Per il Face ID sotto al display bisogna aspettare iPhone 17

Apple iPhone 14 Pro Dynamic Island closeup
An iPhone 14 Pro (Immagine:: Future / Lance Ulanoff)

Da anni si vocifera che Apple stia lavorando per spostare i sensori Face ID sotto il display dei futuri iPhone in modo da renderli invisibili, ma a quanto pare potrebbero mancare ancora più anni del previsto.

Secondo il leaker Ross Young, i piani dell'azienda per il Face ID sotto il display dovrebbero essere rimandati di almeno un anno, al 2025 o più tardi, a causa di alcuni problemi con i sensori. Non vedremo quindi questa novità su iPhone 15 e iPhone 15 Ultra.

Ciò significa che, nel migliore dei casi, iPhone 17 (o più probabilmente i modelli Pro della serie) saranno i primi su cui vedremo il Face ID sotto il display. 

In tal caso, è probabile si tratterà di un modello di iPhone a tutto schermo con i componenti della fotocamera frontale nascosti sotto al display. Ma, come minimo, rimarrebbe visibile solo un piccolo foro per il sensore, più simile a quello che si vede su molti smartphone Android.

È interessante notare che in un altro report, questa volta del leaker yeux1122 che scrive sul blog sudcoreano Naver, si afferma che Apple potrebbe anche il meccanismo Touch ID su iPhone.

Si dice che due o tre anni dopo l'implementazione del Face ID sotto il display, Apple aggiungerà anche il Touch ID sotto lo schermo dei futuri iPhone. Naturalmente si tratta di un'ipotesi molto lontana: a quanto pare, la funzione non dovrebbe arrivare prima dell'iPhone 19, sempre che anche questa indiscrezione si riveli accurata.

Tuttavia, non è la prima volta che sentiamo parlare di questa ipotesi, che presumibilmente sarebbe molto simile ai sensori di impronte digitali sotto il display presenti nella maggior parte degli smartphone Android moderni, dal top di gamma Samsung Galaxy S23 Ultra ai migliori smartphone di fascia medio-bassa.

Tuttavia, sembra che questa funzione non sarà utile solo per la sicurezza, poiché il report aggiunge che potrebbe essere in grado di rilevare il battito cardiaco e il livello dell'ossigeno nel sangue, aiutando quindi a raccogliere dati sulla salute e l'attività sportiva.

Il Touch ID doveva restare

Face ID è un ottimo meccanismo nella maggior parte dei casi, ma non è perfetto. Ad esempio, fino a poco tempo fa non funzionava se si indossava una mascherina, gli occhiali da sole o qualcosa di simile. Ora Apple ha ampliato la compabilità di questo sistema con più variabili, in cambio però di una sicurezza ridotta.

A seconda di come si tiene il dispositivo può anche essere leggermente fastidioso posizionarlo con un'angolazione tale da far funzionare Face ID senza interferenze.

Si tratta di piccolezze, ma dimostrano che si tratta di un sistema imperfetto, per cui sarebbe apprezzabile avere anche il Touch ID come opzione per le situazioni in cui Face ID non è ideale.

Giulia Di Venere

Giulia Di Venere è Editor Senior per TechRadar Italia e lavora con orgoglio al progetto da quando è nato.

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è una grande appassionata di cinema, libri, cucina e cinofilia.

Da sempre considera la scrittura lo strumento più efficace per comunicare, e scrivere per fare informazione, ogni giorno, è per lei motivo di grande soddisfazione.

Copre una grande varietà di tematiche, dagli smartphone ai gadget tecnologici per la casa, gestendo la pubblicazione dei contenuti editoriali e coordinando le attività della redazione.

Dalla personalità un po’ ambivalente, ama viaggiare tanto quanto passare il tempo libero nella tranquillità della propria casa, in compagnia del suo cane e di un buon libro.

Con il supporto di