DJI Mavic Air 2 vs Mavic Air, quali sono le differenze?
È meglio dell'originale?
DJI Mavic Air fu una sorta di rivelazione quando venne presentato nel 2018: racchiudeva nello stesso pacchetto la qualità 4K del DJI Mavic Pro in un corpo non molto più grande del modello entry-level DJI Spark.
Adesso è stato sostituito dal DJI Mavic Air 2, ma è il caso di prendere in considerazione l’upgrade al nuovo modello? Il nuovo drone di fascia media di DJI è una riprogettazione completa dell'originale Mavic Air: corpo, controller, modulo fotocamera e batteria sono tutti stati rinnovati.
In effetti, Mavic Air 2 è proprio una mini versione di DJI Mavic 2 Pro, sia in termini di aspetto che di funzionalità, piuttosto che una versione più potente del successore di Spark, DJI Mavic Mini.
Avendo testato rigorosamente entrambi i droni, siamo in grado di dirvi se il nuovo Mavic Air 2 è un valido sostituto del suo predecessore tale da giustificare il prezzo vicino agli 850 euro. In questo articolo potete trovare un’analisi dettagliata sul design, le specifiche e le prestazioni di entrambi i droni.
- Leggi la nostra recensione del DJI Mavic Air 2
Design
- Il DJI Mavic Air 2 con i suoi 570 g è più pesante rispetto al Mavic Air, che ne pesa solo 430
- Entrambi i droni hanno un design semplice e lineare per essere facilmente riposti all'interno di uno zaino
- Il nuovo controller di Mavic Air 2 supporta OcuSync 2.0
DJI Mavic Air 2 non è solo un miglioramento rispetto all'originale Mavic Air, e presenta infatti molte differenze sostanziali.
Il suo predecessore aveva più cose in comune con DJI Spark, il che significa piccole dimensioni e una vasta gamma di colori vivaci tra cui scegliere. Il Mavic Air 2, tuttavia, è molto simile a un Mavic 2 Pro in miniatura, con un design leggermente più ingombrante e dall'aspetto più serio.
Piegando le braccia dei due droni la differenza di dimensioni risulta un pò più evidente. Mentre Mavic Air misura 168 × 184 × 64 mm, le dimensioni di Mavic Air 2 sono di 183 × 253 × 77 mm. In termini pratici, questo si traduce in un vantaggio per la stabilità in volo. In ogni caso, chiudendo i bracci di Mavic Air 2 sarà possibile riporlo facilmente nello zaino insieme all'attrezzatura fotografica.
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Il Mavic Air 2 tuttavia ha ereditato qualcuno dei problemi del suo predecessore. Entrambi i droni poggiano a terra sui loro bracci posteriori, il che significa che è necessario trovare un luogo piano per il decollo. Bisogna prestare particolare attenzione soprattutto nelle aree erbose, onde evitare il rischio di danneggiare le eliche e l’erba stessa.
Potrebbe essere difficile abituarsi alla protezione del gimbal di entrambi i droni, che può risultare complicata da maneggiare. Ma a parte questi piccoli fastidi, il Mavic Air 2 ha un design molto raffinato e le sue dimensioni gli garantiscono il perfetto equilibrio tra portabilità, stabilità e durata della batteria.
Controller
- Il nuovo controller di Mavic Air 2 ha un design migliore rispetto a quello di Mavic Air
- Offre il supporto a Ocusync 2.0, che migliora il range di controllo di Mavic Air
- Al momento, DJI Smart Controller non è compatibile con Mavic Air 2
Un'altra grande differenza tra i due droni è il controller: DJI Mavic Air 2 ha un pad completamente nuovo che porta due principali miglioramenti.
Innanzitutto, il design generale lo rende particolarmente ergonomico e leggero grazie alle impugnature sagomate e al peso di soli 393 g. Il pad del Mavic Air era più piccolo e compatto, ma non era così comodo da tenere in mano, soprattutto perchè lo spazio per fissare lo smartphone si posiziona sotto i joystick, piuttosto che sopra.
Pensiamo che posizionare il telefono sopra i joystick abbia molto più senso, inoltre questa caratteristica rende il pad del Mavic Air 2 simile a una versione più piccola dell'eccellente Smart Controller di DJI.
Sfortunatamente, in questo momento lo Smart Controller non è compatibile con Mavic Air 2 (DJI ha confermato che in futuro lo sarà, ma non sappiamo quando). Questo nuovo controller comunque è un apprezzabile sostituto temporaneo, anche se privo di display integrato.
