TechRadar Verdetto
Sonos Beam (Gen 2) è un ottimo aggiornamento rispetto al precedente modello e vanta alcune migliorie interessanti come il supporto per il Dolby Atmos, la compatibilità HDMI eARC e un design rinnovato. Sebbene l’Atmos virtuale non ci abbia del tutto convinto, questa soundbar ha un suono fantastico e si adatta perfettamente ai piccoli spazi, mentre il suo prezzo di fascia media è ragionevole e non prosciugherà il vostro conto in banca.
Pro
- +
Ampio soundstage
- +
Supporto HDMI e eARC
- +
Compatibilità audio ad alta risoluzione
- +
Design compatto
- +
Prestazioni facilmente migliorabili
Contro
- -
Leggermente più costosa dell’originale
- -
Niente tweeter upfiring
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TruePlay funziona solo con dispositivi iOS
Perché puoi fidarti di TechRadar
Recensione in due minuti
Sonos Beam (Gen 2) è l’ultima soundbar del gigante dell’audio multi-room Sonos, che alza il livello del modello originale dell’azienda grazie all'introduzione del Dolby Atmos virtuale, la compatibilità HDMI eARC e un design profondamente rinnovato.
Anche se un po’ più costosa della prima Sonos Beam, la nuova soundbar offre un ottimo rapporto qualità-prezzo e, grazie alla compatibilità con gli altri prodotti dell'ampio ecosistema Sonos, potete combinarla con altoparlanti aggiuntivi espandendo così la vostra configurazione.
Di per sé, il suono del Beam (Gen 2) è ottimo, ma potete migliorare le prestazioni audio collegandolo al Sonos Sub o utilizzando un paio di altoparlanti Sonos One SL come canali posteriori destro e sinistro.
Configurare Sonos Beam (Gen 2) è un gioco da ragazzi: tutto quel che vi serve è l’app Sonos S2, con cui potrete connettere la soundbar alla vostra rete Wi-Fi e impostare il l'assistente vocale che preferite.
L’app S2 vi dà anche accesso alla tecnologia TruePlay dell’azienda, che utilizzando i suoi microfoni integrati calibra l’audio della soundbar in base alle dimensioni della vostra stanza.
È un peccato che TruePlay funzioni ancora solo con i dispositivi iOS, considerato che fa una grande differenza per il suono. Tuttavia, per il processo di installazione (se non ne avete uno) potreste farvi prestare l’iPhone da un amico: vi assicuriamo che ne vale davvero la pena.
A differenza del suo predecessore, il nuovo Beam è dotato della compatibilità ARC, cosa che i fan della soundbar originale aspettavano da tempo. Questa importante aggiunta consente alla soundbar di gestire formati audio più avanzati rispetto al modello precedente, inclusi i codec audio ad alta risoluzione.
Tuttavia, il dettaglio chiave di Sonos Beam (Gen 2) sta nel supporto Dolby Atmos. Sebbene la soundbar non contenga i driver di cui avreste bisogno per ottenere il “vero” Atmos, utilizza tecniche psicoacustiche che conferiscono alle colonne sonore dei vostri film preferiti l’impressione che il suono provenga dall’alto.
In teoria, questa funzione dovrebbe far sembrare che il suono dei film arrivi da ogni angolazione, ma all’atto pratico non ne siamo rimasti molto convinti. Sebbene Sonos Beam (Gen 2) abbia un soundstage straordinariamente ampio e prestazioni audio potenti per le sue dimensioni, non abbiamo sperimentato il tipo di suono dall’alto che si ottiene da Sonos Arc (che ha invece in dotazione i driver di cui parlavamo).
In ogni caso, non ci sentiamo di criticare eccessivamente Sonos Beam (Gen 2) per questo piccolo deficit. La nuova soundbar di Sonos permette di vivere un’esperienza che è in ogni caso molto più coinvolgente di quella che otterreste da una variante non Atmos.
