Cinque modi in cui l'AI di Apple potrebbe migliorare i prossimi iPhone

Two Apple iPhones on a blue background showing accessibility and a health feature
(Immagine:: Apple)

Stando a un report pubblicato di recente da Bloomberg, Apple sta lavorando da diversi mesi ad un chatbot alimentato dall'AI generativa per competere con ChatGPT, Bing AI e Google Bard.

Il gigante tecnologico sarebbe intenzionato a divulgare un "annuncio importante relativo all'intelligenza artificiale" entro il 2024. Ma che cosa potrebbe significare l'integrazione dell'intelligenza artificiale per i prodotti Apple, e in particolare per il vostro iPhone?

Al momento, non molto. Come abbiamo spiegato altrove, queste indiscrezioni sono solo la conferma che Apple vuole rimanere al passo con le ultime tecnologie emergenti. Le voci di un annuncio programmato sull'intelligenza artificiale fanno sperare che Apple scelga un approccio diverso, più ampio rispetto ai tentativi fatti finora.

Ve lo diciamo da subito: non aspettatevi di vedere una versione di ChatGPT prodotta da Apple negli aggiornamenti del firmware dell'iPhone o di trovare strumenti AI avanzati sui prossimi iPhone 15. Gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento di questo obiettivo sono notevoli, tra cui il fatto che i modelli linguistici di grandi dimensioni sui quali si basano i chatbot sono troppo grandi per essere eseguiti localmente sui dispositivi e un collegamento esterno non si sposerebbe affatto con le politiche sulla privacy di Apple.

Al momento il chatbot interno di Apple, denominato Apple GPT, è destinato esclusivamente ai dipendenti della Mela e, secondo Bloomberg, il gigante tecnologico "non ha in programma di rilasciarlo ai consumatori". Ma il nuovo framework che Apple sta costruendo per creare modelli linguistici di grandi dimensioni, apparentemente chiamato Ajax, apre altre prospettive interessanti per gli utenti della casa di Cupertino.

Questa grande spinta verso l'intelligenza artificiale sembra costituire una sfida importante per Apple e pare che gli algoritmi di apprendimento automatico, come quelli di cui abbiamo sentito parlare alla WWDC 2023, stiano già dando i primi frutti, ad esempio in ambito di correzione automatica del testo.

La domanda è: in che modo la tecnologia AI generativa di Apple potrebbe migliorare la nostra esperienza quotidiana con i dispositivi tecnologici, soprattutto se combinata con il sempre più potente Neural Engine che ha fatto la sua comparsa con l'arrivo degli ultimi chip Apple? 

In questo articolo abbiamo analizzato 5 funzioni degli iPhone che potrebbero migliorare grazie all'intelligenza artificiale basandoci su quanto detto di recente da Apple e sulle indiscrezioni circolate finora.

1. Un assistente veramente utile

Non è un mistero: Siri di Apple è tra i peggiori assistenti vocali in assoluto. Nonostante sia stato lanciato nel lontano 2011, sembra che da allora non abbia fatto alcun progresso - anche se, a dire il vero, nemmeno Alexa e Google Assistant sono un granché. 

Dato che i grandi modelli linguistici sono abili nell'interazione conversazionale, non ci sorprenderebbe se tra le prime funzioni a giovare dell'implementazione dell'AI sugli iPhone ci fosse proprio l'assistente vocale di Apple.

Live Speech (sopra) è una nuova funzione di accessibilità che consente di digitare ciò che si vuole dire e di farlo pronunciare ad alta voce.

Live Speech (sopra) è una nuova funzione di accessibilità che consente di digitare ciò che si vuole dire e di farlo pronunciare ad alta voce. (Image credit: Apple)

Il potenziale ostacolo sta nel fatto che Siri è, come dice lo stesso gigante tecnologico, "progettato per apprendere il più possibile offline, direttamente sul dispositivo".  Questo è a tutti gli effetti un collo di bottiglia, anche in vista di ulteriori miglioramenti legati al Neural Engine di Apple.

Tuttavia, alcuni chatbot AI possono già essere eseguiti localmente sull'iPhone, quindi non possiamo escludere che una versione AI di Siri sia tra le prime carte nel mazzo di Apple. Dopotutto, nel 2018 Apple ha assunto John Giannandrea, ex responsabile della ricerca e dell'intelligenza artificiale di Google dimostrando la sua volontà di investire in quest'ambito, quindi siamo certi che a breve verrà fuori qualcosa di interessante dagli uffici di Cupertino.

2. Un'app Salute intelligente

Oltre a Siri di nuova generazione, Apple starebbe lavorando a una versione di nuova generazione dell'app Salute di iOS, che sarà alimentata dall'apprendimento automatico e, secondo recenti indiscrezioni, potrebbe arrivare già a settembre.

Siamo ancora lontani dall'integrazione dell'AI generativa e del chatbot di cui si parla nel rapporto di Bloomberg. Inoltre, le indiscrezioni sulla nuova app Salute suggeriscono che la sua "intelligenza" sarà elementare, offrendo raccomandazioni personalizzate sullo stile di vita basate su frequenza cardiaca, sonno, dieta e dati respiratori. Insomma, niente che non facciano già le app di alcuni fitness tracker.

