Ricaricare lo smartphone in 1 secondo? Per Oppo si può fare
Ma la strada è ancora lunga
- Di che si tratta? Di un'analisi della tecnologia di ricarica da parte di un esperto del settore
- Perché è importante? Offre spunti di riflessione interessanti sul nostro modo di ricaricare gli smartphone e cosa possiamo aspettarci in futuro
Se potessimo tornare indietro di cinque anni e dire a qualcuno che, entro poco tempo, avremmo ricaricato gli smartphone in 15 minuti, probabilmente saremmo passati per pazzi.
Ma negli ultimi anni, e in particolare nel 2022, abbiamo visto arrivare un numero crescente di smartphone con ricarica super rapida. I brand si danno battaglia a suon di alimentatori da 66, 80, 12 o anche 150 W, riducendo sempre di più i minuti necessari per ricaricare gli smartphone Android più popolari.
Tuttavia, alcuni utenti esitano ancora ad adottare questa tecnologia e non a caso, dato che la ricarica rapida ha alcuni svantaggi, come la maggiore usura della batteria, o i rischi di surriscaldamento e i conseguenti danni che lo smartphone può subire.
Ma queste preoccupazioni hanno pieno fondamento e, soprattutto, la ricarica degli smartphone ha raggiunto i livelli ottimali o andrà ancora più veloce? Per rispondere a queste domande, abbiamo parlato con e Edwart Tian, responsabile del Charging Technology Lab di Oppo, un noto marchio di smartphone cinese, in vista dell'arrivo di Oppo Reno 8.
L'Oppo Reno 8 e 8 Pro introdurranno Battery Health Engine, una funzione del marchio progettata per ottimizzare ricarica e uso della batteria, al fine di garantire una maggiore durata degli smartphone. Proprio il concept è stato alla base dell'intervista.
Ricarica rapida: fa bene o male allo smartphone?
Quando le persone pensano alla ricarica rapida, nella maggior parte dei casi immaginano un rovescio della medaglia abbastanza importante. Si pensa di frequente, infatti, a un rapido degrado della batteria, che può surriscaldarsi e che, di conseguenza, presenta una vita utile più breve per controbilanciare la ricarica rapida. In altri termini, un wattaggio elevato può essere visto come una lama a doppio taglio.
Non sempre sono preoccupazioni infondate: diversi dispositivi che abbiamo testato per TechRadar presentavano carica rapida ma autonomia scarsa, con un degrado più veloce rispetto ad altri dispositivi.
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Nemmeno Tian è in disaccordo con questo punto di vista, quantomeno per la parte relativa alla scarsa durata della batteria, confermando che "la ricarica rapida può richiedere batterie più capienti dato che, per velocizzare la ricarica, occorre usare celle con un maggiore C-rate, che determina anche una minore densità energetica". E a meno che i brand non si accontentino del fatto che i propri smartphone somiglino ai vecchi e ingombranti telefoni Energizer (vedi immagine sotto), occorrono ottimizzazioni al fine di utilizzare capacità minori (e formati più compatti).
In ogni caso, sono passati alcuni anni da quando gli smartphone sono passati dalla ricarica da 18 o 25 W a valori ben più elevati e i brand hanno iniziato a capire come usare al meglio questa funzionalità. Come afferma Tian, "la ricarica rapida ha senso solo con un'autonomia altrettanto valida". Pertanto, dal momento che Oppo usa una ricarica più rapida sui propri dispositivi, l'azienda punta anche a migliorare l'uso della batteria.
Tian evidenzia come il "chip MediaTek efficiente e le ottimizzazioni personalizzate del software" presenti nei Reno 8 siano la strategia principale per garantire batterie di lunga durata a fronte di una ricarica da 80 W.
Sebbene non abbiamo ancora testato il Reno 8, abbiamo notato, provando diversi device Android, che i modelli con tecnologia MediaTek garantiscono spesso autonomie ottimali. Certo, è un'osservazione da prendere con la dovuta cautela, dato che esistono moltissimi altri fattori che influiscono sulla durata di una batteria, quindi vi consigliamo di attendere la nostra recensione completa di nuovi smartphone Oppo per conoscere lo stato effettivo delle cose.
Tuttavia, è chiaro che Oppo è quantomeno consapevole dell'opinione degli utenti circa gli smartphone a ricarica rapida e sta cercando di affrontare la questione.
Sebbene il formato della batteria sia un fattore importante negli smartphone, lo stato di integrità è uno di tipo vitale: si tratta della capacità della batteria di mantenere la massima capacità nel corso del tempo. Anche se il vostro telefono ha la più grande batteria al mondo, se si degrada velocemente, in poco tempo potrete alimentarlo solo a una frazione della capacità originale.
Questo è un altro argomento affrontato da Tian nel corso della nostra chiacchierata, per cui ha affermato che sono state effettuate alcune modifiche alla ricarica per garantire che lo smartphone non venga stressato inutilmente: "in poche parole, Battery Health Engine è in grado di aiutare la batteria a mantenere lo stato migliore durante la ricarica, un po' come quando svolgiamo le nostre attività a un ritmo ottimale, senza sforzarci eccessivamente".
A quanto pare, "la serie Oppo Reno 8 è fino a due volte più durevole degli smartphone con ricarica più lenta". Si tratta di un'affermazione abbastanza audace, ma è chiaro che Oppo si sta impegnando davvero ad affrontare questo aspetto nei propri dispositivi.