Come nel suo predecessore, le levette del controller di Mavic Air 2 sono rimovibili e provviste in una protezione gommata, molto utile se siete abituati a trasportarlo dentro uno zaino. I controlli sono simili a quelli del fratello maggiore (c’è anche un interruttore per cambiare le modalità di volo, scegliendo tra Tripod, Normal e Sports). Per la il resto delle impostazioni sarà necessario affidarsi principalmente alla nuova app DJI Fly.
Forse la funzionalità più importante offerta dal nuovo controller Mavic Air 2 è il supporto a Ocusync 2.0. Si tratta di un metodo di trasmissione di gran lunga superiore rispetto al "Enhanced Wi-Fi" supportato da Mavic Air, con una portata nettamente migliorata (fino a 10 km, rispetto ai vecchi 4 km) e con un segnale più stabile.
Nel complesso, il controller del Mavic Air 2 è di gran lunga migliorato rispetto al tradizionale pad Mavic, anche perché non ha fatto comportato un ulteriore aumento del prezzo complessivo del drone.
Specifiche e caratteristiche
- Il Mavic Air 2 raggiunge una distanza massima di 10 km, rispetto ai 4 km del Mavic Air
- Tempo di volo di 34 minuti, molto migliorato rispetto ai precedenti 21
- Entrambi i droni hanno dei sensori frontali, posteriori e inferiori per evitare gli ostacoli
Parlando della modalità di scatto e delle funzioni di sicurezza, Mavic Air 2 è un grande passo avanti rispetto al suo predecessore. In effetti, per alcuni aspetti supera anche la più costosa serie Mavic 2.
Oltre all’aumento della distanza massima raggiungibile, il Mavic Air 2 ha una durata della batteria nettamente migliorata rispetto al Mavic Air. Adesso può volare per ben 34 minuti, un'enorme differenza rispetto i 21 minuti del suo predecessore. Questo è stato uno dei pochi punti che non ci sono piaciuti e di cui ci siamo lamentati nella nostra recensione dell’originale Mavic Air, e siamo contenti che il problema sia stato risolto. La durata della batteria è addirittura aumentata di tre minuti rispetto alla serie Mavic 2.
Tuttavia, è la fotocamera che con le sue nuove funzioni contraddistingue Mavic Air 2 come il drone di DJI con il miglior rapporto qualità-prezzo. Nonostante manchi il sensore da un pollice visto nel Mavic 2 Pro, qui troviamo un sensore CMOS da 1/2 pollice in grado di girare video 4K / 60p a 120 Mbps. Questo è un bel passo avanti rispetto ai 4K / 30p a 100 Mbps di Mavic Air, e dà la possibilità al nuovo drone di fascia media di DJI di registrare in 1080p a 240 fps per creare suggestivi video slow motion.
A differenza di Mavic Air, qui c’è la possibilità di girare video HDR 4K. Anche se con un frame rate massimo di 30p, DJI Mavic Air 2 consente comunque di estendere la gamma dinamica in scene più impegnative ad elevato contrasto.
Nonostante al suo predecessore non mancassero le diverse modalità di scatto, Mavic Air 2 aggiunge nuove opzioni di alto livello. Ora si possono realizzare video 8K Hyperlapse (dei timelapse a cui si aggiunge il movimento del drone). Si possono anche seguire i soggetti con più facilità grazie alla funzione ActiveTrack 3.0.
Se invece preferite usare il drone per scattare foto, ci sono tante nuove funzioni tra cui scegliere, tra cui Hyperlight (che unisce automaticamente gli scatti effettuati in condizioni di scarsa illuminazione) e Scene Recognition, che come suggerito dal nome riconosce alcuni scenari (tra cui il cielo terso, i tramonti, l’erba, la neve e gli alberi) per modificare automaticamente le impostazioni e adattarle alla situazione.
Naturalmente, gli effetti dati da alcune di queste funzioni possono essere ottenuti anche in fase di postproduzione senza l’utilizzo diretto del drone, con software come PhotoShop e Lightroom., Nel caso di foto a 48 MP, pensiamo che sia preferibile avvalersi di quest’ultima opzione.
Considerando la vasta gamma di modalità di scatto offerte, inclusa la nuova funzione di registrazione 4K / 60p con una velocità di trasmissione di 120 Mbps, Mavic Air 2 risulta nel complesso un upgrade davvero significativo rispetto all'originale Mavic Air.
