Recensione iPhone XR

Il nuovo iPhone per vecchi utenti iPhone

iPhone XR

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Il design dell’iPhone XR è sia familiare sia innovativo per chi è abituato ad avere il tasto home, la cui eliminazione potrebbe risultare traumatica. C’è però un vantaggio: l’iPhone XR ha un design “tutto schermo” (a parte il notch in alto) e un aspetto di grande impatto. 

I bordi arrotondati, come abbiamo anticipato, ripropongono il design precedente e risultano piacevoli al tatto. La parte posteriore in alluminio e vetro dà allo stesso modo l’impressione di un prodotto di fascia alta. 

Il vetro che protegge la parte frontale dell’iPhone XR è progettato per essere tra i più resistenti in assoluto, ed è lo stesso materiale usato sull’iPhone XS - ma sappiate che siamo riusciti a graffiarlo o a produrre una microscopica frattura (non sappiamo bene quale delle due, perché troppo piccola) sul nostro iPhone XS nell’arco di poche settimane. 

La parte posteriore non ha lo stesso vetro resistente, ma in generale è la parte dello schermo quella che si rompe più spesso. 

l’iPhone XR ha gli stessi pulsanti dell’iPhone X, nella stessa disposizione, con il pulsante di blocco/Siri dove una volta c’era quello di attivazione, mentre il bilanciere del volume e quello per il muto sono a destra. 

Poter silenziare tutti i suoni con un semplice gesto è una cosa fantastica, ma può capitare che questo pulsante si attivi involontariamente quando si prende il telefono dalla tasca o qualcosa del genere. E magari vi troverete a guardare i colleghi in riunione, per capire chi ha lasciato i suoni attivi, per poi scoprire che siete voi. 

La parte inferiore del nuovo iPhone continua a essere priva della presa jack, e non ci sembra per niente possibile che Apple cambi idea in futuro. Eliminare questo elemento infatti offre molta libertà d’azione ai progettisti, quindi se si vuole un audio cablato bisogna accontentarsi del connettore Lightning.

La cosa fastidiosa, piuttosto, è che Apple ha deciso di non fornire più un adattatore incluso nella confezione, come aveva fatto con l’iPhone X. 

Il risultato è che non potrete usare le vostre costose cuffie di fascia alta, a meno di affrontare una spesa ulteriore per comprare un adattatore di plastica che trasformi la porta Lightning in una presa jack. 

Gli altoparlanti, sopra e sotto, generano un suono stereo (si può anche registrare nello stesso modo) ma il volume non è tanto alto quanto quello dell’iPhone XS. 

Ma potrete portarvelo in doccia e continuare ad ascoltare la musica, nonostante l’iPhone XR sia certificato “solo” IP67. L’iPhone XS è certificato IP68 invece, quindi può resistere a immersioni più lunghe e a maggiore profondità, ma nella vita reale la resistenza di iPhone XR sarà più che adeguata per la maggior parte delle persone, che potranno anche lavarlo se si sporca. 

Schermo 

Se non avete mai avuto uno smartphone tutto schermo, è il caso di chiarire un aspetto: sì, l’iPhone XR ha il notch in alto, la famosa “tacca” sullo schermo. L’immagine “planet” scelta da Apple per la promozione non è casuale, visto che l’area nera della fotografia fa scomparire del tutto questo elemento. 

Ci si l’abitudine dopo un po’, e in generale non è male per guardare un film, ma può tagliare parti importanti dell’inquadratura. Il notch contiene d’altra parte gli elementi del sistema FaceID, la fotocamera frontale e tutti gli altri sensori che servono per far funzionare l’iPhone. 

La qualità dello schermo, come sempre con gli iPhone, è eccellente. Il nuovo pannello Liquid Retina da 6.1 pollici è un LCD se la cava bene nel riprodurre immagini nitide e colori brillanti.

In confronto all’iPhone XS, tuttavia, la qualità non è altrettanto buona. La differenza più ovvia sono i neri meno profondi dovuti alla tecnologia LCD, ma anche la nitidezza non è allo stesso livello. 

Abbiamo anche notato che alcune applicazioni sembrano a bassa risoluzione. Il testo in WhatsApp, per esempio, non appare nitido quanto lo schermo in generale. 

Apple si è sforzata molto per dirci che lo schermo Liquid Retina è uno dei più avanzati sul mercato, realizzato appositamente per l’azienda affinché lo schermo fosse perfettamente uniforme da un estremo all’altro. 

È un’ottima cosa, ma ci sono meno pixel, con una densità pari a 326 PPI rispetto ai 458 PPI degli iPhone XS.

Nella descrizione ufficiale dell’iPhone XR da parte di Apple, risulta piuttosto fastidioso il fatto che lo schermo sia indicato come “edge-to-edge”. Non lo è, per via delle cornici tutto intorno, che diminuiscono la percezione di qualità quando lo si guarda accanto all’iPhone XS. 

Se Apple si fosse limitata a dire “tutto schermo” o anche “senza pulsante”, avrebbe dipinto un ritratto più fedele. C’è semplicemente troppo spazio occupato ai lati per poter parlare di schermo edge-to-edge, specialmente se lo si confronta a prodotti come quelli di Xiaomi o di Oppo, che si stanno davvero spingendo ai limiti da questo punto di vista. 

Lo schermo dell’iPhone XR inoltre non è compatibile con la tecnologia HDR, che per molti potrebbe non essere importante ma comunque implica che non si avranno colori e contrasti convincenti come su altri smartphone. I film si vedono piuttosto bene, ma non è la stessa cosa. 

Ancora una volta, non è una cosa che si nota facilmente a meno di mettere lo smartphone accanto a un iPhone XS. Ed è un altro aspetto dove si sta sacrificando qualcosa per spendere meno. 

Gareth Beavis
Formerly Global Editor in Chief

Gareth has been part of the consumer technology world in a career spanning three decades. He started life as a staff writer on the fledgling TechRadar, and has grown with the site (primarily as phones, tablets and wearables editor) until becoming Global Editor in Chief in 2018. Gareth has written over 4,000 articles for TechRadar, has contributed expert insight to a number of other publications, chaired panels on zeitgeist technologies, presented at the Gadget Show Live as well as representing the brand on TV and radio for multiple channels including Sky, BBC, ITV and Al-Jazeera. Passionate about fitness, he can bore anyone rigid about stress management, sleep tracking, heart rate variance as well as bemoaning something about the latest iPhone, Galaxy or OLED TV.