Google rivuole le sue app sugli smartphone Huawei: chiesta una licenza agli USA

(Immagine:: Future)

Google è stata obbligata ad interrompere ogni collaborazione con Huawei a seguito del ban imposto dagli Stati Uniti sulla collaborazione delle imprese locali con quelle cinesi. Le cose, però, potrebbero presto cambiare.

Il gigante americano delle ricerche ha depositato presso il governo USA la richiesta per una licenza che gli permetterebbe di collaborare nuovamente con Huawei. La notizia arriva a pochi giorni da un articolo pubblicato da Google stessa nel suo blog: nel post l’azienda metteva in guardia gli utenti sui possibili pericoli nell’installare le proprie app da fonti non attendibili sugli smartphone dell’azienda di Richard Yu.

Sameer Samat, vice presidente Android e Google Play presso l’azienda americana, ha svelato la notizia durante un’intervista condotta dall’outlet tedesco DPA (Deutsche Presse-Agentur). Il dirigente non ha però indicato quando verrà finalizzata la decisione.

Verso la fine dello scorso anno, Microsoft ha ottenuto una licenza simile per poter continuare a fornire Windows sui notebook Huawei, come l'eccellente MateBook 13, quindi c'è sicuramente un precedente che fa ben sperare.

Da quando a Huawei è stata vietata la certificazione per l’installazione di Google Play Store e Play Protect, l’azienda ha iniziato lo sviluppo di AppGallery, un negozio proprietario per le applicazioni, e dei Huawei Mobile Services come alternativa ai servizi Google.

Nonostante Huawei stia cercando di espandere rapidamente il numero di app disponibili sulla propria AppGallery, ci sono alcune assenze degne di nota tra cui WhatsApp, Instagram, Netflix e Messenger.

Sicuramente le vendite di smartphone Huawei in Occidente verrebbero nuovamente aiutate dalla possibilità di accedere alla vasta gamma di applicazioni disponibili sul Google Play Store, per non parlare del supporto alle applicazioni di Google come Gmail, YouTube, Drive e Google Maps.

Huawei ha superato Apple nel 2018 come secondo produttore di smartphone al mondo, seconda solo a Samsung, quindi speriamo che possa ricongiungersi con Google e continuare a sviluppare dispositivi competitivi e potenti.