Google compra Fitbit. Arriverà finalmente un Pixel Watch?

(Immagine:: Future)

Dopo alcune  indiscrezioni è arrivata la conferma: Alphabet, casa madre di Google, sta per acquistare Fitbit. L’affare da 2,1 miliardi di dollari dovrebbe concludersi nel 2020, previa approvazione dell’azionista Fitbit e delle autorità di regolamentazione.

Si tratta di una buona notizia per i fan di Fitbit che, grazie all’acquisizione, potrà usufruire del supporto di un colosso come Google nella costante sfida con Apple Watch. Ma la parte più interessante dell’accordo potrebbe riguardare il sistema operativo Wear OS.

A tal proposito Rick Osterloh (Senior Vice President della divisione Devices & Services di Google) ha dichiarato sul suo blog: “vediamo l’opportunità di investire maggiormente nel sistema operativo Wear OS e di introdurre sul mercato i dispositivi indossabili Made by Google.”

Questa affermazione fa pensare alla possibilità di vedere un dispositivo Wear OS realizzato da Google oltre a nuovi dispositivi Fitbit. Da tempo circolano indiscrezioni su Google Pixel Watch e grazie all’esperienza e al personale acquisito con l’affare Fitbit l’idea potrebbe prendere forma.

Che questo avvenga o meno, sembra chiaro che Google stia rinnovando il suo impegno per Wear OS, e più in generale per il settore dei device indossabili. Si tratta di una notizia positiva dato che la piattaforma smartwatch di Google ha avuto notevoli difficoltà, dati i pochi aggiornamenti significativi, e la maggior parte dei produttori hanno deciso di optare per software alternativi come Samsung o Tizen ignorando le proposte dell’azienda di Mountain View.

Resta da valutare l’impatto che questo accordo, potenzialmente positivo, potrebbe avere nel rinvigorire il panorama smartwatch. Vi terremo aggiornati sulle novità legate ai prodotti Fitbit attuali e futuri oltre che sulle possibili evoluzioni riguardanti il sistema operativo Wear OS.

James Rogerson

James is a freelance phones, tablets and wearables writer and sub-editor at TechRadar. He has a love for everything ‘smart’, from watches to lights, and can often be found arguing with AI assistants or drowning in the latest apps. James also contributes to 3G.co.uk, 4G.co.uk and 5G.co.uk and has written for T3, Digital Camera World, Clarity Media and others, with work on the web, in print and on TV.