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Durata della batteria
- Batteria da 5.000 mAh
- Ampia autonomia
- impiega molto tempo a caricarsi
La durata della batteria è una delle principali motivazioni per acquistare Oppo A9 2020. La società è riuscita a montare un'enorme batteria da 5.000 mAh mantenendo sia forma che dimensioni del dispositivo negli odierni standard, anche se questo non è un telefono Energizer.
Siamo riusciti a finire più volte un’intera giornata di utilizzo con ancora il 50% di carica rimanente, a volte anche con il 60% circa. Quel 50% è poi diventato un 40% entro la fine della mattinata. Un utente che ne facesse un utilizzo più parsimonioso, riuscirebbe tranquillamente ad arrivare a due intere giornate di utilizzo con Oppo A9 2020.
Noi come utenti siamo soliti spremere il nostro smartphone, e siamo rimasti molto soddisfatti di aver trovato in Oppo A9 2020 un dispositivo su cui poter fare affidamento anche nelle giornate più impegnative, ad esempio durante un lungo viaggio in treno potrete tranquillamente ammazzare il tempo giocando o guardando video su YouTube senza preoccuparvi della batteria. Non molto tempo fa abbiamo recensito Google Pixel 4 XL, e nonostante sia la variante più grande e potente degli smartphone di Google, la durata della batteria di questo Oppo è di gran lunga superiore.
Ha anche ottenuto un ottimo risultato nel nostro test standardizzato della batteria. Il test consiste nel vedere di quanto scende la percentuale di carica della batteria riproducendo un video di 90 minuti con la luminosità del display al massimo. Partendo da una carica completa, la batteria di Oppo A9 2020 si è scaricata del 13%, risultato molto simile a quello ottenuto da Moto G7 Power, la cui batteria è scesa del 12%. Anche quest’ultimo dispositivo ha una batteria da 5.000 mAh, e anch’esso con un normale utilizzo ha un’ottima autonomia.
Purtroppo però la ricarica di Oppo A9 2020 è abbastanza lenta. Utilizza un caricabatterie standard e per arrivare al 100% impiega circa tre ore.
Questo smartphone in realtà potrebbe anche sfruttare la tecnologia QuickCharge 3.0 di Qualcomm visto che viene supportata dal suo processore Snapdragon 665. Abbiamo provato ad utilizzare l'alimentatore del Google Pixel 4 ma non abbiamo notato nessun aumento significativo della velocità di ricarica, non è apparsa nemmeno la classica notifica di ricarica rapida che solitamente viene mostrata sul display.
Siamo rimasti piacevolmente colpiti che Oppo abbia scelto di utilizzare una porta USB-C piuttosto che una micro USB. Solitamente gli smartphone più economici sfruttano ancora la vecchia porta standard, decisamente obsoleta per i nuovi dispositivi.
Fotocamera
- Fotocamera posteriore composta da quattro obiettivi rispettivamente da 48MP, 8MP, 2MP e 2MP
- Ottimo rapporto qualità prezzo, anche in notturna
- Gli obiettivi da 2 MP non sembrano molto utili
La fotocamera posteriore di Oppo A9 2020 ha ben quattro obiettivi, mentre quella frontale uno. Due dei quattro obiettivi contenuti nel comparto fotografico posteriore sono in realtà hardware di fascia bassa essendo semplici sensori da 2 MP, ma per il suo prezzo non abbiamo comunque niente da lamentare.
La fotocamera principale utilizza un sensore da 48 MP f / 1.8. La seconda fotocamera è un ultra-grandangolare con un sensore da 8 MP. I due rimanenti sensori da 2 MP sono dedicati a scatti di profondità e fotografie in bianco e nero.
Nonostante il sensore utilizzato per gli scatti di profondità non sia di ottima qualità, la sfocatura dello sfondo nella modalità ritratto di Oppo A9 2020 è in realtà molto buona. La fedeltà cut-out è al di sopra della media.
Nonostante ciò, le fotocamere da 2 MP sono in realtà abbastanza inutili. Lo smartphone è in grado di scattare sia foto in bianco e nero, sia di eseguire ottimi scatti in modalità ritratto anche quando i sensori extra sono disattivati. Non sembra esserci alcuna differenza nel risultato finale dopo aver effettuato i nostri test.
Queste due fotocamere sono state incluse soltanto per inserire altre specifiche sulla carta? Servono realmente a qualcosa? L’ipotesi più gettonata secondo noi è che velocizzano di poco l’elaborazione della sfocatura dello sfondo e degli scatti macro.
