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Interfaccia e affidabilità
- Android 10 ma senza app e servizi Google
- Interfaccia EMUI 10
- Include una pratica funzione di tracciamento oculare
Con Android 10, Huawei Mate 30 Pro è a prova di obsolescenza per quanto possibile, o almeno, per quanto avrebbe potuto essere possibile. Senza Google Play Store il supporto per le app è terribile. Lo store Huawei, AppGallery, manca di tutte le app chiave utilizzate oggi, tra cui la ormai fondamentale WhatsApp e inoltre i file di sideload sono sempre associati ad un certo rischio, essendo file non scaricati da fonti ufficiali.
Per la maggior parte del tempo nel quale abbiamo utilizzato telefono, dopo aver eseguito il sideload del Google Play Store, l'esperienza è stata francamente impeccabile; tuttavia, nei giorni passati senza utilizzare il Play Store e le altre app di Google, è stato letteralmente un disastro. Le controparti web non sono così integrate e le soluzioni di terze parti raramente sono risultate intuitive per chiunque fosse abituato ai servizi di Google.
Per quanto riguarda il resto dell'interfaccia, la Huawei EMUI 10, Rispetto alla versione 9, ha ricevuto una rinfrescata, con menu semplificati ed un aspetto migliore, come possiamo confermare dopo averla provata.
Le nuove funzionalità specifiche di Mate 30 Pro includono il monitoraggio oculare, che interrompe la rotazione automatica del telefono quando non lo si desidera, garantendo che rimanga sincronizzato con l'orientamento degli occhi. Inoltre funziona benissimo.
Il telefono dispone anche di due strani controlli gestuali: passare la mano sul display e fare un pugno per catturare uno screenshot o muoversi verso l'alto e verso il basso per scorrere.
Il gesto per lo scorrimento è totalmente inutile, ma invece quello dello screenshot ha senso, dato che Mate 30 Pro non è in grado di acquisire schermate utilizzando il volume tradizionale insieme al pulsante di accensione, non avendo pulsanti di volume appunto. Abbiamo constatato che questo gesto (pugno ... colpo?) funziona, ma anche un doppio tocco con una nocca ha funzionato altrettanto bene, grazie alla tecnologia KnuckleSense di Huawei, introdotta sul P8.
Pure lo scanner di impronte digitali sotto il display funziona perfettamente e sblocca rapidamente il telefono, anche se la funzione di sblocco facciale avanzata del Mate 30 Pro spesso risulta più veloce, con i sensori caricati nel notch che funzionano con grande efficacia e offrono una migliore sicurezza rispetto allo sblocco del viso standard effettuato dalla fotocamera frontale.
Vale anche la pena di notare che Mate 30 Pro funziona con la M Pen di Huawei, con supporto fino a 4096 livelli di sensibilità alla pressione. Tuttavia, la M Pen è venduta separatamente e non è ben integrata nell'interfaccia utente come la S Pen di Samsung, e perciò non crediamo sia sufficiente ad allontanare un utente Samsung abituato al suo Galaxy Note 10 Plus.
Prestazioni e specifiche
- Chipset Kirin 990 di fascia alta
- 8 GB di RAM e 256 GB di spazio di archiviazione
Con un chipset Kirin 990 a 7nm, combinato con 8 GB di RAM, Huawei Mate 30 Pro offre prestazioni superlative, soprattutto quando si tratta di giochi.
I core GPU aggiuntivi vengono utilizzati per scartare meno frame, ad esempio rispetto a Huawei P30 Pro e la modalità di gioco rivisitata di EMUI 10 sfrutta appieno lo schermo curvo del Mate 30 Pro, con i grilletti L e R che possono essere attivati sui bordi, come detto precedentemente.
Questi appaiono nella parte superiore sinistra e destra del display curvo quando si gioca con l'orientamento orizzontale, e sono rimappabili e reattivi, creando valore aggiunto il semplice design scenografico di Mate 30 Pro.
Lo spazio di archiviazione di 256 GB del telefono è chiaramente molto ampio, anche se è esattamente quello che ci saremmo aspettati dato il suo prezzo, e c'è anche uno slot per schede di memoria a completare la sezione storage.
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