Windows 10 diventa un servizio cloud, Microsoft prepara un terremoto
Il colosso del software prepara una rivoluzione
Il modo in cui usiamo e concepiamo un computer è cambiato molto nel corso degli ultimi anni, in modo più o meno graduale. Ma nel caso di Windows 10 Microsoft sta preparando una rivoluzione, per non dire un vero e proprio terremoto. L'azienda infatti sta sviluppando il concetto di PC-as-a-Service.
La differenza non potrebbe essere più grande ma serve qualche parola per spiegarla. Oggi compriamo un notebook e ci troviamo dentro Windows 10; non tutti lo sanno, ma una piccola parte del prezzo di acquisto è per la licenza del sistema operativo. Altre volte, meno spesso, compriamo una licenza per installare Windows su un PC che ne è privo.
Ebbene, pare che Microsoft stia programmando di rendere Windows un servizio in abbonamento, un prodotto accessibile da qualsiasi dispositivo, secondo la filosofia del Software as a Service, o SaaS.
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Microsoft aveva anche rivelato qualche dettaglio in più in un annuncio di lavoro, successivamente rimosso.
"Microsoft Cloud PC è una nuova offerta strategica, realizzata a partire da Windows Virtual Desktop e con l'idea di creare il Desktop as a Service. L'idea alla base di Cloud PC è di offrire agli utenti business un'esperienza Windows moderna, flessibile e basata su cloud. Questo permetterà alle aziende di restare sempre al passo in modo più semplice e scalabile".
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PC-as-a-Service
Secondo alcuni documenti di Microsoft ci sono già dei testi in corso, per Cloud PC, e al momento si sta lavorando per aggiungere le API di Cloud PC a Microsoft Graph.
Abbiamo saputo anche che Microsoft sta mettendo a punto diversi tipi di abbonamento per i clienti, che daranno accesso a diverse configurazioni hardware.
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Secondo Windows Latest una configurazione tipica offrirà 2 CPU virtuali, 4GB di RAM e 96GB di spazio; si potrà scegliere si avere più RAM o più CPU, se serve più potenza.
Cloud PC sarà sviluppato per attività semplici e generiche, pensando soprattutto a velocità e prestazioni, ma anche alla scalabilità all'interno delle singole aziende.
Microsoft Cloud PC in pratica
Il PC-as-a-Service di Microsoft dovrebbe essere disponibile nel corso del 2021. A quel punto basterà un qualsiasi dispositivo (compreso un tablet economico) in grado di far funzionare Microsoft Remote Desktop per accedere ai sistemi virtuali.
Tanto in ufficio quanto in smart working, l'idea è interessante. L'azienda si abbona a Cloud PC per far avere un computer a ogni lavoratore. E ognuno di loro potrà lavorare anche con un terminale economico o vecchio, o persino con un device personale, perché tutto il lavoro sarà su cloud. Alla lunga questo approccio potrebbe rendere la gestione IT delle aziende più semplice e meno costosa.
L'idea è simile a quanto offerto da Amazon AWS, ma non si discosta molto da servizi commercial come Netfflix, Google Stadia o Project xCloud.
Al momento si sta parlando di un servizio per l'aziende ma è facile vedere come i servizi online si stiano via via sostituendo alle applicazioni installate "veramente" su PC, smartphone e tablet. Windows potrebbe diventare un servizio online anche per i singoli consumatori, un giorno non troppo lontano?
Via Windows Latest
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.