Prime impressioni
Se desiderate acquistare la X-Pro 3 dovrete essere pronti ad accettarne le sue particolarità. La X-Pro 3 è entrata ufficialmente nella lista delle migliori fotocamere per la la fotografia di strada. Ha la particolarità di non avere nè un mirino pentaprisma come quelli montati sulle reflex digitali, né un mirino EVF come quelli delle mirrorless. Monta infatti un mirino ibrido composto da un display OLED e una componente in vetro. Per coloro che non hanno un debole per i mirini ibridi o i telemetri, consigliamo di controllare la Fujifilm X-T3 o la Sony A6600.
Pro
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Esperienza di scatto unica
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Mirino ibrido migliorato
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Corpo con tropicalizzazione completa
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Unica nella sua fascia di prezzo
Contro
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Display posteriori inusuali e limitanti
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Più costosa della X-T3
Perché puoi fidarti di TechRadar
Le fotocamere mirrorless hanno permesso ai fotografi appassionati di portare i loro scatti su un livello molto più alto, ma secondo molti utenti si è andata a perdere quella componente analogica e meccanica, tipica delle macchine a pellicola. Se siete questo tipo di utenti la nuova Fujifilm X-Pro 3 è proprio la mirrorless che stavate cercando.
Erede della popolare Fujifilm X-Pro 2, la X-Pro 3 mantiene la stessa tecnologia mirrorless basata su un sensore APS-C e offre un mirino ibrido perfetto per tutti coloro che prediligono la fotografia di strada. Con questo nuovo modello, Fujifilm ha apportato anche delle grandi modifiche che migliorano notevolmente la nuova fotocamera della serie X-Pro.
La X-Pro 3 apporta alcune grandi modifiche al design della serie, insieme a una versione aggiornata del mirino ibrido, che ora permette di scegliere tra varie configurazioni di visualizzazione, decidendo se utilizzare la parte elettronica o escluderla, rendendolo totalmente analogico. Sono state aggiunte anche due nuove scocche in titanio con finitura antigraffio, disponibili con un sovraprezzo, in fase d’acquisto.
La modifica più audace nella nuova X-Pro 3 è il doppio schermo posteriore. Si, nella parte posteriore ora sono presenti due schermi. Il primo è uno schermo molto piccolo senza retroilluminazione, che mostra soltanto il profilo colore utilizzato e qualche altro dettaglio. Il secondo è uno schermo LCD “nascosto”; è possibile girarlo per vedere lo scatto appena effettuato, oppure usarlo per inquadrare da angolazioni difficili, ma l’idea è di tenerlo chiuso e di affidarsi sempre al mirino.
È una mossa audace e lodevole che porta la serie X-Pro a un nuovo livello? Oppure Fujifilm ha esagerato nei suoi sforzi per offrire un'esperienza fotografica retrò?
Data e prezzo di rilascio di Fujifilm X-Pro 3
La disponibilità e il prezzo della Fujifilm X-Pro 3 dipendono dalla versione che preferite. Il prezzo standard Classic Black X-Pro 3 (solo corpo) è di €1.899.
Se si preferisce la finitura antigraffio "DURA" in versioni nero o argento, sarà necessario pagare un extra di €300, con tempi di consegna più alti.
Costruzione ed ergonomia
Il design minimalista di X-Pro 3 e le finiture retrò la rendono una delle fotocamere più interessanti che si possano acquistare in questo momento, ma questo non significa che Fujifilm si sia adagiata e abbia utilizzato componenti non aggiornati.
Ogni decisione, dai quadranti allo schermo LCD nascosto, è stata presa per ricreare una certa esperienza all’utente e suscitare emozioni che ormai non sono più comuni con le normali mirrorless, che richiamano la semplicità del mirino e delle vecchie cineprese.
Non tutte le scelte e le caratteristiche del design sono state vincenti. La componente elettronica del mirino ibrido è stata un grande miglioramento rispetto al modello precedente, ma è necessario sottolineare che il fattore di ingrandimento interno è ancora molto basso e questo potrebbe creare qualche difficoltà a chi ha dei problemi di vista.
Anche il display LCD ‘nascosto’ ha i suoi lati positivi e negativi. Aiuta molto quando si desidera scattare dal livello della vita e non si può controllare il mirino, però riflette molto la luce e non è semplice da utilizzare data la sua posizione: questo crea qualche problema se si ha il bisogno di interagire frequentemente con il menù.
Lo schermo più piccolo, che è ben visibile sotto la luce del sole, racchiude alcune informazioni basilari: visualizza il tipo di profilo colore utilizzato e il valore ISO, proprio come si faceva con le fotocamere a rullino, dove di strappava un pezzo della scatola del rullino con le informazioni base e lo si attaccava sul retro della camera.
Si capiscono sin da subito i limiti di questi due schermi, ma la loro posizione ha il compito di far concentrare il fotografo solo sulla scena e solo su quello che vede, senza dargli la possibilità di controllare subito gli scatti e di perdere tempo con azioni inutili e in quel momento superficiali.
Dati questi limiti, la X-Pro 3 è consigliata a tutti coloro che hanno già una buona esperienza e dimestichezza con l’utilizzo delle fotocamere, e la concezione di scattare in manuale gestendo tutti i parametri senza vedere subito il risultato finale. Questo, però, non è proprio ciò che voleva Fujifilm.
Durante i nostri test abbiamo utilizzato oltre sia il mirino ottico sia quello e ci siamo resi conto che, se non ci tenete particolarmente al mirino ottico, vale la pena di prendere in considerazione la X-T3, che risulta praticamente uguale, ma ha un normalissimo display posteriore e un mirino EVF.