La modalità notturna per gli scatti in condizioni di scarsa illuminazione su Oppo A9 2020 è tra le migliori nella sua fascia di prezzo. Utilizza la stessa tecnologia multi-esposizione dei modelli più costosi fabbricati da Oppo. Passando alla modalità notturna il dispositivo ritaglia leggermente i bordi dell'inquadratura per garantire che i movimenti involontari delle vostre mani non influenzino il risultato finale.
In questo modo riesce a catturare ogni singolo dettaglio, migliorando l’intervallo dinamico e la qualità generale dell'immagine, a differenza delle modalità notturne di molti altri smartphone economici che si possono trovare.
Questa è appunto una delle caratteristiche chiave di questo dispositivo. La modalità notturna per gli scatti in condizioni di scarsa illuminazione non è poi così diversa rispetto a quella utilizzata dai dispositivi di fascia alta. É doveroso fare una piccola precisazione però: la modalità dovrà essere attivata manualmente.
Se proverete a scattare delle foto notturne nella modalità automatica otterrete delle foto decisamente prive di definizione, standard tipico della sua categoria, mentre con la modalità notturna attiva ogni scatto richiede sette secondi di elaborazione per essere salvato correttamente. Sicuramente non è veloce come Google Pixel 3A XL, ottimo dispositivo di fascia alta ma con un prezzo decisamente più alto.
E sulle foto scattate alla luce del giorno cosa abbiamo da dire? Potrete ottenere splendide immagini con Oppo A9 2020. Anche in questo ambito, offre una delle migliori esperienze disponibili per la sua fascia di prezzo.
Tuttavia però, la post elaborazione da parte del dispositivo è a volte troppo semplice e grezza. Il software fotografico di Oppo A9 2020 calca un pò troppo la mano nell accentuare l’intervallo dinamico, anche quando non serve, rischiando delle volte di ottenere qualche scatto troppo cupo o troppo chiaro.
La modalità HDR fa il suo dovere, anche se può capitare che le foto vi sembrino leggermente innaturali. A volte la temperatura del colore delle immagini è un pò incoerente, alcune delle foto che abbiamo fatto sono risultate un pò troppo “fredde”, ma questa è solo una piccola seccatura che può tranquillamente essere risolta tramite l’editor. Altrimenti c’è anche la possibilità di impostare la temperatura dei colori a proprio piacimento tramite la modalità di scatto manuale.
Abbiamo provato Oppo A9 2020 mettendolo a fianco di Oppo Reno Z, e abbiamo notato qualche differenza post elaborazione piuttosto evidente nella precisione dei dettagli. Ovviamente non siamo rimasti stupiti della superiorità di Reno Z. Ma, ancora una volta, se consideriamo il prezzo del dispositivo, c’è poco di cui lamentarsi.
La modalità macro si attiva automaticamente avvicinando l'obiettivo al soggetto. In realtà avvicinandovi il dispositivo non si concentrerà sul singolo soggetto, ma metterà a fuoco l’intera inquadratura, ottenendo così un risultato finale più nitido e con colori più intensi.
Assicuratevi semplicemente di sapere realmente cosa offre la quadcamera di questo dispositivo prima di acquistarlo. Ad esempio, non ha un obiettivo dedicato all’utilizzo dello zoom. L'app vi consente di ingrandire 2x e 5x, ma i risultati non sembrano dei migliori con il 5x, i dettagli si riescono a distinguere soltanto grazie alla post elaborazione del software.
La modalità ultra-wide è l’unica reale particolarità di questo comparto fotografico grazie al suo obiettivo da circa 119 gradi. Su questo dispositivo i bordi dell’immagine subiscono una maggiore distorsione rispetto alla maggior parte degli smartphone di fascia alta, ma è comunque un’aggiunta molto utile.
I video possono anche essere registrati in 4K a 30 fotogrammi al secondo. Ma considerate che l’efficace stabilizzazione del software scompare sopra i 1080p. Questi sono quei piccoli compromessi da accettare tipici di questa fascia prezzo. Non è possibile utilizzare l'obiettivo ultragrandangolare per registrare video, contrariamente al suo principale rivale Moto G8 Plus, che è in grado di utilizzare l’obiettivo secondario anche per girare video extra stabilizzati, pur non avendo uno dei migliori software per la post elaborazione.
La selfie camera utilizza un obiettivo da 16 MP. Con una buona luce ambientale riesce a scattare fantastici selfie ben dettagliati. Purtroppo però, non possiamo dire lo stesso in condizioni di scarsa illuminazione.
Ecco qualche scatto
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