Recensione PlayStation Now

PlayStation Now: il servizio premium a pagamento per chi vuole giocare in remoto

PlayStation Now review

Perché puoi fidarti di TechRadar I nostri esperti revisori trascorrono ore a testare e confrontare prodotti e servizi in modo che tu possa scegliere il meglio per te. Scopri di più su come testiamo.

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Continuiamo la nostra recensione, andando per ordine: ecco come si presenta ai vostri occhi l’app di PlayStation Now su PS4.

L’interfaccia è particolarmente sobria, forse un po’ troppo. Dopo aver effettuato l’accesso, l’elenco dei titoli disponibili che appare dinanzi a voi è composto da diverse categorie, con i giochi in primo piano posti in alto e raggruppati per genere.

Scorrendo verso il basso si trovano le categorie meno celebri, come ad esempio quelle che includono giochi di combattimento 2D o JRPG (RPG in pura salsa giapponese). Le sezioni tra cui scegliere sono una dozzina, con alcuni titoli presenti in più di una categoria.

Dopo aver scelto un gioco dall’elenco e averlo avviato una prima volta, questo apparirà nella schermata principale in modo da potervi accedere più rapidamente in futuro. 

PlayStation Now review: Bloodborne download

Giochi disponibili

Ultimi Arrivi su PS Now :

God of War

GTA 5

Prey

Metro 2033 Redux

Bloodborne

Project Cars 2 (US only)

God Eater 2 (US only)

Dirt 4 (Europe only)

Alla luce dei dati raccolti, PlayStation Now contiene circa 800 titoli disponibili per lo streaming, con molti di questi (giochi per PS2 e PS4) che prevedono anche la possibilità di essere scaricati sul vostro sistema.

Si spazia su vari fronti di valore e prestigio, partendo da alcuni bestseller di ultima generazione come Red Dead Redemption o The Last of Us, per arrivare ai rivoluzionari titoli indie passando per alcuni giochi flop che possono essere tranquillamente lasciati nel dimenticatoio.

Tuttavia, i titoli di un certo livello disponibili sulla piattaforma valgono il prezzo del biglietto (o dell’abbonamento, in questo caso); Saints Row 3, Enslaved: Odyssey to the West, Darksiders e Catherine sono solo alcuni esempi, per non parlare delle esclusive offerte da Sony come Ico, Shadow of the Colossus e Ratchet and Clank. Si uniscono a questo gruppo anche la trilogia di Batman Arkham, Until Dawn, Borderlands, Bioshock: Infinite e Ultra Street Fighter IV.

Per la prima volta, PlayStation Now offre la possibilità a chi gioca abitualmente su PC di provare l’ebbrezza di cimentarsi in titoli in esclusiva PlayStation, come Bloodborne

Purtroppo, non tutti i giochi sono degni di nota: centinaia di questi sono davvero di basso rango, dopo esserlo stato anche negli anni addietro.

Non abbiamo mai visto nessuno strapparsi i capelli dinanzi a Heavy Fire: Shattered Spear o Jimmie Johnson's Anything with Wheels, anche se siamo pronti a scommettere che qualcuno nel mondo apprezzi giochi come Wheel of Fortune e Frogger HD, anche se quel qualcuno non siamo noi. D’altrocanto, la varietà dell’offerta disponibile dovrebbe essere sufficiente a soddisfare i gusti di tutti.

I miglioramenti fatti nel corso del tempo sono notevoli: proprio come l’abbonamento Sony PlayStation Plus, che offre a cadenza mensile una manciata di giochi da poter scaricare gratuitamente, PS Now cerca, giorno dopo giorno, di venire incontro ai desideri degli utenti, in modo da restare sempre al passo con i tempi.

A differenza di Xbox Games Pass, PlayStation Now non offre titoli tripla A, ma mette comunque a disposizione dei giocatori un modo conveniente di accedere a un catalogo di vecchi titoli che sono difficili da trovare, oltre alla possibilità di testare un gioco senza dover fare i conti con gli elevati e concorrenziali prezzi di mercato. 

PlayStation Now review: Read Dead Redemption

Prezzo

Qualora Sony introducesse dei prezzi troppo alti che farebbero storcere il naso al pubblico, perderebbe in un solo colpo tutto il proprio appeal, non potendo rimediare neanche pubblicando su PlayStation Now i più grandi giochi mai visti dall’ingresso dell’azienda nel mondo videoludico, avvenuto venti anni orsono. Sapendo che il valore della moneta è importante e può anche affondare una nave, Sony ha prestato particolare attenzione al fattore prezzo nel corso dell’ultimo anno di vita di PlayStation Now

Nell’ottobre 2019, Sony ha effettuato alcune riduzioni nei costi di adesione al servizio: l’abbonamento mensile è sceso da €14,99 a €9,99, quello annuale da €99,99 a €59,99 e, infine, quello trimestrale è passato a €24,99

Si tratta di un risparmio considerevole per i videogiocatori, ma non dell’unica novità apportata dall’azienda: infatti, sono stati temporaneamente introdotti nel catalogo Grand Theft Auto V, God of War, Infamous Second Son e Uncharted 4: La Fine di un Ladro.