(Image credit: Apple)

In che modo Ajax, che a quanto pare sta unificando e accelerando lo sviluppo dell'apprendimento automatico di Apple, potrebbe potenziare ulteriormente le offerte di Apple Health? Se Apple svilupperà ulteriormente i chatbot conversazionali accanto a Siri, ciò potrebbe consentire di consultare i dati sulla salute in maniera conversazionale, anziché affidarsi semplicemente a lunghi e noiosi riepiloghi impersonali.

Dato che su iOS 17 l'app Salute è particolarmente concentrata sulla salute mentale, è probabile che anche in questo caso verranno introdotte nuove funzioni basate sull'intelligenza artificiale: secondo recenti indiscrezioni, l'app potrebbe persino tracciare il vostro stato d'animo ascoltando il tono di voce e analizzando i messaggi di testo che scrivete. Comunque, qualunque cosa accada, Apple farà di tutto perchè i dati sanitari continuino a essere completamente criptati sul dispositivo e su iCloud, ed è un bene.

3. Un nuovo servizio di fitness coaching

Oltre ai miglioramenti apportati all'app Salute, si dice che Apple stia lavorando a un nuovo servizio di coaching soprannominato Quartz. L'annuncio è previsto per l'anno prossimo, motivo per cui il servizio si prospetta come un potenziale candidato per la grande presentazione dedicata all'AI fissata da Apple per il 2024.

Per ora non sappiamo molto di Quartz, se non che sarà progettato per migliorare la motivazione all'esercizio fisico, le abitudini alimentari e il sonno. Secondo Bloomberg, l'obiettivo principale è quello di "utilizzare l'intelligenza artificiale e i dati di un Apple Watch per dare suggerimenti e creare programmi di coaching su misura per gli utenti".

(Image credit: Apple)

Ciò significa che potrebbe porsi come punto di riferimento per il nuovo framework Ajax di Apple nell'ambito della creazione di modelli linguistici di grandi dimensioni, particolarmente abili nella conversazione e nella sintesi di grandi quantità di dati. 

Ma a differenza dell'app Salute di Apple, sembra che, se e quando verrà lanciata l'anno prossimo, si dovrà pagare per il privilegio di utilizzare le competenze AI di Quartz, un po' come accade già per Apple Fitness Plus.

4. Una fotocamera ancora più intelligente

Apple utilizza già l'intelligenza artificiale (che preferisce chiamare apprendimento automatico) nell'elaborazione delle foto dei suoi iPhone. Uno degli esempi più evidenti è la funzione "Deep Fusion" dell'iPhone 11 Pro, che fonde tutti gli elementi migliori di una raffica di foto scattate prima ancora di premere l'otturatore.

In che modo la nuova spinta di Apple verso l'intelligenza artificiale generativa potrebbe migliorare ulteriormente i vostri scatti o video? È probabile che i miglioramenti si concentrino sull'editing automatico delle foto, un settore in cui Apple si è mossa silenziosamente negli ultimi anni. Ad esempio, con iOS 16 Apple ha introdotto la possibilità di ritagliare un soggetto come una persona o un animale domestico semplicemente toccando la parte interessante del frame e tenendola premuta.

(Image credit: Apple)

Sebbene Apple abbia tradizionalmente lasciato i potenti strumenti di editing alle app di terze parti, gli sviluppi dell'AI generativa basati su Ajax potrebbero portare a grandi sviluppi nell'app Fotocamera. Apple potrebbe migliorare drasticamente lo strumento di modifica automatica "bacchetta magica" per rimuovere gli oggetti indesiderati, giusto per dirne una.

Un'interfaccia locale simile a un chatbot potrebbe anche rendere molto più facile trovare le foto nella galleria, come è possibile fare con i nuovi poteri di riconoscimento delle immagini di Google Bard, un buon esempio di quanto l'intelligenza artificiale possa essere potente nell'analisi delle foto.

5. Ricerca avanzata

Uno dei punti di forza dei modelli linguistici di grandi dimensioni sta nella capacità di riassumere rapidamente enormi quantità di informazioni e dati, e questo potrebbe contribuire a migliorare notevolmente la funzione di ricerca interna dell'iPhone.

Attualmente, scorrere verso il basso sulla schermata iniziale e digitare nel campo di ricerca dell'iPhone serve a ben poco. In particolare, la ricerca interna non permette di gestire query specifiche e colloquiali che approfondiscono i piccoli dettagli all'interno delle numerose app stock di Apple, come Mail, Foto e Promemoria.

(Image credit: Apple)

Forse non attirerà l'attenzione come un grande aggiornamento dell'intelligenza artificiale di Apple Maps o di Safari mobile, ma la possibilità di trovare rapidamente quello che cerchiamo all'interno dei nostri iPhone sarebbe un grande miglioramento in termini di esperienza d'uso, e questo è un aspetto che le ramificazioni del framework Ajax di Apple, di cui si vocifera, potrebbero contribuire a migliorare ampiamente.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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