La soluzione di Intel per le CPU instabili è arrivata, in versione beta, e sembra che non rallenti il PC

An Intel Core i5-14600K against its promotional packaging
(Immagine:: Future / John Loeffler)

Il tanto atteso aggiornamento del microcodice di Intel, progettato per risolvere i problemi di instabilità delle sue CPU di 13a e 14a generazione - o almeno per agire come misura preventiva - è in procinto di arrivare, e il Team Blue ci ha assicurato che non comporta alcun effetto collaterale negativo sul fronte delle prestazioni.

In effetti, la patch è ora presente nelle versioni beta del BIOS, in particolare da Asus, che come riportaPhoronix.com ha distribuito queste versioni beta per una serie di schede madri, e il sito tecnologico ha condotto alcuni test sulle prestazioni (sotto Linux). Quindi, come si colloca questo risultato rispetto ai benchmark effettuati da Intel? Scopriamolo...

TechSpot ha notato l'ultima dichiarazione di Intel sui problemi di instabilità, con i test condotti dal Team Blue su una serie di applicazioni e giochi per dimostrare che la patch non ha avuto alcun impatto sulle prestazioni.

I benchmark di Intel dimostrano che utilizzando le "impostazioni predefinite di Intel" (ovvero le impostazioni stock e senza alcun overclocking) qualsiasi differenza di prestazioni era "entro la variazione da esecuzione a esecuzione", il che significa che non c'era alcun impatto significativo (o che qualsiasi differenza era entro i margini di errore previsti).

Questo nei test che includono 3DMark TimeSpy, Cinebench R24 e Blender 4.2.0. L'avvertenza degna di nota è che "alcuni sottotest [hanno] mostrato impatti moderati", tra cui il GPU Effects Score di PugetBench.

Una storia simile si è verificata per i test di gioco, che si sono mantenuti entro le variazioni previste da un'esecuzione all'altra, tra cui Cyberpunk 2077, Shadow of the Tomb Raider e Total War: Warhammer III - Mirrors of Madness. Tuttavia, c'è stata un'eccezione - Hitman 3: Dartmoor - in cui il gioco ha avuto "un impatto leggermente maggiore".

Che cosa ha scoperto Phoronix.com durante il test della patch beta del microcodice con un processore Intel Core i9-14900K in una scheda madre Asus Prime Z790-P Wi-Fi?

La buona notizia è che i risultati del sito hanno ampiamente ripreso quelli di Intel, dato che nel complesso non c'è stata quasi nessuna differenza evidente, ma in alcuni test si sono verificati occasionalmente cali di prestazioni maggiori.

Questi cali, compresi tra il 6% e il 10%, si sono verificati in test come Python scripting e WireGuard (stress test di rete), osserva Phoronix.com.


An Intel Core i-14700K vs 13900K, side by side

(Image credit: Future)

Analisi: nessuna preoccupazione per le prestazioni e una parola anche sulle future CPU

In breve, la probabilità che l'utente medio noti un qualche effetto è bassa, ma è comunque possibile che qualche applicazione o gioco abbia un po' di vento contrario in termini di prestazioni a causa della patch. In questo caso, però, la differenza potrebbe anche non essere percepita, realisticamente.

Tenete presente che si tratta di una serie limitata di test - un lotto eseguito da Intel stessa e un lotto su Linux - ma ci dà comunque un'idea abbastanza precisa di ciò che ci aspetta e sembra che i timori di un calo delle prestazioni siano infondati. Naturalmente si tratta ancora di una versione beta dell'aggiornamento del microcodice, per cui alcuni dei problemi riscontrati in questi test potrebbero essere risolti al momento del rilascio.

Le versioni del BIOS finite con la patch del microcodice dovrebbero essere disponibili a breve, come promesso da Intel a metà agosto. Tuttavia, dato che la beta è appena uscita, è probabile che la distribuzione completa della patch avvenga più avanti nel mese di agosto, anche se di sicuro dovrebbe avvenire questo mese. Dopotutto, Intel non può restare con le mani in mano, visto chein questo momento i clienti di sonopiuttosto preoccupati per la salute delle loro CPU.

Un'altra chicca interessante dell'ultima dichiarazione di Intel è la seguente: "Intel conferma inoltre, sulla base di un'ampia validazione, che tutti i prodotti futuri non saranno interessati da questo problema [di instabilità]".

Il che significa, presumibilmente, i futuri processori di tredicesima e quattordicesima generazione, nonché le gamme diCPUdi prossima generazione di Intel. Ciò suggerisce che l'aggiornamento del microcodice sarà integrato nelle CPU Raptor Lake e Raptor Lake Refresh in futuro, piuttosto che sia cambiato qualcosa a livello di produzione per i chip esistenti (anche se non esclude quest'ultima possibilità).

Come probabilmente saprete se avete seguito questa saga, Intel sta continuando a indagare su questi problemi di instabilità e sugli scenari in cui si innescano, e nella dichiarazione avverte anche che fornirà un ulteriore aggiornamento su eventuali altre mitigazioni entro la fine di agosto. Ciò significa che potrebbe essere in programma anche un ulteriore aggiornamento del microcodice.

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.