Il futuro della ricarica rapida
Negli ultimi anni, abbiamo visto diffondersi sempre di più il termine "ricarica rapida", dai dispositivi a 18 W fino a modelli decisamente più veloci. All'inizio del 2022, Oppo ha svelato la tecnologia di ricarica da 150 W, in uso poi sullo OnePlus 10T, realizzato dall'azienda del suo gruppo.
Abbiamo visto anche, a metà dell'anno, il lancio di Realme GT Neo 3, anch'esso dotato di ricarica da 150 W (un altro brand del gruppo a cui appartengono Oppo e OnePlus).
Ora è possibile ricaricare uno smartphone in soli 15 minuti. Ma cosa riserva il futuro? Abbiamo chiesto a Tian se Oppo considera la tecnologia di ricarica rapida "matura" e se ha raggiunto una velocità considerata sufficiente. La risposta breve è stata no.
"In quanto ingegnere tecnico nel campo della ricarica rapida, per me il mio lavoro è superare i limiti. Continueremo a esplorare questo campo finché, un giorno, gli smartphone saranno in grado di ricaricarsi completamente in un secondo".
1 secondo! Immaginate di collegare lo smartphone e scollegarlo immediatamente, dato che avrà abbastanza energia da durare una giornata. Sembra qualcosa di futuristico e, naturalmente (o, meglio, probabilmente) non si realizzerà tanto presto. Ma come obiettivo fissato da un ingegnere, non possiamo dire che non sia ammirevole.
Tuttavia, Tian sottolinea che non sarà facile raggiungerlo.
"Aumentare la velocità di ricarica non è la parte più difficile [di questo obiettivo fissato a un secondo]. Per offrire agli utenti una ricarica rapida ottimale, dobbiamo prendere più aspetti in considerazione, come la sicurezza, la temperatura di ricarica, la densità energetica delle celle, le dimensioni del caricabatterie, la vita utile della batteria ecc.".
Torniamo all'argomento della prima sezione dell'intervista: oltre alla tecnologia di ricarica rapida, i brand devono lavorare su aspetti come ottimizzazione dei software, chipset efficienti, batterie compatte e molto altro, al fine di garantire che uno smartphone che si ricarica in 1 secondo duri, in effetti, più di un secondo prima di doverlo ricollegare alla rete elettrica.
Ecco perché riteniamo che questa ricarica iper-rapida sia molto in là nel futuro.
Come ricaricare lo smartphone nel modo migliore?
Dato che stavamo chiacchierando con un esperto di batterie, TechRadar ha deciso di sondare le profondità della sua conoscenza, in cerca di consigli su come far sì che il vostro smartphone duri più a lungo.
Dunque, come ricaricare lo smartphone nel modo migliore? In realtà non abbiamo fatto questa domanda, dato che abbiamo chiesto quali sono i modi peggiori per farlo. Ed ecco la risposta:
"Alcuni utenti tendono a usare gli smartphone a temperature elevate, tenendo la batteria al 100% o allo 0% per tempi prolungati, con possibili danni al suo stato di integrità".
Avete letto bene: quando lo smartphone è carico al 100%, scollegatelo. E se vi capita di arrivare allo 0%, assicuratevi di collegarlo rapidamente alla rete elettrica.
Il commento relativo all'uso dello smartphone a temperature elevate è interessante, dato che gli smartphone, in particolare quelli con chipset potenti, si riscaldano facilmente durante la ricarica, o quando vengono esposti alla luce solare diretta o, ancora, quando eseguono operazioni complesse come il gaming o la riproduzione di video in alta risoluzione.
Forse, allora, sarebbe meglio evitare di usare lo smartphone quando è troppo caldo, per farlo durare di più. Potrebbe valere la pena attendere che si raffreddi un po'.
Tutto questo ci porta a un'altra domanda: le persone hanno cambiato abitudini in termini di ricarica, nel corso degli anni, in particolare con l'arrivo della ricarica rapida? E secondo Tian è successo davvero.
"In precedenza, la maggior parte degli utenti aveva l'abitudine di ricaricare i telefoni durante la notte, ma oggi assistiamo a un cambiamento nelle loro abitudini. [Con la ricarica rapida], moltissimi utenti hanno l'abitudine di ricaricare gli smartphone in modo frammentario. Molti scollegano il dispositivo dopo circa 5 o 10 minuti, dato che occorre meno tempo per ricaricare gli smartphone".
Dunque, ricariche brevi e frequenti sono diventate la normalità e, a giudicare dal consiglio precedente di Tian, sembrerebbe un modo intelligente di effettuare l'operazione, dato che riduce le probabilità di sovraccaricare il dispositivo.
E mentre le tendenze in ambito smartphone sembrano cambiare, con abitudini in continua evoluzione, c'è sempre un aspetto principale che tutti vogliono dal proprio dispositivo, ovvero un'autonomia dignitosa. Anche i migliori smartphone sul mercato diventano inutili se non durano a lungo. Ci auguriamo che, con questi consigli, il vostro dispositivo mobile continui a funzionare al meglio sul lungo termine.
Senior Editor and Professional Translator. Boardgaming enthusiast, Tech-lover.
- Tom BedfordContributor