Google Stadia non è più vincolato al Wi-Fi, si potrà giocare anche in 4G e 5G

(Immagine:: Google)

Il servizio Google Stadia non è più vincolato al Wi-Fi grazie alla recente introduzione della compatibilità con le connessioni 4G e 5G che consentirà riprodurre i titoli presenti nel catalogo Stadia su numerosi dispositivi Android.

Si tratta di una funzione sulla quale Google lavora da mesi e fa parte dei cosiddetti Stadia Experiments che hanno introdotto i comandi touch per alcuni titoli. L'opzione 4G/5G arriva in seguito al lancio globale dell’app Stadia su diversi dispositivi Android avvenuto nel mese di giugno.

Finora gli utenti sono stati costretti a connettersi al Wi-Fi per riprodurre i giochi Stadia dai loro dispositivi Android. Da oggi però non sarà più necessario.

Stando a quanto riportato in un recente post apparso su community blog, Google afferma che per accedere alle nuove funzioni 4G/5G basta aprire l’app Stadia su uno smartphone Android, selezionare la voce Experiments dal vostro profilo e scegliere l'opzione Usa Dati Mobili

Vale la pena giocare in 4G? 

Teoricamente, utilizzare la connessione mobile potrebbe essere un ottimo modo per giocare ai titoli Stadia ovunque vi troviate. 

Abbiamo detto "teoricamente" perché, dati alla mano, sia le connessioni 4G che 5G superano le velocità minime indicate da Google per la riproduzione dei titoli in HD pari a 10Mbps. Le connessioni 5G superano facilmente questi valori, quindi non dovrebbero esserci problemi di alcun tipo.

L’unico lato negativo potrebbe essere il rapido raggiungimento del tetto massimo di consumo dati previsto dal vostro abbonamento. A tal proposito, Google ha messo in guardia i suoi utenti affermando che il servizio può consumare tra i 4.5GB e i 20GB di dati per ora di gioco. 

Detto ciò, avere la possibilità di giocare ovunque ci si trovi non è cosa da poco e, sempre che il servizio funzioni bene, potrebbe essere un buon modo di attirare nuovi utenti.

Nick Pino

Nick Pino is Managing Editor, TV and AV for TechRadar's sister site, Tom's Guide. Previously, he was the Senior Editor of Home Entertainment at TechRadar, covering TVs, headphones, speakers, video games, VR and streaming devices. He's also written for GamesRadar+, Official Xbox Magazine, PC Gamer and other outlets over the last decade, and he has a degree in computer science he's not using if anyone wants it.