Recensione Beats PowerBeats 3

Una cura a base di W1 per gli auricolari da sport di Beats

Beats PowerBeats 3

TechRadar Verdetto

Grazie alla loro resistenza e all’ottima autonomia, i PowerBeats 3 funzionano sotto tanti aspetti ma, considerato il prezzo, servirebbe qualcosa in più per prenderne seriamente in considerazione l’acquisto. I PoweBeats 3 sono auricolari nel complesso molto buoni con un’ottima autonomia e dei bassi soddisfacenti ma sul mercato esistono cuffie più economiche con prestazioni decisamente superiori.

Pro

  • +

    Ottima autonomia

  • +

    Bassi più che soddisfacenti

  • +

    Buona copertura wireless

Contro

  • -

    I bassi potrebbero risultare pesanti

  • -

    Ergonomia da migliorare

  • -

    Prezzo troppo alto

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I PowerBeats 3 sono il modello di auricolari dedicati al fitness di Beats, marchio adesso di proprietà di Apple. Non a caso questa nuova versione arriva con un chip W1 che rende queste cuffie in-ear più versatili se usate in un ecosistema iOS.

Giusto per fare un esempio pratico, questo significa che dopo aver connesso per la prima volta i PowerBeats 3 a un iPhone, gli auricolari saranno automaticamente riconosciuti da altri dispositivi come iPad, MacBook e Apple Watch sui quali è stato effettuato l’accesso con lo stesso account. Grazie a questa caratteristica i PowerBeats 3 promettono collegamenti veloci e senza troppi sforzi con i vari dispositivi... almeno sulla carta.

Prima di scendere nel dettaglio della recensione, vale comunque la pena ricordare che nel maggio 2019 sono arrivati sul mercato anche i PowerBeats Pro, che rappresentano ancora oggi un’ottima scelta per chi è in cerca di auricolari dedicati allo sport ma con una qualità audio di alto livello.

[Aggiornamento: sembra ragionevole prevedere un lancio dei PowerBeats 4 nei prossimi mesi. Un codice scoperto all’interno dell’iOS 13.3 rivela che i prossimi auricolari potranno supportare i comandi vocali con ‘Ehi Siri’. Al momento, Beats ha preferito non commentare queste indiscrezioni.]

Al di là dell’integrazione con l’ecosistema Apple, il chip W1 è in grado anche di dare una copertura wireless più estesa ed affidabile, il che significa che potrete anche allontanarvi parecchio dalla fonte audio senza notare alcun tipo di disturbo al segnale.

Per quanto riguarda il processore, bisogna però sottolineare che dal lancio dei PowerBeats 3 ad oggi il W1 è stato nel frattempo scalzato dal più aggiornato H1. Questo chip di Apple si può trovare nei dispositivi più recenti come Apple AirPods (2019), AirPods Pro, e Beats PowerBeats Pro.

Come sa bene chi pratica sport, gli auricolari dedicati alla corsa, alla palestra o a qualsiasi altrà attività fisica devono avere una caratteristica fondamentale: restare saldi all’orecchio. 

Da questo punto di vista il design dei supporti dei PowerBeats 3 è stato pensato per aumentare l’aderenza degli auricolari veri e propri senza però rinunciare alla comodità grazie anche a una discreta scelta di gommini. In definitiva, però, sotto questo aspetto, la nostra prova con i PowerBeats 3 non è andata benissimo.

Per quanto riguarda il prezzo, i PowerBeats 3 non sembrano volerne sapere di scendere rispetto a quello fissato al lancio pari a €199,95, anche se bisogna ammettere che, per questa cifra, il nuovo modello apporta non poche novità.

Beats PowerBeats 3: design

Il design dei PowerBeats 3 non si differenzia troppo dalle versioni precedenti. Gli gli auricolari, infatti, sono alloggiati in supporti in plastica dalla forma rettangolare che si indossano grazie a una montatura a gancio. Non poteva mancare, ovviamente, il logo Beats sui lati messo ben in evidenza per chi ci tiene particolarmente a sfoggiare il brand.

All’interno della scatola sono inoltre incluse varie tipologie di gommini che si sono rivelati tra i migliori per questo tipo di auricolari. Ad ogni modo, mentre il design “a uncino” dei supporti impedisce agli auricolari di cadere del tutto, dall’altra parte l’aderenza all’orecchio non è totale. La pressione esercitata dai supporti in gomma sui padiglioni auricolari potrebbe infatti leggermente spostare i gommini verso l’esterno facendo filtrare i suoni esterni.

