Pixel Tablet o Apple iPad? Non ho dubbi, per la casa scelgo il Pixel

(Immagine:: Future / Michelle Rae Uy)

L'iPad è da sempre il nostro tablet preferito. Anche se esistono alcuni tablet Android degni di nota, nei nostri versus non siamo mai riusciti a trovare un'alternativa reale ai tablet di casa Apple.

Il Pixel Tablet, presentato di recente da Google, ha fatto traballare le nostre convinzioni, non tanto per la cura con cui è realizzato o per l'infinita libreria di app supportate, ma per alcune funzioni che Apple non ha mai implementato sui suoi iPad.

Il tablet Google dispone di una stazione di ricarica (dock) per l'altoparlante, ha un'interfaccia molto intuitiva (Nest) per gestire i dispositivi smart collegati alla rete domestica e supporta più account utente, rivelandosi un'alternativa ideale per le famiglie rispetto alla controparte Apple.

Ma facciamo un passo indietro: come mai abbiamo sempre preferito gli iPad rispetto ai tablet Android? 

Principalmente perchè sono dispositivi semplici da usare, affidabili e longevi. La potenza di calcolo garantita dai chipset Bionic è più che sufficiente per evitare rallentamenti e usare tutte le app, anche le più pesanti. Persino gli iPad più vecchi riescono a gestire con disinvoltura applicazioni particolarmente pesanti, a testimonianza della longevità di questi dispositivi che, non a caso, dominano il segmento tablet da diversi anni. 

Se avete anche un iPhone ancora meglio, poiché i due dispositivi Apple si integrano perfettamente consentendo di gestire app, contati e file di ogni genere in un'unica piattaforma.

(Image credit: Future)

E le funzioni? Beh, è qui che gli iPad scarseggiano. C'è una fotocamera, è vero, ma nessuno si sognerebbe mai di usarla per scattare foto se può scegliere di farlo con lo smartphone. Le capacità fotografiche degli iPad sono di netto inferiori a quelle degli iPhone, anche se paragonate a modelli più datati. Si può scegliere se usare la Apple Pencil, la tastiera o persino un mouse, ma senza grandi aspettative dato che le periferiche non dispongono del supporto per funzioni specifiche.

Detto questo, l'iPad funziona alla grande con tutti i servizi di streaming e le app dedicate, di norma, hanno un aspetto e un comportamento migliori di quelle per tablet Android. Con i tablet Apple si può giocare in tutta tranquillità e spesso gli iPad ricevono nuovi titoli in anticipo rispetto alle controparti Android, oltre a disporre di diverse esclusive realizzate per Apple Arcade.

Insomma, con gli iPad si può fare praticamente tutto e bene, ma i tablet Apple non sono ne carne ne pesce se si guarda al loro scopo finale.

Cosa manca agli iPad?

In linea di massima, l'iPad è comunque consigliabile rispetto a un tablet Android. 

Dispositivi Android di fascia alta come il Samsung Galaxy Tab S8 Ultra sono pieni di funzioni che spesso si rivelano controproducenti. Finestre che fluttuano e si dividono, schede che scompaiono, interfaccia confusionaria e si potrebbe andare avanti per molto. In sostanza le funzioni ci sono, ma usarle può rivelarsi un vero incubo.

Inoltre, se si parla di potenza grezza, il processore Snapdragon 8 Gen 1 equipaggiato dai top di gamma del 2022 non può competere con l'Apple A14 Bionic dell'iPad 10.9 (2022), per non parlare del processore Apple M1 dell'iPad Air...

(Image credit: Future)

Se volete acquistare un tablet e avete un budget di 500 euro, l'iPad è ancora il tablet migliore che potete trovare sul mercato. Per alcune app può anche rimpiazzare il portatile, anche se a nostro avviso presenta alcune limitazioni che lo rendono inadatto per un uso professionale (non ci riferiamo agli iPad Pro in questo caso).

Detto questo, Apple ha spinto molto sull'idea di sostituire il portatile con un tablet, probabilmente perché non riusciva a capire in che direzione portarlo. Nonostante ci siano delle differenze sostanziali, il rischio di sovrapposizione persiste in quanto l'azienda, nel tempo, ha reso i suoi tablet sempre più simili a dei MacBook senza tastiera, piuttosto che dotarli di caratteristiche e funzioni specifiche che li distinguessero dai portatili.

Ed è proprio questo che manca: un carattere definito, uno scopo chiaro a tutti, acquirente in primis.

(Image credit: YouTube / Apple)

Il Pixel Tablet è il primo a sfruttare i punti deboli dell'iPad a suo favore (o più che altro a colmarne le mancanze). 

Viene quindi da domandarsi: a cosa serve l'iPad? Apple stessa non ha una risposta precisa a questa domanda; è semplicemente un tablet in grado di gestire qualsiasi cosa gli venga data in pasto. 

Google, invece, ha un'idea ben precisa di cos'è e a cosa serve il suo Pixel Tablet.

Perchè il Pixel Tablet ha più senso dell'iPad?

Il Pixel Tablet è chiaramente pensato per un uso domestico e non fa nulla per nasconderlo. Consente di controllare i dispositivi smart connessi alla rete di casa in modo semplice e intuitivo, ha una stazione di ricarica (dock) per gli altoparlanti e una schermata Nest dedicata alla gestione dei dispositivi smart.

