Recensione Olympus OM-D E-M10 Mark III

Una delle nostre fotocamere mirrorless preferite in veste ulteriormente migliorata

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Design e impugnatura

  • Corpo e impugnatura rivisti
  • Costruzione in lega di magnesio
  • Pesa 362 g

Siamo sempre stati colpiti dal design e dalla finitura della gamma E-M10 e la Mark III non fa alcuna eccezione. Costruita in lega di magnesio, la E-M10 Mark III appare solida e robusta, trasmettendo una sensazione di maggiore qualità rispetto alle reflex concorrenti, come ad esempio la Canon EOS 800D.

L'impugnatura anteriore funzionale, ma poco profonda della Mark II, è stata rinforzata per offrire una presa più soddisfacente, senza compromettere le forme modeste della E-M10 Mark III. 

La OM-D E-M10 Mark III mantiene il gradevole design retrò del modello uscente, ma con alcuni cambiamenti di rilievo che si notano solo osservandola meglio, come ad esempio le nuove ghiere sulla parte superiore. 

L'interruttore di accensione, anch’esso in stile retrò, somiglia a quello presente sulla Mark II e, spingendolo oltre la posizione di accensione, consente di attivare il flash; il design delle tre ghiere è più raffinato, in particolare le dimensioni della ghiera dedicata alla modalità principale risultano maggiorate rispetto ai modelli precedenti.

Come in precedenza, il pulsante di scatto si trova al centro della ghiera anteriore ed è facilmente raggiungibile dall'indice, mentre il selettore posteriore e quello delle modalità sono più facili da utilizzare con il pollice. Il selettore di modalità non possiede un blocco, ma come abbiamo visto anche sulla MkII, non si sposta facilmente dalla sua posizione se non lo si aziona di proposito.

Autofocus

  • Sistema AF a 121 punti
  • Copertura su gran parte dell'inquadratura
  • AF con priorità del viso e AF con rilevamento degli occhi

Le prestazioni AF dell'E-M10 Mark II erano impressionanti ed in quest’ultimo modello sono migliorate ulteriormente.

I punti AF a rilevamento di contrasto, sono passati da 81 a 121, combinati con l'aggiunta dell'ultimo processore di immagini TruePic III, sono capaci di offre una messa a fuoco più scattante.

L'OM-D E-M10 Mark III fatica a tenere il passo con soggetti in rapido movimento.

Mentre alcuni concorrenti offrono i punti AF a rilevamento di fase sul sensore, per accelerare l'acquisizione della messa a fuoco, la loro mancanza non sembra ostacolare la E-M10 Mark III in modalità AF singolo che rimane piuttosto rapida, anche con soggetti  scarsamente illuminati; l'AF rallenta leggermente mentre si utilizza lo zoom per ingrandire, anche se questo non è un problema se montate uno dei tanti obiettivi a focale fissa disponibili per la fotocamera.

Tuttavia, la funzione di inseguimento tramite l’autofocus risulta migliorabile: nonostante la griglia di sensori copra gran parte dell'inquadratura, l’esclusiva dipendenza dalla messa a fuoco automatica a rilevamento di contrasto crea difficoltà a mantenere il fuoco anche in soggetti con movimenti moderatamente veloci. In breve, quindi, la messa a fuoco rimane ottima per i soggetti statici, ma non è molto efficace quando si tratta di inseguire quelli in movimento. Peccato, il miglioramento di questa caratteristica avrebbe costituito un buon motivo di aggiornamento per chi proviene da un modello precedente.

Phil Hall

Phil Hall is an experienced writer and editor having worked on some of the largest photography magazines in the UK, and now edit the photography channel of TechRadar, the UK's biggest tech website and one of the largest in the world. He has also worked on numerous commercial projects, including working with manufacturers like Nikon and Fujifilm on bespoke printed and online camera guides, as well as writing technique blogs and copy for the John Lewis Technology guide.