Ciò detto, non è neanche convincente come altre soundbar Atmos virtuali, come ad esempio la Sony HT-X8500.
Sonos Beam (Gen 2) si è rivelata un'ottima scelta anche per ascoltare musica, con un soundstage chiaro e ben bilanciato e una fascia di bassi impressionante. Inoltre, l’app S2 semplifica la navigazione tra i vostri servizi streaming musicali preferiti senza costringervi a passare per un sacco di app e piattaforme diverse.
Nel complesso, se siete in cerca di una soundbar di fascia media che non invada il vostro soggiorno e pianificate di migliorarla in futuro con un subwoofer o altoparlanti posteriori, Sonos Beam (Gen 2) è un’ottima scelta. L’unico appunto che vi facciamo è di non aspettarvi l’esperienza Dolby Atmos di un prodotto prime.
Sonos Beam (Gen 2): prezzo e data di uscita
- Prezzo: €499,00
- Data di uscita: 5 ottobre 2021
Sonos Beam (Gen 2) è disponibile per l’acquisto dal 5 ottobre 2021 per €499,00. Si tratta di un modello più costoso del suo predecessore, che al momento del lancio costava €449,00.
Rispetto ad altre soundbar con Dolby Atmos virtuale, Sonos Beam (Gen 2) è leggermente più economica del Sony HT-G700 e costa €500 in meno rispetto alla migliore soundbar secondo TechRadar del 2022, la Sonos Arc, che grazie ai tweeter upfiring riesce ad offrire un “vero” Atmos.
Design
- Build compatta
- Nuova griglia in plastica
- Comandi touch
Proprio come la Sonos Beam originale, la nuova Sonos Beam (Gen 2) è una soundbar compatta che può essere facilmente installata sotto la maggior parte dei TV, appoggiata su un mobiletto da TV o montata a parete per risparmiare spazio.
Con le sue dimensioni di 74x23.8x11.7 cm (A x L x P), Sonos Beam (Gen 2) è molto più piccola della precedente la Sonos Arc, il che la rende una scelta ideale per gli spazi ristretti.
Come altri altoparlanti Sonos, il design della Beam (Gen 2) si caratterizza per le linee pulite e il marchio sottile. Non è una soundbar appariscente, ma ha nonostante tutto un aspetto elegante e, essendo disponibile con rifiniture bianche o nere, potete scegliere il look che ritenete più adatto al vostro arredamento.
Una differenza fondamentale tra la nuova Sonos Beam e il precedente modello è il design della griglia, ora realizzata in plastica anziché tessuto. Questa scelta è più in linea con Sonos Arc e, come sottolinea la stessa azienda, è molto più facile da pulire rispetto alla variante in tessuto, che attira invece molta più polvere.
Abbiamo anche chiesto a Sonos se la nuova griglia offra vantaggi acustici, ma l’azienda ci ha detto che la scelta è puramente estetica.
Nella parte superiore della soundbar troverete un pannello di controllo touch. I sensori tattili capacitivi vi consentono di controllare la riproduzione della musica, regolare il volume e disattivare i microfoni integrati per una maggiore privacy.
Abbiamo scoperto che questi controlli sono molto reattivi, anche se probabilmente alla fine farete tutto ciò con il telecomando.
Sempre nella parte superiore è posizionata anche una piccola striscia luminosa a LED, che si accende quando ci interagite. C’è anche un altro LED sotto l’icona del microfono che vi comunica quando il microfono della soundbar è attivo.
Sul retro della Sonos Beam (Gen 2) c’è una porta per collegarla a una presa di corrente e porte HDMI, ottiche ed Ethernet.
Configurazione e connettività
- Funziona con un ecosistema Sonos più ampio
- Calibrazione della stanza con TruePlay
- App facile da usare
Configurare Sonos Beam (Gen 2) è molto semplice. Tutto quello che dovete fare è scaricare l’app Sonos S2 e seguire le istruzioni per connettere la soundbar alla rete Wi-Fi e a tutti i servizi di streaming musicale che desiderate utilizzare.