Appena usciti dalla scatola i supporti in gomma potrebbe rivelarsi troppo larghi e i PowerBeats 3 inizialmente rischieranno molto spesso di cadervi dalle orecchie. Ad ogni modo, usandoli, la gomma finirà per prendere la forma del vostro orecchio e, piegandoli leggermente, potrete anche farli aderire meglio e renderli più comodi.

Usandoli, ad esempio, durante una maratona, i PowerBeats 3 hanno iniziato a perdere aderenza e non avevamo di certo il tempo per fermarci e risistemarli a dovere. Siamo stati dunque costretti a lasciarli penzolare per un po’. Al di là di questo episodio non abbiamo avuto problemi simili durante gli altri test di prova.

Beats PowerBeats 3

Beats PowerBeats 3 review

In merito ai pulsanti, il tasto di accensione, che si trova nella parte superiore, può essere difficile da trovare con il dito sopratutto se non vi siete ancora abituati alla posizione. Questo significa che, indossando ad esempio dei guanti, accendere e spegnere i PowerBeats 3 può diventare un incubo costringendovi a premere a tentoni.

Ci hanno convinto molto di più, invece, i controlli remoti inseriti nel cavo: non si sono rivelati infatti soltanto solidi ma anche facili da usare grazie alla forma in rilievo che rende molto semplice cambiare il volume, rispondere a una chiamata o saltare le tracce premendoli due o tre volte in successione.

Un’ottima solidità è qualcosa che normalmente ci si aspetta dai prodotti Apple e i PowerBeats 3 non si smentiscono: tutte le parti degli auricolari, dal logo al passante per modificare la lunghezza del cavo, sono di prima categoria e, onestamente, giustificano il prezzo piuttosto alto.

Beats PowerBeats 3

Beats PowerBeats 3 review

 Beats PowerBeats 3: qualità audio e connessioni

Solitamente molti auricolari dedicati al fitness non riescono a raggiungere una buona resa dell’audio, preferendo “spingere” sul volume in modo da poter ascoltare la musica mentre si cammina per strada o si fa allenamento in palestra. I PowerBeats 3, invece, hanno un suono molto più ricco rispetto alla media degli auricolari per il fitness.

In confronto a molti altri dispositivi della concorrenza, i bassi sono più forti anche se non a livelli eccessivi. Gli auricolari, infatti, non “vibrano” nelle orecchie ma semplicemente conferiscono più corposità ai suoni.

Di norma è il livello dei bassi a caratterizzare il suono degli auricolari per il fitness dato che l’estensione è molto più chiusa che aperta ma dobbiamo ammettere che in certe occasioni li abbiamo avvertiti sin troppo presenti. Insomma, i PowerBeats 3 offrono quel tipo di qualità audio perfetta quando si fa attività sportiva ma decisamente poco apprezzabile quando si vuole ascoltare musica per rilassarsi.

Questo non significa che le cuffie non siano in grado di valorizzare i suoni medi e alti ma questi possono finire per restare in certe occasioni “strozzati” dai bassi. Il suono di questi PowerBeats 3 risulta anche piuttosto dettagliato, permettendovi di apprezzare magari delle sfumature inedite dei vostri brani preferiti.

Il volume però è un po’ più basso rispetto a quanto ci si aspetterebbe e questo, unito al fatto che l’aderenza all’orecchio non sempre perfetta, può far perdere qualche dettaglio sopratutto in ambienti particolarmente rumorosi. L’aspetto positivo è comunque che andando avanti con gli anni il vostro udito sarà stato meno messo alla prova.

Beats PowerBeats 3

Beats PowerBeats 3 review

Per quanto riguarda la connessione ai dispositivi, i Powebeats 3 si sono dimostrati nel complesso affidabili, anche se durante il nostro test non sono mancati i problemi. Per esempio ci è capitato che, correndo a una temperatura piuttosto fredda al di sotto dei sei gradi centigradi, i PowerBeats si siano spenti due volte ed è stato necessario ricollegarli all’iPhone 7 Plus sul quale stavamo ascoltando la musica.

L’accoppiamento iniziale inoltre può risultare non proprio semplicissimo. Normalmente con un nuovo paio di auricolari ci si limita a indossarli, accenderli e confermare sul telefono la connessione Bluetooth.

