Tesla: fallito un attacco ransomware da oltre 1 milione di dollari

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Quando si sentono pronunciare parole come "hacker" o "pirateria informatica" di solito si pensa a a programmatori molto abili che fanno cose fantascientifiche con i loro computer, e grazie ad una conoscenza superiore della tecnologia riescono a penetrare all'interno di sistemi ultra-protetti. Nessuno nega che ciò possa capitare, ma la verità è che moltissime volte il problema viene causato dai comportamenti delle persone. È un fatto relativamente noto a chi segue il mondo della tecnologia da vicino, tanto che in certi ambienti si sono diffusi modi di dire anche poco educati come "il problema sta tra lo schermo e la sedia". Forse è vero, ma li potrebbe talvolta celarsi anche la migliore protezione possibile: una persona consapevole di ciò che fa e, come è successo a Tesla, anche incorruttibile.

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Quello dei Ransomware è un modello di business criminale piuttosto collaudato che genera milioni di dollari di utili ogni anno ed è usato dai gruppi malavitosi per colpire aziende di tutte le dimensioni, infierendo sui loro sistemi informatici e rubando loro i dati. Successivamente vengono richiesti riscatti milionari per restituire i dati bloccati alle vittime, che difficilmente riescono a venire a capo del problema senza dover pagare. Gli affari criminali basati sul furto di dati stanno crescendo anno dopo anno, mentre gli hacker sono diventati dei professionisti dell’estorsione a tutti gli effetti. Ad esempio, l’azienda del settore turistico CWT ha pagato da poco un riscatto di ben 4,5 milioni di dollari, dopo che gli hacker le hanno messo fuori uso 30,000 computer e costretti a portare avanti una lunga trattativa per il pagamento del riscatto. Quello di Kriuchkov è stato un viaggio notevolmente rischioso, ma potenzialmente remunerativo, se paragonato ai classici attacchi da remoto. Egli ha ammesso che gli attacchi dall’interno erano cosa comune per il suo gruppo, pagavano abitualmente i dipendenti per installare malware nelle reti della propria azienda, lanciando successivamente un attacco DOS per coprire il furto di dati. Egli poteva già contare su anni di esperienza e gestiva i pagamenti su tramite noti forum di hacking. La banda era talmente impegnata in altri crimini che Kriuchkov avrebbe affermato di aver rallentato il piano di Tesla poiché era già concentrato su un'altra vittima di ransomware. Secondo il Dipartimento di Giustizia, Kriuchkov è stato arrestato dall'FBI a Los Angeles mentre stava tentando di lasciare gli Stati Uniti, dopo aver guidato tutta la notte.