Potrete anche scegliere tra Alexa o Google Assistant. Grazie ai microfoni integrati, sarete in grado di controllare la riproduzione attraverso i comandi vocali e potrete anche fare richieste all’assistente vocale e interagire con gli altri dispositivi smart che avete in casa.
Una volta configurata la soundbar, potrete utilizzare la funzione di calibrazione della stanza di Beam, TruePlay, che sintonizza il suono del Sonos Beam (Gen 2) in base alle dimensioni dello spazio in cui si trova.
Eseguendo TruePlay, il Beam riproduce una serie di segnali acustici e tick su tutta la gamma di frequenza. Vi verrà quindi chiesto di camminare per la stanza sventolando lo smartphone.
L’app S2 utilizza i microfoni integrati nello smartphone per analizzare l’audio. Sonos afferma che è importante coprire quanto più spazio possibile e ridurre al minimo qualsiasi altro rumore ambientale che potrebbe influire sul risultato.
Purtroppo, TruePlay è attualmente compatibile solo con i dispositivi iOS, ma vale la pena farsi prestare l’iPhone da un amico per ottenere il massimo dal tuo nuovo Beam.
L’app vi offre anche la possibilità di accoppiare il Beam con qualsiasi altro alto parlante Sonos che avete, come Sonos Sub o una coppia di altoparlanti Sonos One SL, che potrebbero essere utilizzati come altoparlanti posteriori sinistro e destro.
L’integrazione con la rete Sonos offre a Beam (Gen 2) qualcosa che molte altre soundbar non hanno: un modo semplice e veloce per aggiornare il vostro sistema home cinema. Mentre il nuovo Beam funziona molto bene anche da solo, l’aggiunta di un subwoofer e di altoparlanti posteriori è un ottimo modo per potenziare nel tempo la vostra configurazione audio.
Oltre tutto, se avete già un altoparlante portatile Sonos Roam, potrete “trasmettere” l’audio tra l’altoparlante Bluetooth e Beam utilizzando la funzione Sound Swap.
In termini di connettività wireless, Beam (Gen 2) supporta Wi-Fi e Apple AirPlay 2 con dispositivi iOS compatibili. Se desiderate una connessione alla rete domestica più stabile, sappiate che c’è anche la possibilità di collegarlo al router con un cavo Ethernet.
La compatibilità HDMI eARC è una nuova funzionalità di Sonos Beam per migliorare la connettività del prodotto. Secondo l'azienda, questo servizio aggiunto assicurerà agli utenti “un’esperienza più ricca, più coinvolgente e con una maggiore definizione”.
Rispetto alla connettività HDMI ARC presente sul Beam originale, eARC può gestire formati audio più avanzati e offrire una qualità audio di livello superiore.
Peccato che non ci sia il supporto HDMI 2.1, che supporterebbe 4K a 120Hz e persino 8K a 60Hz passthrough. Questo passo in più farebbe di Sonos Beam (Gen 2) la scelta ideale per le console che supportano 8K come PS5 e Xbox Series X.
Ad ogni modo, il nuovo Beam è in grado di gestire 32 canali audio e persino flussi di dati a 38 Mbps non compressi a 24 bit/192 kHz a otto canali. Detto altrimenti, oltre a supportare Atmos, Sonos Beam (Gen 2) può riprodurre i file audio delle vostre canzoni preferite ad alta risoluzione.
Se il vostro TV non è provvisto di una porta HDMI, potete anche collegare Sonos Beam (Gen 2) tramite la porta ottica.
Prestazioni audio
- Ampio soundstage
- Ottimo per ascoltare musica
- Dolby Atmos potrebbe essere più convincente
Nonostante le sue dimensioni ridotte, Sonos Beam (Gen 2) offre prestazioni audio potenti ed è più che in grado di diffondere il suono per tutto il vostro soggiorno.
