Intel sta sviluppando la sua versione della V-Cache 3D di AMD

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(Immagine:: AMD)

Intel sta sviluppando la propria versione della memoria cache L3 impilata di cui AMD è stata pioniera con la tecnologia 3D V-Cache, anche se per vederla dovremo attendere almeno altre due generazioni di CPU.

Dopo il keynote di Pat Gelsinger, CEO di Intel, dedicato a Intel Innovation 2023, si è tenuta una sessione di domande e risposte con i membri della stampa in cui gli è stato chiesto se Intel adotterà la stessa tecnologia di cache impilata utilizzata da AMD per produrre alcuni dei migliori processori attualmente sul mercato. 

"Quando fate riferimento alla V-Cache", ha detto Gelsinger, come riportato da Tom's Hardware, "state parlando di una tecnologia molto specifica che TSMC utilizza anche per alcuni dei suoi clienti. Ovviamente stiamo sviluppando un concetto diverso. Questo particolare tipo di tecnologia non fa parte dei [nuovi processori Intel Core Ultra], ma nella nostra roadmap c'è l'idea di un chipset 3D in cui avremo la cache su un die e una CPU sul die impilato sopra di esso, ovviamente usando [ponti di interconnessione multi-die incorporati] Foveros [tecnologia di chiplet packaging] saremo in grado di implementare diverse funzionalità".

A slide showing off the details of the Intel Core Ultra

(Image credit: Future / John Loeffler)

Chiunque abbia assistito al keynote di Gelsinger ha notato come la roadmap dei prossimi processori Intel si sposterà pesantemente verso il paradigma di progettazione multi-chiplet module (MCM), in cui i diversi componenti del processore, come l'iGPU, la cache e la nuova unità di elaborazione nuerale di Intel, saranno segmenti discreti uniti in un'unica unità, piuttosto che fusi tutti insieme.

Il processo MCM garantisce maggiore flessibilità rispetto alla fabbricazione monolitica del silicio, più restrittiva, che è stata utilizzata finora, e ovviamente aprirebbe nuove possibilità per la progettazione di chip che non sarebbero praticabili utilizzando una struttura monolitica.

Il più ovvio di questi è la cache impilata, che aumenta notevolmente il pool di memoria cache disponibile per il processore e si traduce in un'elaborazione molto più rapida di specifici carichi di lavoro della CPU.

AMD ha già dimostrato i vantaggi di questo pool di cache ampliato quando ha lanciato il chip AMD Ryzen 7 5800X3D nel 2022, seguito da AMD Ryzen 7 7800X3D, AMD Ryzen 9 7900X3D e AMD Ryzen 9 7950X3D all'inizio di quest'anno.

"Riteniamo di avere capacità avanzate per le architetture di memoria di prossima generazione, vantaggi per lo stacking 3D, sia per i piccoli die che per i pacchetti molto grandi per l'AI e i server ad alte prestazioni", ha dichiarato Gelsinger. "Quindi abbiamo un'ampia gamma di queste tecnologie. Le utilizzeremo per i nostri prodotti e le presenteremo anche ai clienti di [Intel] Foundry".

Per Intel la cache impilata è solo l'inizio!

L'ingresso di Intel nella progettazione di processori MCM, grazie al ponte di interconnessione multi-die incorporato (EMIB) e alla tecnologia di confezionamento dei chip Forveros, rappresenta un importante passo avanti per il produttore.

I migliori processori Intel degli ultimi due anni si sono basati molto sulla semplice immissione di energia elettrica grezza nei processori per aumentare le prestazioni, rendendo i processori di fascia alta Intel Core i9-12900K e Intel Core i9-13900K particolarmente energivori.

Questo gli ha permesso di riguadagnare molto terreno rispetto ai processori AMD degli ultimi anni, ma non si tratta di una soluzione praticabile a lungo termine e anche Nvidia, a quanto pare, sta pensando di passare a un design MCM per la sua architettura Nvidia Blackwell di prossima generazione.

Sebbene l'idea di un futuro processore Intel, forse già Lunar Lake, dotato di cache impilata sia entusiasmante, dovrebbe essere solo l'inizio dello sviluppo di nuovi processori, non la fine.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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