Amazon: Alexa+ diventa più divertente e naturale da usare
La nuova versione AI di Alexa+ punta su una personalità più vivace e interazioni più fluide, distinguendosi da ChatGPT e Siri. Amazon mira a rendere Alexa il punto di riferimento per l'intelligenza artificiale in casa.

Ora che sappiamo che un’Alexa+ potenziata dall’IA arriverà presto sui dispositivi Amazon (almeno negli Stati Uniti, mentre le date internazionali restano da confermare), possiamo finalmente dare il bentornato all’assistente virtuale di Amazon nella corsa all’innovazione. Alexa, dove sei stata tutto questo tempo?
Nonostante fosse in prima linea nel settore già nel 2014, Alexa si è praticamente fermata per un paio d’anni, lasciando spazio a nuove tecnologie come ChatGPT e Gemini, che hanno ridefinito il concetto di assistente virtuale. Mentre queste soluzioni aggiungevano modalità vocali e iniziavano a integrarsi con calendari e caselle di posta, Alexa era rimasta poco più di un timer parlante per la cucina.
Non che il suo principale rivale, Siri di Apple, abbia approfittato di questa fase di stallo. Anche Apple è stata colta di sorpresa dall’esplosione dell’IA generativa, ma almeno ha provato a rientrare in gioco con Apple Intelligence—pur rimanendo costantemente indietro, legata a un ciclo di aggiornamenti annuali mentre il resto del settore si trasformava ogni tre mesi.
Alexa è tornata
Ma ora Alexa è tornata, e sembra avere anche un po’ di personalità. Una cosa che ho notato nella demo di Alexa+ di Amazon di ieri è che i presentatori, incluso Panos Panay, capo della divisione dispositivi di Amazon, si riferivano spesso ad Alexa con il pronome “lei”. Non è mai stato menzionato se sarà possibile cambiare la voce o persino modificarne il genere.
(Per quanto mi riguarda, trovo ancora strano riferirmi a un’IA come lui o lei, quindi in questo articolo continuerò a usare esso. Per favore, non mettetemi alla gogna per questo.)
Al contrario, quando OpenAI ha introdotto la Modalità Voce Avanzata per ChatGPT, ha puntato molto sulla possibilità di scegliere tra più voci, divise equamente tra maschili e femminili. Anche Siri di Apple è molto più flessibile: può parlare con accenni regionali diversi e permette di scegliere tra voce maschile e femminile.
Per essere chiari, dubito che Amazon non offrirà un’opzione per personalizzare la voce di Alexa+—già oggi basta dire "Cambia voce" per modificarla. Tuttavia, Amazon sta chiaramente cercando di rendere Alexa più personale e umana, un approccio diverso rispetto a quello delle altre big tech, che trattano ancora le loro IA vocali più come strumenti che come assistenti con un’identità propria.
Parlarci sarà divertente
Non solo Amazon si riferisce ad Alexa come "lei", ma—ecco, vedi quanto è facile iniziare a considerarla una persona?—ha una personalità molto più marcata rispetto alle risposte più neutre e funzionali di ChatGPT, Siri e Gemini.
Alexa+ non si limita a rispondere alle domande: fa battute, aggiunge commenti divertenti e sembra più coinvolgente nell’interazione. Nei video della demo, si nota come il suo tono sia leggero, vivace e piacevole, rendendola più spontanea e naturale da ascoltare.
(Ok, mi arrendo: "lei" è davvero il modo più intuitivo per riferirsi ad Alexa.)
@techradar ♬ original sound - TechRadar
Alexa+ riesce persino a fare una o due battute:
@techradar ♬ original sound - TechRadar
A proposito di voci alternative per Alexa, Amazon offriva in passato voci di celebrità come Samuel L. Jackson, Shaquille O’Neal e Melissa McCarthy al costo di 4,99 dollari ciascuna, ma ha deciso di rimuoverle nel 2023.
Onestamente, avrei adorato poter parlare con una versione di Alexa+ doppiata da Samuel L. Jackson, con la sua nuova gamma di risposte più articolate e il suo carattere deciso. Immagina quanto sarebbe epico se la sua voce riuscisse a trasmettere l’energia dei suoi ruoli cinematografici direttamente nel tuo dispositivo Alexa. Sentire Jules Winnfield di Pulp Fiction leggere il mio calendario con la frase: "Io scaglierò la mia vendetta con furia e rabbia su coloro che tenteranno di avvelenare e distruggere i miei fratelli" sarebbe un’alternativa al caffè molto più potente per iniziare la giornata.
Al momento, ChatGPT e Siri, per quanto avanzati, non hanno lo stesso impatto emotivo nemmeno nella loro modalità vocale. Sono strumenti funzionali, sì, ma mancano di quel tocco di personalità che Amazon sta cercando di dare a Alexa+.
Creare un assistente virtuale con un po’ di carattere potrebbe essere la mossa giusta per Amazon, aiutandola a recuperare il ritardo nella corsa all’IA conversazionale. Inoltre, a differenza delle soluzioni di Apple e OpenAI, pensate per l’uso su smartphone o PC, Alexa+ è progettata per stare in casa, su un dispositivo fisso. Anche se dal punto di vista tecnico la differenza può sembrare minima, il modo in cui interagiamo con Alexa+ è completamente diverso.
Non ci si aspetta che Alexa+ sia in grado di scrivere codice in C++ o di supportare attività lavorative avanzate. Il suo scopo principale è rendere più divertente la vita domestica: riprodurre musica, suggerire film, raccontare storie ai bambini. Certo, può anche prenotare cene e gestire appuntamenti, ma mentre Apple e OpenAI stanno puntando a dominare l’IA mobile e da ufficio, Amazon sembra destinata a diventare la padrona dell’IA per la casa.
Ora, se solo riportassero le voci personalizzate, Alexa+ potrebbe davvero diventare il fratello custode della prossima generazione di assistenti vocali.
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Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.