Abbiamo iniziato guardando la sci-fi comedy animata I Mitchell contro le macchine, in cui la famiglia Mitchell si trova a combattere contro elettrodomestici (e un esercito di Furby schizzati) all’interno di un centro commerciale abbandonato.
Mentre le lavatrici si trascinano minacciosamente sul pavimento, Sonos Beam (Gen 2) ha dimostrato di essere perfettamente in grado di gestire le basse frequenze rimbombanti, mentre la qualità dei bassi della soundbar è stata ancora più evidente quando un gigantesco Furby si è messo a calpestare gli sventurati protagonisti della storia.
Man mano che l’azione si intensifica e la famiglia si ritrova coinvolta in una mischia di laser, il dialogo è rimasto sempre chiaro e facile da seguire.
Nonostante le prestazioni audio di Sonos Beam (Gen 2) si siano rivelate a dir poco impressionanti, non siamo rimasti del tutto convinti dal Dolby Atmos virtuale. Quando i distributori automatici hanno iniziato a sparare lattine di bibite al di sopra dei personaggi, il suono forniva un senso di altezza, ma non avevamo la sensazione che provenisse da sopra le nostre teste.
Sembrava che i canali virtuali dell’altezza confluissero verso la parte superiore delle nostre orecchie. Anche se tutto questo sembrava più coinvolgente di una soundbar non Atmos, l’effetto non è stato all'altezza di quello ottenuto con Sonos Arc, che dispone di driver dedicati.
Questi driver sono progettati per far rimbalzare il suono dal soffitto alle orecchie, conferendo alle colonne sonore di film e file audio compatibili un vero e proprio senso di altezza sonora. Senza di loro, Sonos Beam (Gen 2) non sembra in grado di fornire un’esperienza Atmos completa.
A parte questo, siamo rimasti molto colpiti dall’ampiezza del soundstage. Con Sonos Beam (Gen 2) avrete davvero la sensazione che l’azione sullo schermo si stia svolgendo tutt’intorno a voi, e questo senza l’aggiunta di ulteriori altoparlanti posteriori sinistro o destro, come Sonos One SL.
Il suono di Sonos Beam (Gen 2) è ottimo anche quando ascoltate musica. I bassi sono profondi e ben controllati, mentre le corde del sintetizzatore sono calde e ricche. La voce esce con chiarezza mentre le melodie fluttuano sontuosamente sopra il mix.
Per quanto già di per sé brillanti, i bassi del Sonos Beam (Gen 2) possono essere ulteriormente raffinati collegando la soundbar al Sonos Sub, che offre una migliore separazione tra le diverse frequenze e un suono più accattivante.
Dovreste acquistare Sonos Beam (Gen 2)?
Compratela se…
Volete un suono potente
Sonos Beam (Gen 2) ha un suono molto più potente di quanto le sue dimensioni ridotte sembrano suggerire.
Avete un soggiorno piccolo
Sonos Beam (Gen 2) è abbastanza compatta da entrare alla perfezione anche nei salotti più piccoli e, per risparmiare ancora più spazio, potete anche montarla a parete.
Possedete altri speaker Sonos
Sonos Beam (Gen 2) dialoga alla perfezione con il resto dell’ecosistema Sonos, ed è la compagna perfetta per i subwoofer e gli altoparlanti posteriori prodotti dalla stessa azienda.
Non compratela se…
Volete un vero Dolby Atmos
Sonos Beam (Gen 2) ha un suono immersivo, ma per un “vero” Atmos vi serviranno i tweeter adatti.
Avete un budget limitato
Il prezzo del Sonos Beam (Gen 2) dista anni luce dalle soundbar più costose che abbiamo provato, ma ci sono sicuramente opzioni più economiche.
Non avete accesso a un dispositivo iOS
Per godere di tutti i vantaggi della funzione di calibrazione TruePlay avrete bisogno di un dispositivo iOS. Ma potete pur sempre prendere in prestito l’iPhone di un amico per qualche minuto.