Qualità di video e immagini
- La qualità delle immagini è notevolmente migliorata su Mavic Air 2
- Il nuovo modello offre più modalità video, tra cui l’opzione 4K / 60p
- Il tracciamento automatico del soggetto funziona bene, ma è comunque meglio il tracciamento manuale
Nella nostra recensione di DJI Mavic Air 2 abbiamo annotato che la qualità dell'immagine è notevolmente migliorata rispetto al suo predecessore.
Merito in parte dovuto al nuovo sensore Quad Bayer da 12 MP e da 1/2 pollice di dimensione che consente di scattare immagini significativamente più pulite a tutti i livelli ISO. Ciononostante, il sensore è relativamente piccolo rispetto a quello presente sul DJI Mavic 2 Pro, quindi mettendoli a paragone le immagini si riscontrerà un po’ più di rumore anche a basso valore ISO.
Nei test effettuati, gli scatti dei paesaggi sono rimasti nitidi in tutto il riquadro , nonostante l'apertura fissa f/2.8. Il controllo è nettamente superiore su Mavic 2 Pro, grazie alla sua apertura regolabile, il che da la possibilità di scattare in priorità di apertura, priorità di tempi e modalità manuale, proprio come su una fotocamera.
Nel complesso siamo comunque rimasti piuttosto colpiti dalla qualità delle foto di Mavic Air 2: la nitidezza ai bordi è nettamente migliorata rispetto all'originale Mavic Air e le diverse modalità di scatto lo rendono ideale per i principianti che non vogliono perdere tempo nella post produzione.
Stessa cosa per i video, sebbene la differenza principale qui sia la versatilità extra rispetto a Mavic Air. La nuova opzione di ripresa in 4K a 60 fps consente di ottenere filmati più fluidi con riproduzioni a 30 fps, inoltre Mavic Air 2 può registrare in 1080p a 240 fps, più 4K HDR a 30 fps.
Non abbiamo confrontato il Mavic Air 2 con droni simili come ad esempio Skydio 2 riguardo il tracciamento dei soggetti in movimento, ma possiamo affermare che ActiveTrack 3.0 di DJI ha funzionato bene nei nostri test. Si possono seguire diversi soggetti, come i ciclisti ad esempio, usando una delle due modalità, Smart o Parallel, anche se bisogna dire che seguire i soggetti manualmente produce in fin di conti, risultati migliori.
Tutte queste nuove funzioni consentono di realizzare varie riprese rispetto quelle che si possono ottenere sull'originale Mavic Air, consentendo una migliore adattabilità a diverse situazioni e scenari. Se si punta alla massima qualità, sicuramente Mavic 2 Pro è la scelta migliore, ma per in assoluto Mavic Air 2 ha in definitiva il miglior rapporto qualità prezzo.
Verdetto
DJI Mavic Air 2 è un grande passo avanti rispetto al primo Mavic Air in quasi tutti gli aspetti analizzati, compresi la distanza massima raggiungibile in volo, la durata della batteria, il controller e qualità delle immagini. Se state cercando un drone di fascia media in grado di scattarare splendide foto e video, vale sicuramente la pena fare l’upgrade se partite da uno qualsiasi dei droni di DJI, escludendo la serie Mavic 2.
Nonostante il nuovo design e le nuove funzionalità, Mavic Air 2 mantiene lo stesso prezzo del suo predecessore. Il primo Mavic Air attualmente è difficile da trovare disponibile nei vari store: insomma, per chi non ne possiede già uno, la possibilità di scelta è già troncata sul nascere.
Se siete principianti e cercate un nuovo drone entry-level, forse state cercando di scegliere tra Mavic Air 2 e Mavic Mini. Quest'ultimo è venduto un prezzo intorno ai 400 euro su Amazon e, a differenza del Mavic Air 2, il suo peso di 249 g ne consente l’utilizzo senza il conseguimento dell’apposito patentino per droni.
Se invece volete girare video in 4K e tracciare i soggetti in movimento, o semplicemente cercate un drone che abbia un’ottima stabilità in volo nonostante il vento, allora Mavic Air 2 è la scelta migliore.
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Mark is TechRadar's Senior news editor. Having worked in tech journalism for a ludicrous 17 years, Mark is now attempting to break the world record for the number of camera bags hoarded by one person. He was previously Cameras Editor at both TechRadar and Trusted Reviews, Acting editor on Stuff.tv, as well as Features editor and Reviews editor on Stuff magazine. As a freelancer, he's contributed to titles including The Sunday Times, FourFourTwo and Arena. And in a former life, he also won The Daily Telegraph's Young Sportswriter of the Year. But that was before he discovered the strange joys of getting up at 4am for a photo shoot in London's Square Mile.