Gli smartwatch potrebbero somigliare sempre di più agli orologi classici
Lo schermo è utile ma il design deve migliorare
Negli ultimi anni abbiamo visto molti esempi di smartwatch e fitness tracker eccellenti, dispositivi in grado di fare tantissime cose (quasi sempre) piuttosto bene. Spesso però, l'introduzione di numerose funzioni e sensori avanzati porta a delle scelte di design che non vengono recepite positivamente dagli utenti.
Apple Watch Ultra è il miglior Apple Watch che abbiamo avuto modo di provare e un incredibile concentrato di funzioni e design. Si tratta di uno smartwatch eccellente dal punto di vista tecnologico e costruttivo - ma è così grande che sembra di indossare un iPhone al polso. I quadranti a infrarossi sempre accesi e le lunette rialzate e robuste non riescono a nascondere il fatto che, a conti fatti, si sta indossando uno "specchio nero" da 49 mm. Altri smartwatch, soprattutto quelli dedicati al fitness, non se la cavano molto meglio in fatto di stile.
C'è anche un elemento di stress notevole dovuto al fatto di portare al polso uno schermo aggiuntivo che tiene traccia delle attività di chi lo indossa. A meno che non si decida di disattivare le notifiche, le e-mail di lavoro, i messaggi di WhatsApp, le telefonate e altro ancora generano un flusso costante di flash e ronzii che alla lunga possono diventare pesanti.
Durante la pandemia, gli allenamenti a casa sono diventati la norma e le industrie del fitness e della tecnologia hanno risposto con una miriade di app e programmi per l'allenamento. Ad esempio, Peloton ha registrato un boom enorme legato alla rapida diffusione di Peloton Guide, mentre Apple Fitness+ ha debuttato pochi mesi prima dell'inizio dell'isolamento con un tempismo a dir poco perfetto.
Tuttavia, con il ritorno in massa agli allenamenti in palestra, nei palazzetti e all'aria aperta, queste app hanno subito un graduale abbandono. Per evitare di scomparire, applicazioni come Apple Fitness e la sopracitata Peloton Guide hanno introdotto nuove funzioni gratuite e incluso nuove modalità di allenamento.
Probabilmente anche gli smartwatch dovranno adattarsi alla situazione attuale abbandonando (in parte) alcuni aspetti smart per guadagnare qualche punto in termini di design e portabilità. Del resto, chi sceglierebbe di indossare uno smartwatch a un matrimonio o durante una cerimonia avendo un orologio analogico di buona qualità nel cassetto? Se le funzioni di uno smartwatch non sono minimamente paragonabili a quelle di un orologio classico, lo stesso si può dire per il design, ma a parti inverse.
Non a caso ci sono diversi modelli prodotti da Fitbit che, pur avendo poche funzioni, sono diventati popolari proprio per il design che ricorda quello degli orologi classici. Il discorso vale anche per i modelli come Samsung Galaxy Watch 4 che presentano un quadrante arrotondato e consentono di scegliere schermate di blocco che riproducono il design degli orologi classici.
Al CES 2023 abbiamo visto diversi modelli con caratteristiche simili, più votati al design. Ne è un esempio (anche se un po' estremo) NoWatch, uno smartwatch dotato di un quadrante in pietra che sostituisce in toto il display. Questo modello è dotato dii sensori per il fitness e il sonno, compresi quelli per la conduttività della pelle progettati per misurare lo stress. Probabilmente non tutti credono nelle proprietà lenitive dei cristalli, ma si tratta comunque di un dispositivo attraente per il monitoraggio dello stress che non si limita a scimmiottare un orologio analogico, ma ha un'identità stilistica tutta sua.
Per quanto il NoWatch sia bello, il suo punto di forza sta nel cinturino BHeart si può collegare ai classici orologi analogici trasformandoli in fitness tracker, poiché tutti i sensori necessari sono inclusi nella fascia stessa. È un modo perfetto per tenere traccia dei parametri vitali senza rinunciare al design.
Di norma al CES si vedono tanti prototipi con design stravaganti e non stiamo dicendo che gli smartwatch del futuro saranno tutti senza schermo, ma è un dato di fatto che ci sia una tendenza a rivalutare il design classico piuttosto che continuare ad aggiungere nuove funzioni, display OLED sempre più grandi e sensori a non finire.
Entrambi i dispositivi citati dovrebbero arrivare sugli scaffali quest'anno; se la risposta dei consumatori sarà positiva, gli smartwatch potrebbero intraprendere una strada diversa rispetto a quella percorsa negli ultimi anni diventando appetibili anche per coloro che, oltre a consultare l'orario, hanno bisogno di conoscere poche altre informazioni chiave ma, al contrario, non sono disposti a rinunciare all'estetica del dispositivo.
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Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.
- Matt EvansFitness, Wellness, and Wearables Editor