Google Pixel 6, niente caricabatteria nella confezione
Google Pixel 5a è l'ultimo smartphone Google ad avere il caricabatteria in dotazione
Google Pixel 6 non avrà il caricabatterie in dotazione, dato che l'azienda ha deciso di adeguarsi a Samsung e Apple, nel tentativo di ridurre i rifiuti elettronici (e naturalmente risparmiare sui costi).
Questa decisione riguarda anche tutti i prossimi smartphone Google. Infatti, il neo arrivato Google Pixel 5a sarà l'ultimo dispositivo a includere il caricabatterie in confezione, come segnalato originariamente da The Verge.
Dunque è probabile che vedremo il Pixel 6 racchiuso in una confezione più sottile, ma Google dovrebbe includere almeno un cavo di ricarica e connessione (probabilmente USB-C su entrambe le estremità), come già fatto da Apple e Samsung. Grazie al cavo, i nuovi utenti potranno trasferire i dati dallo smartphone precedente attraverso una connessione fisica, soprattutto se non amano utilizzare la modalità wireless.
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Analisi: un mondo di smartphone senza caricabatteria? Non esattamente
Il fatto che Google abbia deciso di seguire due delle aziende più importanti in ambito smartphone e rimuovere il caricabatteria dalle confezioni non significa che tutti i produttori seguiranno questa strada. E anche se altri grossi marchi come Xiaomi, Oppo e Huawei potrebbero seguire l'esempio, le persone continueranno ad aver bisogno di collegare i propri smartphone a una presa.
Di conseguenza, i consumatori dovranno acquistare un caricabatteria proprietario o di terze parti all'occorrenza. Naturalmente, i produttori vi inviteranno ad acquistare i loro adattatori. Ad esempio, nella propria pagina delle FAQ dedicata ai caricabatteria, Samsung sostiene che sia consigliabile acquistare "prodotti Samsung originali" per garantire le "migliori prestazioni e la durata ottimale della batteria". In ogni caso, ci sono svariate opzioni online.
Le motivazioni di Apple, Samsung e Google sono sensate, d'altronde gli adattatori finirebbero ad accumularsi inutilmente, se gli utenti possono utilizzare quelli dei modelli precedenti in loro possesso. Inoltre, l'anno scorso Paul Scott, Head of Product Management di Samsung Mobile per il Regno Unito, ha dichiarato a TechRadar che l'azienda vuole adattarsi ai nuovi valori seguiti dalle persone.
"Ascoltiamo i nostri clienti, che proprio come noi, fanno scelte sempre più sostenibili nel loro quotidiano e dobbiamo assicurarci di sostenere queste scelte", ha dichiarato Scott. "Non vogliamo consegnare ai consumatori un altro adattatore, se ne hanno già uno, magari da un modello del 2018 o del 2017. Si tratta di un caricabatteria USB Type-C e non lo cambieremo".
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Certo, la storia è più articolata di così: se è vero che gli smartphone Android usano da anni i caricatori USB, è anche vero che il wattaggio è salito costantemente. Il Samsung Galaxy S8 del 2017 aveva in dotazione un caricabatteria da 15 W, mentre il Samsung Galaxy S21 del 2021 arriva a 25 W. Addirittura, l'Asus ROG 5 ha un caricatore da 60 W in dotazione, mentre OnePlus 9 ne ha uno da 65 W.
I caricabatteria di Asus e OnePlus sono ottimizzati per i propri prodotti (e ricaricano gli smartphone del brand in tempi più rapidi rispetto a quelli di altre aziende), ma in ogni caso sono in grado di ricaricare gli smartphone compatibili in modo più veloce rispetto ad altri adattatori di alimentazione.
Google, Apple e Samsung avranno pure rimosso gli adattatori dalle scatole per motivi ecologici, ma i consumatori dovranno in ogni caso acquistare un caricabatteria aggiornato se vogliono ricaricare velocemente i loro nuovi smartphone.
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David is now a mobile reporter at Cnet. Formerly Mobile Editor, US for TechRadar, he covered phones, tablets, and wearables. He still thinks the iPhone 4 is the best-looking smartphone ever made. He's most interested in technology, gaming and culture – and where they overlap and change our lives. His current beat explores how our on-the-go existence is affected by new gadgets, carrier coverage expansions, and corporate strategy shifts.