È possibile ovviamente usufruire di tutte le simulazioni pellicola a cui Fujifilm ci ha abituati, ma ora con alcune particolarità. In questo nuova X-Pro 3 è possibile infatti modificare alcuni parametri delle simulazioni pellicola e profili colore interni, come la chiarezza, caratteristica che era presente nei vecchi modelli.
Caratteristiche
La X-Pro 3 proprio come la X-T3 monta lo stesso sensore da 26,1 MP in combinazione con il nuovo processore d’immagine X Trans 4, il che significa che le loro prestazioni sono pressoché identiche.
Oltre alle differenze strutturali ed estetiche della X-Pro3: il suo mirino ibrido, il display LCD "nascosto" e un design più minimalista; ci sono alcuni aggiornamenti minori che potrebbero influenzare il cliente durante la scelta in fase d’acquisto tra i due modelli.
Per quanto riguarda il comparto fotografico, Fujifilm ha introdotto alcune nuove opzioni per la gestione e l’elaborazione dei file in camera con l’aggiunta della nuova simulazione pellicola “Neg Classic”.
Proprio come tutti modelli della casa è possibile effettuare un ritocco cromatico ai file JPEG direttamente in camera utilizzando i filtri “simulazione pellicola” che Fujifilm mette a disposizione.
La X-Pro 3 apporta alcune migliorie che piacciono ai fotografi, ma le sue capacità in campo video non sono abbastanza per arrivare al livello della X-T3. Il suo tempo di registrazione video in 4K è limitato a 15 minuti, e non è possibile selezionare il bit rate di registrazione di 400 mb/. Inoltre la la Fujifilm X-T3 ha uno schermo molto più flessibile, che permette di registrare in modo più agevole.
Ma a parer nostro la X-Pro 3 una Fotocamera con la F maiuscola, quindi non ci si possono aspettare le caratteristiche offerte dalla X-T3, che invece è dedicata ad una clientela mista che desidera fare sia foto che video.
A parte queste differenze, la X-Pro 3 condivide le stesse caratteristiche di scatto della sorella maggiore, tra cui lo scatto in raffica a 11 fps (o 30fps se si usa l’otturatore elettronico, ma ci sarà un leggero crop), oltre all’ottimo sistema di autofocus, che come abbiamo visto anche negli altri modelli è molto veloce e preciso.
Qualità e prestazioni delle immagini
Come ci si aspetterebbe da una fotocamera che condivide lo stesso sensore e processore dell'eccellente Fujifilm X-T3, la qualità dell'immagine della X-Pro 3 è molto alta, anche quando si scatta a valori ISO molto alti e con poca luce.
Non siamo stati ancora in grado di mettere le mani sui file Raw di questa X-Pro 3, e le immagini presenti in questa recensione sono state scattate tutte in Jpeg con la riduzione rumore di default. Non abbiamo apportato nessuna modifica né post produzione, e come sempre i file jpeg delle Fujifilm mostrano tutti i loro lati positivi, con cui si sono fatti una buona reputazione.
Il sistema di misurazione della luce della fotocamera si è comportato molto bene durante la misurazione e l’esposizione, con una leggera tendenza a sovraesporre l’immagine nel caso in cui sia presente una forte fonte di luce all’interno del fotogramma. Abbiamo notato che non era un problema da sottovalutare, ed è risultato molto difficile da risolvere modificando esposizione e compensazione.
Durante i test abbiamo avuto la possibilità di constatare che l’autofocus con rilevamento del volto e degli occhi funziona davvero bene: dopo aver trovato e agganciato il soggetto lo segue con molta precisione e difficilmente si confonde, anche in situazioni di scarsa luminosità non ha avuto particolari problemi nel riconoscere i soggetti.
La simulazione Classic Neg a contrasto è una grande novità rispetto alle classiche simulazioni a cui Fujifilm ci ha abituati, come il Velvia (più vibrante) e l’Eterna (con il suo look più cinematografico) oltre all’Acros, perfetto per il bianco e nero e con una grana davvero particolare.
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Fujifilm X-Pro3 - immagini di prova
Verdetto prime impressioni
La Fujifilm X-Pro 3 è senza dubbio una fotocamera di nicchia, ma se questo è il vostro target allora può essere la scelta giusta, ideale per i fotografi da studio e per chi fa fotografia di strada, la nuova X-Pro 3 è dedicata a tutti coloro che non vogliono perdere le sensazioni e le emozioni delle macchine analogiche, che ormai sulla normali mirrorless non sono presenti.
Passare qualche ora con la X-Pro 3, e il suo schermo posteriore nascosto, potrebbe riaccendere in molti la passione dello scattare per sentimento e in strada. È una fotocamera eccentrica, ma non è scomoda o priva di tecnologie recenti, infatti dispone di un eccellente autofocus e un mirino ibrido davvero ben fatto.
Con una tuttofare molto simile come la Fujifilm X-T3, prima di acquistare la X-Pro 3 bisognerà pensare bene a cosa si desidera fare perchè ha molti lati positivi, ma anche i suoi lati negativi. Per coloro che non hanno un debole per i mirini ibridi o con i telemetri, consigliamo di controllare la Fujifilm X-T3 o la Sony A6600.
Per tutti i nostalgici che desiderano un mirino ibrido e vogliono il gusto di scattare la X-Pro 3 è la scelta migliore, specialmente se non si è disposti a spendere centinaia di euro in più per un Leica CL.
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