I PowerBeats 3 funzionano invece diversamente. Accendere gli auricolari non fa partire istantaneamente il segnale al telefono, bisogna attendere un paio di secondi prima di sentire un suono che conferma la connessione con il telefono.

Premendo a lungo il pulsante di accensione, invece, si attiva la ricerca di altri dispositivi. Questo comporta che bisogna riuscire a capire quanto serve per avviarli senza fare partire la modalità di sincronizzazione. In altre occasioni, invece, abbiamo dovuto riaccoppiare gli auricolari tenendoli vicini a un iPhone o a un iPad. È interessante vedere il messaggio pop-up apparire quando si è in prossimità delle cuffie ma non è chiaro perché ci sia stata chiesto di ripetere la procedura di tanto in tanto.

In conclusione, al di là di questi piccoli problemi che abbiamo riscontrato, la copertura wireless degli auricolari si è rivelata eccellente, permettendo di allontanarci parecchio dal telefono senza perdere la connessione.

Beats PowerBeats 3: autonomia

Uno degli aspetti più impressionanti dei PowerBeats 3 è la durata della batteria che si è rivelata essere davvero eccellente.

Mentre la decisione di usare una porta microUSB per la ricarica potrebbe sembrare una scelta insolita per un prodotto Apple, il vantaggio è che in caso di emergenza sarà facile recuperare un cavo di questo tipo, oltre ovviamente a quello incluso nella scatola. Considerato che questi dispositivi sono stati realizzati appositamente per funzionare nell’ecosistema Apple, non sorprenderà che i futuri modelli possano essere connessi attraverso connettori Lightning.

In termini di durata della batteria, abbiamo usato i PowerBeats 3 per 4-5 giorni facendo corsa e nel tragitto da casa al lavoro, prima di doverli ricaricare di nuovo.

Ad esempio, quando siamo andati a correre per circa due ore nel fine settimana, la batteria è scesa del 20% con prestazioni eccellenti per cuffie che non danno l’impressione di avere batterie così capienti.

I tempi di ricarica sono inoltre veloci e un paio di minuti saranno sufficienti a ricaricare abbastanza gli auricolari da poter coprire il tragitto da casa al lavoro.

Beats PowerBeats 3

Beats PowerBeats 3

Verdetto

I PowerBeats 3 sono ben realizzati, robusti e con una buona qualità del suono e questo rappresenta la combinazione ideale per delle cuffie dedicate al fitness.

L’aderenza è inoltre molto buona e perfetta anche per chi ha orecchie meno larghe. Qualcuno potrebbe avere difficoltà a trovare i gommini più adatti per via anche della forma rettangolare degli auricolari che tende a spingerli leggermente verso l’esterno. In conclusione, però, possiamo dire che i PowerBeats sono comodi da indossare.

Sicuramente il punto più critico resta quello del prezzo che in ogni caso per i clienti di Beats non dovrebbe essere una novità. Se cercate un paio di auricolari qualsiasi da indossare al volo quando andate a correre, ci sono tante altre alternative più economiche per ascoltare semplicemente della musica come, ad esempio, gli Optoma NuForce BE6i.

Al contrario, se cercate un paio di auricolari che non siano espressamente dedicati all’attività sportiva, ci sono sul mercato sicuramente alternative più economiche e in grado di offrire una migliore qualità audio. 

Il punto forte dei PowerBeats 3 è che questi auricolari possono rappresentare un giusto punto di incontro tra varie esigenze, rivelandosi buoni allo stesso tempo sia per lo sport che per una passeggiata grazie alla loro aderenza e a un’ottima qualità audio.

Gareth Beavis
Formerly Global Editor in Chief

Gareth has been part of the consumer technology world in a career spanning three decades. He started life as a staff writer on the fledgling TechRadar, and has grown with the site (primarily as phones, tablets and wearables editor) until becoming Global Editor in Chief in 2018. Gareth has written over 4,000 articles for TechRadar, has contributed expert insight to a number of other publications, chaired panels on zeitgeist technologies, presented at the Gadget Show Live as well as representing the brand on TV and radio for multiple channels including Sky, BBC, ITV and Al-Jazeera. Passionate about fitness, he can bore anyone rigid about stress management, sleep tracking, heart rate variance as well as bemoaning something about the latest iPhone, Galaxy or OLED TV.