AMD, secondo un leak i nuovi processori basati su Zen3 si chiameranno Ryzen 5000
Un post su twitter potrebbe confermare la nomenclatura scelta da AMD
Un tweet pubblicato da Patrick Shur, un ingegnere del software già conosciuto per aver condiviso dettagli inediti sui processori AMD, suggerisce che le CPU basate sull’architettura Zen3 verranno associate alla serie 5000. Del resto questa ipotesi circola già da settimane. Secondo le ipotesi, AMD avrebbe scelto la stessa nomenclatura per i processori Vermeer (desktop) e Cezanne (mobile), che si chiameranno Ryzen 5000. La serie 4000 rimarrebbe quindi legata a un numero ristretto di processori Renoir FP6 (mobile) e Renoir AM4 (desktop).
Ovviamente si tratta di un rumor, non ci sono certezze a riguardo. Patrick Shur ha però svelato alcuni dettagli sui presunti processori Ryzen 9 5900X e Ryzen 7 5800X, rispettivamente dotati di 12 e 8 core. Se cosi fosse, il numero di core delle nuove CPU sarebbe il medesimo dei corrispettivi facenti parte della serie Ryzen 3000.
Look, what I've found! 🙂AMD Ryzen 9 5900X (12 Core)AMD Ryzen 7 5800X (8 Core)September 16, 2020
Il mese scorso, Videocardz ha pubblicato un report di Igor’sLAB relativo a dei prototipi Vermeer in grado di raggiungere frequenze da 4.9 GHz. Al tempo circolavano già alcune ipotesi che indicavano l'appartenenza delle CPU alla serie 5000 (anche se inizialmente i processori furono indicati come 4950X o 5950X). Secondo quanto riporta Shur, i codici OPN pubblicati da Igor Wallossek non si riferivano a una CPU da 16 core, ma appartenevano a un processore Ryzen da 12 core.
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Più potenza, stessi core
Se questa notizia fosse vera, non ci sarebbe un aumento di core (più volte ipotizzato) rispetto alle CPU AMD appartenenti alla generazione precedente. Questo confermerebbe che con Zen3 AMD è riuscita ad aumentare le prestazioni e migliorare i consumi utilizzando altre tecnologie.
Tali innovazioni consisterebbero in un'ottimizzazione del rapporto watt/prestazioni, un miglior IPC, 8 core per CCX, un nuovo chip IO con un controller di memoria migliorato. A questi elementi si aggiungerebbero un SMT migliorato e un boost più spinto; quest’ultimo non sarebbe orientato al raggiungimento di clock più elevati, bensì disegnato per gestire carichi di lavoro prolungati. Sempre secondo la fonte, l’ultimo punto rappresenta un aspetto di grande importanza nella strategia di AMD:
“Questo aspetto potrebbe essere centrale per i processori Zen3. Un boost più duraturo potrebbe certamente aumentare le prestazioni in diversi ambiti.”
AMD dovrebbe presentare i suoi processori Zen3 desktop il prossimo 8 ottobre e, al momento, non ha ancora dato conferme sulla nomenclatura assegnata alla serie.
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Fonte: Videocardz
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.