Microsoft ha un piano astuto per indurre gli utenti di Bard a usare Bing

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Microsoft è nota per spingere i suoi utenti a usare i suoi software piuttosto che quelli di terze parti, a volte in maniera poco trasparente, altre volte con un'invadenza quasi fastidiosa. Di recente, l'azienda produttrice di Windows sta spostando l'attenzione sull'intelligenza artificiale e non si è fatta sfuggire l'occasione per spingere l'utenza a usare Bing a discapito del rivale diretto Google Bard. Tuttavia, questa volta lo ha fatto con delle modalità completamente diverse da quelle alle quali siamo abituati.

Come evidenziato da Vitor de Lucca su Twitter, andando sulla pagina web di Bard nelle build di test di Edge - nel canale Dev in questo caso, ma anche Canary secondo un report di Neowin - si vede comparire un banner nella barra degli indirizzi che invita a provare Bing AI.

Il dettaglio importante consiste nel fatto che, tramite questa schermata, è possibile confrontare le risposte ottenute da Bard con la nuova AI di Bing. Facendo clic sul banner, Edge visualizzerà il chatbot di Bing in una scheda a schermo diviso, in modo da avere sia Bing che Bard fianco a fianco in due pannelli, consentendo agli utenti Windows di mettere a paragone le risposte dei due chatbot.

Si noti che questa funzione è ancora in fase di test preliminare, come detto, quindi Microsoft potrebbe decidere di accantonarla in un secondo momento. Da parte nostra abbiamo provato ad accedere a Bard con l'ultima versione di Edge, ma non è emerso nulla.


Analisi: tecnica subdola o legittima?

Anche se non approviamo in alcun modo questo tipo di sollecitazione e di persuasione, almeno in questo caso, Microsoft sta proponendo un confronto piuttosto che imporre il suo prodotto.

Con la funzione comparativa è possibile confrontare le prestazioni dei due chatbot e non è detto che questo vada a favore di Microsoft, anche se a quanto pare l'azienda è piuttosto sicura della superiorità del suo chatbot.

Questo dato ci dice qualcosa sulla battaglia in atto tra Bing e Bard, che per ora è vinta dal primo, mentre Google, dopo un inizio difficoltoso, sta giocando a rimpiattino e sta impiegando molte risorse per rientrare in gara.

Anche se ci sono molti utenti stufi delle crescenti intrusioni di Microsoft nel suo browser e in Windows, questa volta la funzione di prova destinata a Bing sembra più limpida del solito.

In genere Edge non perde occasione per dirvi che il suo browser è migliore, più veloce e più sicuro rispetto a rivali come Chrome, mentre in questo caso, piuttosto che millantare i pregi del suo prodotto, Microsoft ha deciso di dimostrarne la sua presunta superiorità.

Lo scontro tra Bing e Bard potrebbe pendere a favore di Microsoft in questo momento, ma se come dicono i rumor dovesse entrare in gioco la pubblicità all'interno dei chatbot le cose potrebbero mutare velocemente. Per ora Google non sembra intenzionata a muoversi in tal senso, mentre Microsoft potrebbe tentare i primi esperimenti a breve. Non sappiamo cosa ci riserva il futuro, ma la speranza che i chatbot rimangano estranei alle dinamiche pubblicitarie è sempre più flebile.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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