Recensione iPhone XR

Il nuovo iPhone per vecchi utenti iPhone

iPhone XR

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Batteria

Non ci gireremo intorno: l’iPhone XR conferma l’affermazione di Apple secondo cui questo dispositivo offre la migliore autonomia tra i loro smartphone. 

Finalmente abbiamo un iPhone che può durare un’intera giornata senza farci sentire l’ansia da batteria. Naturalmente, l’autonomia effettiva cambia a seconda di come si usa il telefono, ma siamo davvero impressionati da come l’iPhone XR gestisce la batteria (per esempio diventa molto efficiente quando lo si usa come navigatore in auto), così come dalla sua funzione di risparmio energetico.

L’unica occasione in cui abbiamo sentito il bisogno di ricaricarlo è stata una mattina in cui ci eravamo dimenticati di metterlo in carica la sera prima, ma se la stava ancora cavando piuttosto bene. 

È difficile affermare con certezza perché l’autonomia di questo modello sia così buona rispetto agli altri iPhone che abbiamo provato, visto che non ci sono molte differenze che potrebbero giustificare questo risultato. 

C’è lo stesso processore A12 Bionic che troviamo nell’iPhone XS e nell’iPhone XS Max. La variante XR ha solo 3GB di RAM, rispetto ai 4GB degli XS, ma questo ha più peso sulle prestazioni generali che sulla durata della batteria. 

Probabilmente è per il fatto che l’iPhone XR è un po’ più grande e può ospitare una batteria leggermente più capiente. 

Lo schermo LCD sembra essere il dettaglio importante qui. Non solo offre un’esperienza che non è poi così inferiore rispetto agli OLED di Apple, ma è anche più efficiente dal punto di vista energetico. 

Per esempio, un giorno abbiamo staccato il telefono dal caricatore alle 05:30. Dopo i primi messaggi, abbiamo lasciato il telefono in borsa fino a metà giornata e praticamente non ha perso carica, a indicare che l’autonomia in standby è fantastica. 

Dopo abbiamo avuto un periodo di uso molto intenso, con quasi sei ore di schermo acceso e il telefono occupato in varie attività tra cui navigazione web, messaggi, social media … il tipo di giornata di cui si racconterebbe come storia del terrore alle serate del Campeggio iPhone. 

Nonostante un uso tanto intenso, alle 11 di sera avevamo ancora il 22% di carica residua. Un risultato piuttosto impressionante visto che abbiamo spinto l’iPhone XR ai limiti. 

Un altro esempio: abbiamo l’iPhone XR come hotspot nel tragitto verso il lavoro, e facendo streaming video via Bluetooth, un’azione che in passato si è rivelata disastrosa per la batteria, ma in questo caso lo smartphone non è sceso nemmeno al 90%. 

Considerate che alcuni smartphone sono arrivati al 60% facendo le stesse cose, il che rende le prestazioni dell’iPhone XR alquanto notevoli. 

Con il passare dei giorni le cose si sono assestate, ma in genere ci sentiamo tranquilli lasciando questo iPhone staccato dal caricatore durante la notte, cosa che non avremmo detto dei modelli precedenti. 

Non manca la ricarica wireless, che può sempre rivelarsi comoda. Tra l’altro potrete caricare l’iPhone anche se è bagnato, situazione in cui la porta Lightning si blocca. 

L’unico dettaglio incoerente riguarda il nostro test, nel quale avviamo la riproduzione di un video in loop per 90 minuti, con la luminosità al massimo e la sincronizzazione attiva via Wi-Fi. l’iPhone XR ha perso il 20%, un valore non irrilevante e superiore a molti modelli meno costosi. 

Durante il test lo smartphone è anche diventato piuttosto caldo, quindi ci riproveremo. Ci aspettiamo un calo inferiore al 10%.

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.