Windows 11 taglia le prestazioni GPU, non c'è RTX che tenga

Il VBS di Windows causa cali di frame
(Immagine:: Giphy)

Forse ricorderete che quando Windows 11 è uscito, alla fine del 2021, si è sollevato un polverone a causa del VBS (Virtualization Based Security) che rallentava i giochi. Ora a meno di due anni di distanza, un’analisi di Tom's Hardware, derivata da una serie di benchmark di schede grafiche, mostra che il VBS è stato riattivato automaticamente.

Il Virtualization Based Security era stato precedentemente disattivato, ma un aggiornamento di Windows 11 lo ha riportato in funzione, ovviamente senza avvisare. Inoltre, la medesima situazione è stata riscontrata dai possessori di Windows 10.

Microsoft vuole che questa funzione sia operativa per garantire una maggiore sicurezza di Windows e, a quanto pare, la riattiverà di default su tutti i PC (probabilmente durante gli aggiornamenti principali). Dunque, è necessario che gli utenti siano consapevoli delle conseguenze, poiché se la devono cavare da soli se rilevano un calo di prestazioni.

Al momento del lancio di Windows 11, abbiamo sentito parlare del VBS che, in alcuni casi, faceva scendere il frame rate del 30%. Giunti al 2023, il VBS ha ancora un impatto negativo sull’hardware gaming? Il test condotto da Tom’s Hardware è stato effettuato con una Nvidia RTX 4090 (a diverse risoluzioni e impostazioni grafiche per 15 giochi).

Il VBS ha ancora un impatto notevole sulle prestazioni di gioco con un nuovo processore - il Core i9-13900K di Intel - e l’ultima GPU Nvidia top di gamma?

A quanto pare, i cali di prestazione sono rimasti più o meno allo stesso livello di quelli riscontrati nei test precedenti di un anno e mezzo fa, con il VBS che ha ridotto le prestazioni di circa il 5% in generale. A risoluzioni più elevate, l'impatto è stato minore: solo il 2% con le impostazioni ultra in 4K.

Come è facile immaginare, alcuni giochi sono andati peggio di altri. Tom's Hardware sottolinea che Microsoft Flight Simulator ha registrato cali di frame rate medi di circa il 10%. Anche Far Cry 6 e Control hanno registrato cali del 10% circa (alla risoluzione di 1080p con determinate impostazioni grafiche). Altri giochi sono stati molto meno colpiti, o in alcuni casi non hanno registrato alcuna differenza.

Microsoft Flight Simulator

(Image credit: Microsoft)

La scelta non spetta a Microsoft

Non è cambiato nulla, quindi, se non che Microsoft sta ora attivando il VBS dopo gli aggiornamenti, almeno in alcuni casi (e questo potrebbe essere vero per i sistemi Windows 10 e Windows 11).

La scelta "VBS o non VBS" dovrebbe essere dell’utente e non dei produttori che agiscono a sua insaputa. Come minimo, se questa è la strada che Microsoft ritiene di dover percorrere, l’attivazione del VBS dovrebbe essere elencata nelle note di rilascio delle patch.

La questione se disabilitare o meno il VBS è spinosa. Da un lato, si tratta di una funzione di sicurezza che Microsoft ritiene sia stupido non utilizzare; da qui la riaccensione. Inoltre, l'impatto è probabilmente minimo per molti giochi (come possiamo vedere dai test di Tom’s).

Tuttavia, un rallentamento potenziale del 10% è grave, soprattutto per i giocatori appassionati che investono nella messa a punto dei un PC gaming competitivo. Il VBS può essere importante a livello aziendale, ma c'è chi sostiene che sia eccessivo e probabilmente nemmeno necessario per un PC domestico, nonostante Microsoft abbia sottolineato in passato come possa essere un'utile linea di difesa aggiuntiva contro i malware.

Indipendentemente dalle considerazioni che si possono fare, è indubbio che, d’ora in avanti, gli utenti Windows avranno una gatta da pelare in più ad ogni nuovo aggiornamento.

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