In sostanza è perfetto da tenere in casa per gestire la smart home, ascoltare la musica, guardare una serie TV mentre si sta sdraiati a letto o semplicemente regolare l'intensità delle luci in salotto.

Non a caso somiglia a un Nest Hub Max (che potete vedere qui sotto).

(Image credit: TechRadar)

Sia chiaro, anche con l'iPad si possono controllare i dispositivi smart tramite Apple Home e con altre app di terze parti. La differenza è che l'interfaccia proposta da Apple è tutt'altro che user-friendly.

Il Pixel Tablet ha un'interfaccia Nest che funziona molto bene ed è super intuitiva fin dal primo utilizzo. La UI degli iPad costringe a scavare tra le app e le cartelle per trovare i singoli dispositivi connessi alla rete. Si possono aggiungere dei widget sulla schermata iniziale per velocizzare le operazioni, ma non sarà mai elegante o pratica come l'interffaccia Nest che appare quando connettete il Pixel Tablet alla rete di casa.

Ora, a differenza di qualche mese fa, se qualcuno mi chiedesse quale tablet comprare la mia risposta sarebbe: dipende. Per prima cosa, vi chiederei se avete dispositivi smart in casa o se avete preso in considerazione l'acquisto di uno smart display. Se la risposta a una di queste domande fosse sì, vi consiglierei un Pixel Tablet come alternativa all'iPad, soprattutto se avete uno smartphone Android.

Famiglia numerosa? Meglio il Pixel Tablet

La seconda domanda è se volete condividere il tablet con altri membri della famiglia o se lo state comprando per uso personale. Se avete intenzione di far girare il tablet, il Pixel Tablet potrebbe essere l'unica scelta sensata. Con l'iPad è possibile avere un solo account utente. Chiunque abbia la password può accedere a ogni messaggio, a ogni foto e a ogni file privato presente in memoria. 

Non a caso sono anni che attendiamo invano l'arrivo di una funzione multiutente, come quella presente sui PC desktop e su altri tablet Android. Google ha introdotto da subito la funzione multiutente che permette di condividere il tablet Pixel senza preoccuparsi che i membri della famiglia o gli amici ficchino il naso nei vostri dati personali. 

(Image credit: Google)

Sono funzioni importantissime per un tablet concepito per la casa. Per questo motivo siamo convinti che il Pixel Tablet di Google sia un'opzione migliore rispetto all'iPad se lo si acquista per un uso domestico (per il quale è concepito).

Un tablet concepito a tale scopo dovrebbe avere funzioni pensate per migliorare la vostra quotidianità, essere accessibile a tutti i membri della famiglia e al contempo proteggere la privacy di ciascuno di essi. Il Pixel Tablet fa tutto questo e molto altro, ereditando buona parte delle migliori funzioni degli smartphone della gamma Pixel di Google (comprese quelle della Google Camera).

A questo si aggiunge un altro aspetto che eleva il Pixel Tablet al di sopra di altri dispositivi della stessa "famiglia": il software Android di cui dispone è "puro", privo di qualsiasi bloatware o applicazione proprietaria che può compromettere l'esperienza d'uso (pensate a quanto detto in precedenza dei tablet Samsung).

Il prezzo è in linea

Si, ma quanto costa il Pixel Tablet? Apple ha recentemente aumentato il listino del suo iPad di base: mentre l'iPad 10.2 di nona generazione (ancora disponibile) costa 439€, il nuovo iPad 10.9 costa 589€ nella versione base da 64GB (si, avete capito bene, Apple produce ancora dispositivi con memorie da 64GB nel 2023). Se volete un po' di spazio in più dovete optare necessariamente per il modello da 256GB che costa 789€ nella variante Wi-Fi only e 989€ nella variante Wi-Fi + Cellulare.

(Image credit: Google)

Il Pixel Tablet costa 679 euro nel taglio da 8+128 GB (per ora non è disponibile in Italia quindi indichiamo il prezzo francese) e include il Dock di ricarica che da solo costerebbe 129€. La variante da 8+256GB costa 799€, prezzo tutto sommato in linea con quello degli iPad se consideriamo l'assenza della connessione cellulare. 

A bordo troviamo il chip Tensor G2 di Google, comunque più lento rispetto all'A14 Bionic dell'iPad, ma particolarmente efficace in alcuni ambiti come il fotoritocco e perfetto per usare agevolmente la suite per il lavoro di Google.

Cosa ancora più importante: il Pixel Tablet ha uno scopo ben preciso e non fa niente per somigliare a un Chromebook. È un tablet dichiaratamente domestico. Sebbene i tablet vengano utilizzati principalmente a casa, questo è il primo modello concepito appositamente a tale scopo con funzioni e interfaccia dedicate.

Per questo motivo ci sentiamo di affermare che, sebbene l'iPad rimanga la nostra prima scelta per chi fa un uso "misto" del tablet, se avete bisogno di un dispositivo smart da tenere in casa e condividere con i vostri familiari, il Pixel Tablet è un'alternativa validissima, se non migliore rispetto alla controparte targata Apple.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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