.

A differenza della "modalità assistita" di Resident Evil 2 Remake, potete passare dalla modalità classica a quella in tempo reale ogni volta che lo desiderate. Potete provare la modalità classica per vedere se vi piace e poi scegliere la modalità in tempo reale: dopo tutto, dipende dalle proprie preferenze personali.

Sensi di colpa 

(Image credit: Square Enix)

È stato strano, ma ci siamo sentiti quasi colpa nell'attivare la modalità classica, come se stessimo prendendo una scorciatoia per terminare la battaglia nella maniera più semplice possibile. Forse il nostro senso di colpa fa parte del modo di pensare di molti gamer che  scelgono i giochi più difficili per scoprire quali sono le loro effettive capacità. Scegliere la modalità più semplice ci ha lasciati davvero insoddisfatti.

Sebbene non ci sia piaciuta la modalità classica, non significa necessariamente che non piacerà nemmeno a voi. Potrebbe invece essere un fattore importante per coloro che amano il sistema classico di Final Fantasy VII. Si tratta per lo più di un modo per rendere il gioco accessibile a coloro che forse sono intimiditi dal combattimento, dall'azione e dalla difficoltà.

Final Fantasy VII Remake sembra sia sviluppato in modo da riuscire ad attirare anche un pubblico completamente nuovo che potrebbe non sapere nulla dei capitoli precedenti. Diversi giocatori che non hanno mai giocato a Final Fantasy prima d'ora potrebbero essere attratti dalle sue dinamiche di gioco, mentre altri potrebbero essere più interessati a scoprire la storia di Final Fantasy VII Remake, piuttosto che immergersi nell'azione. 

Ci dovrebbero sempre essere più opzioni disponibili per un pubblico variegato, e sembra che gli sviluppatori stiano iniziando a rendersene conto. La "modalità super facile" di Death Stranding ne è l’esempio perfetto. Scelte come queste potrebbero sembrare strane per i veterani, ma possono incoraggiare coloro che cercano di entrare nel mondo del gaming per la prima volta. 

Dopo tutto, l’obiettivo dei produttori è quello di coinvolgere il maggior numero di persone possibili e spingere il pubblico di massa ad appassionarsi di videogame.Senza contare che, a volte, può essere bello avviare un gioco una volta ogni tanto, mettersi comodi e godersi l'esperienza senza impegno.

Vic Hood
Associate Editor, TechRadar Gaming

Vic is TechRadar Gaming's Associate Editor. An award-winning games journalist, Vic brings experience from IGN, Eurogamer and more to the TechRadar table. You may have even heard her on the radio or speaking on a panel. Not only is Vic passionate about games, but she's also an avid mental health advocate who has appeared on both panels and podcasts to discuss mental health awareness. Make sure to follow her on Twitter for more.