Gli Anelli del Potere è una miniera di riferimenti per i fan di Tolkien

Gli Anelli del Potere
Gli Anelli del Potere (Immagine:: Prime Video)

La trama de Gli Anelli del Potere è ancora in gran parte sconosciuta, ma i fan di Tolkien potrebbero scoprire diversi Easter egg e riferimenti alla Terra di Mezzo nel corso della prima stagione.

La serie prodotta da Amazon che andrà in onda su Prime Video è già nota per essere la più costosa mai realizzata e per il gran numero di tolkieniani presenti tra il cast e la troupe. Non sorprende quindi che le scenografie, i costumi e le armi nascondano molti dettagli e riferimenti alle opere letterarie di Tolkien.

Parlando in esclusiva con TechRadar in occasione della presentazione di The Rings of Power nel Regno Unito, il co-showrunner de Gli Anelli del Potere, Patrick McKay, ha rivelato che sarà necessario vedere più volte i 10 episodi della prima stagione per riuscire a cogliere l'incommensurabile quantità di segreti e riferimenti a Tolkien presenti nella serie.

"Volevamo che il linguaggio visivo fosse ricco e stratificato come quello dei libri", ha spiegato McKay. "Se si guarda un qualsiasi fotogramma della serie, al suo interno si possono scoprire dettagli che potrebbero non essere evidenti alla prima visione. Se vi sono piaciuti i primi due episodi, o tutti, guardateli di nuovo e potreste scoprire alcuni segreti davvero interessanti".

Alcuni riferimenti alla Terra di Mezzo saranno immediatamente evidenti a molti spettatori, o perlomeno a quelli che conoscono bene la trilogia di Jackson o hanno letto i tre libri de Il Signore degli Anelli

L'armatura in legno indossata dall'Arondir di Ismael Cruz Cordova, ad esempio, è un chiaro riferimento al suo retaggio di elfo silvano (gli elfi silvani risiedono principalmente nelle città forestali, tra cui Lothlórien).

(Image credit: Ben Rothstein/Amazon Studios)

Altri, invece, saranno meno semplici da notare e soli i più grandi fan di Tolkien riusciranno a coglierli. McKay ha offerto un esempio dell'enorme quantità di dettagli che sono stati impiegati nella creazione dei personaggi e dei vari regni che compongono il mondo de Gli Anelli del Potere.

"Guardate ogni gioiello che [l'Alto Re degli Elfi] Gil-galad indossa", ha detto McKay. "Ognuno dei suoi anelli ha un significato e si chiudono insieme per formare le nocche d'ottone, motivo per cui Gil-galad è conosciuto come il Re Guerriero. Ogni singolo personaggi ha lo stesso livello di profondità e dettaglio".

Markella Kavenagh, che interpreta Nori Brandyfoot, un membro di una razza nomade chiamata Harfoots, ha rivelato come gli particolari di ciascun costume Harfoot simboleggi l'importanza dei temi della famiglia e della comunità per la razza halfling della Terra di Mezzo.

"Ogni membro della comunità Harfoot indossa collane composte da semi di mela", ha spiegato Kavenagh. "Alcuni membri, come gli anziani, ne hanno molti di più perché hanno perso più Harfoot durante ogni migrazione che hanno intrapreso. Quindi la quantità di semi di mela rappresenta quanti membri della comunità Harfoot sono morti durante ogni migrazione. È un dettaglio così piccolo, ma è fondamentale per l'unità della comunità".

Gli Anelli del Potere è stato realizzato per dare ai fan il massimo della spettacolarità e dell'epicità e curato nei minimi dettagli. I fan storici di Tolkien, così come i nuovi arrivati, dovranno tenere gli occhi aperti se vogliono cogliere tutti i piccoli e grandi dettagli più o meno nascosti della serie Amazon.

I primi due episodi de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, andranno in onda in esclusiva su Prime Video venerdì 2 settembre, quindi se volete vederli dovrete essere abbonati a Amazon Prime.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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