È doveroso notare che questo abbassamento dei prezzi è dovuto alla volontà di Sony di accrescere la concorrenza nei confronti del servizio rivale di Microsoft, Xbox Games Pass, che costa attualmente €9,99 al mese.

In un primo momento era possibile noleggiare i giochi presenti nel catalogo di PS Now attraverso un pagamento una tantum; soltanto in seguito è stata introdotta una quota mensile di abbonamento, abbandonando totalmente la strada iniziale.

Nell’immagine sottostante potete vedere come era inteso il servizio ai primordi: guardando i titoli PS3, PSN e PS4 presenti, saltano immediatamente all’occhio le differenze di prezzo che variano in base al tempo di noleggio e alla piattaforma di gioco selezionata. 

PlayStation Now review

PlayStation Now review

PlayStation Now review

PlayStation Now può rivelarsi uno strumento fondamentale per i giocatori che desiderano continuare la propria esperienza di gioco in mobilità o per coloro che non hanno più voglia di accumulare blu-ray su blu-ray.

Ovviamente, lo sviluppo dell’intera piattaforma PlayStation Now segue di pari passo quello delle varie case di sviluppatori in materia di riproduzione in streaming dei giochi. In futuro, in un mondo ideale in cui i titoli potranno essere lanciati in contemporanea in versione fisica e su PS Now, potrete godervi i migliori giochi della settimana senza neanche il bisogno di alzarvi dal vostro divano.

Ciò che rimproveriamo a Sony è la scelta di non offrire un servizio congiunto che possa fondere PS Plus e PS Now; dopotutto, i canoni mensili delle due offerte sono molto diversi tra loro. Se la scelta dovesse ricadere tra un modo economico di giocare online da un lato (con il bonus di ricevere un paio di titoli gratuiti ogni mese) e un servizio di streaming (che potrebbe portare a possibili problemi di connessione) che costa quasi il doppio dell’altro, voi cosa scegliereste? 

Qualità dello streaming

Un altro ambito che si è rivelato scricchiolante finora è rappresentato dalla qualità dello streaming, sebbene sia oggetto di costanti miglioramenti. A volte può accadere che i tempi di caricamento dei giochi raggiungano i 45 secondi e che un singhiozzo improvviso nella connessione faccia deragliare completamente il gameplay.

Nonostante Sony inserisca tra i requisiti consigliati la velocità di 5Mbps, dovrete dotarvi di una connessione da 10 o 15 Mbps per poter godere di un’esperienza di gioco senza interruzioni. E nel caso di giochi tripla A più impegnativi, come Bloodborne o Batman: Arkham City, siamo sicuri che vorrete disporre del massimo della velocità, in modo da poter tenere ad alti livelli il tasso qualitativo della vostra sessione di gioco. 

PlayStation Now review: Braid

Se avete deciso di aver letto abbastanza, vi esortiamo a non lasciare questa recensione senza prima aver ascoltato il nostro consiglio: utilizzate un cavo Ethernet anziché il Wi-Fi del vostro sistema. Basterà la minima interruzione nella connessione tra voi e il router per costringervi a ricominciare tutto daccapo, nonostante abbiate appena salvato la partita. Diversi giochi ci hanno fatto questo scherzetto a causa di una cattiva connessione. 

Quando abbiamo testato il servizio per la prima volta, abbiamo riscontrato che praticamente tutti i titoli, ad eccezione di giochi platform poco impegnativi come Braid, soffrono di problemi di connessione, seppur poco frequenti. Più lo schermo sarà occupato, più salirà il rischio di rallentamenti; ma c’è da dire che Sony ha fatto un lavoro encomiabile negli ultimi dodici mesi per colmare queste lacune: basti pensare che i 27,19 GB da scaricare per Bloodborne non hanno influito particolarmente sulla qualità dello streaming.

Tuttavia Sony può migliorare ulteriormente, ad esempio ottimizzando i propri server e aprendo nuove server farm nei pressi delle maggiori aree metropolitane. Anche se non avete dubbi riguardo la velocità della vostra connessione, vi consigliamo di approfittare del periodo di prova gratuito di una settimana prima di impegnarvi a lungo termine nella sottoscrizione di uno dei tipi di abbonamento disponibili.

Nick Pino

Nick Pino is Managing Editor, TV and AV for TechRadar's sister site, Tom's Guide. Previously, he was the Senior Editor of Home Entertainment at TechRadar, covering TVs, headphones, speakers, video games, VR and streaming devices. He's also written for GamesRadar+, Official Xbox Magazine, PC Gamer and other outlets over the last decade, and he has a degree in computer science he's not using if anyone wants it.