La Russia compra chip cinesi per rimpiazzare i SoC Intel e AMD

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Molti produttori, inclusi AMD e Intel, hanno interrotto le spedizioni verso la Russia a causa della guerra in corso, lasciandola di fatto senza nuovi processori e rallentandone inevitabilmente il progresso tecnologico.

Per aggirare il problema, la Russia si è rivolta al produttore cinese Zhaoxin, una delle poche alternative che esistono sul mercato delle CPU x86. Stando a un recente report di Habr, un designer di schede madri chiamato Dannie sta integrando le CPU Zhaoxin x86 direttamente nelle MoBo per offrire ai russi una piattaforma concorrenziale. 

Per soddisfare la domanda, l'azienda ha proposto delle schede madri BX-Z60A micro-ATX insieme al SoC Zhaoxin KaiXian KX-6640MA, dotato di otto core basati sulla microarchitettura LuJiaZui. Le velocità di clock vanno da SoC 2.1 a 2.7 GHz, mentre in termini di memoria troviamo 4 MB di cache L2, 16 canali PCIe 3.0 e una grafica integrata. Il TDP è di appena 25 Watt . La scheda madre supporta due slot per memorie DDR4, due connettori PCIe x16, due slot M.2-2280 e M.2-2230 e tre connettori SATA III per gli hard disk. A livello di connettività troviamo porte USB, DisplayPort, HDMI, VGA/D-Sub, GbE, jack audio da 3.5 e delle porte PS/2 aggiuntive.

Nel complesso si tratta di un prodotto valido del quale, per ora, non conosciamo il prezzo. Del resto una scheda madre equipaggiata con un SoC KaiXian KX-6640MA non è certamente economica, quindi ci chiediamo se questo escamotage sia realmente conveniente per i russi o solo un modo per tappare il buco lasciato da Intel e AMD.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.