Google Fuchsia OS, benvenuto: girerai sul vecchio Nest Hub
Fuchsia OS è il nuovo genio nella bottiglia?
Il sistema operativo Fuchsia di Google era in fase di sviluppo dal 2016, e per molto tempo ha mantenuto un'aura di mistero che lo circondava senza che nessuno sapesse davvero se prima o poi sarebbe stato rilasciato sul serio. Tuttavia, nel dicembre dello scorso anno Google ha deciso rendere il sistema operativo di pubblico dominio fornendo delle informazioni ufficiali in merito.
Google ha annunciato che il nuovo Fuchsia OS è stato realizzato partendo da un foglio bianco e che verrà installato su Google Nest Hub di prima generazione, presentato nel 2018. Fuchsia OS sostituirà Cast, il sistema operativo originario di Nest Hub, basato su Linux.
Google ha rilasciato una dichiarazione su Flutter dicendo che per gli utenti non cambierà praticamente nulla, poiché tutte le funzionalità di Nest Hub rimarranno le stesse, nonostante il sistema operativo sottostante sia completamente diverso.
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In termini di disponibilità, l'implementazione avverrà in modo graduale. Potrebbero volerci alcuni mesi prima che tutti i dispositivi Nest Hub vengano aggiornati a Fuchsia. Secondo quanto riportato, Google darà la priorità di aggiornamento agli utenti che si sono iscritti al programma di anteprima, in questo modo l'azienda avrà tempo per testare a fondo il sistema operativo, prima di procedere nel diffonderlo ad ampio spettro.
Che cos'è Google Fuchsia OS?
Come accennato in precedenza, Fuchsia OS è un sistema operativo realizzato da zero. A differenza di Android che sfrutta un kernel Linux, il nuovo sistema operativo usa il microkernel Zircon di Google.
Prodotto inizialmente come esperimento, Google non ne ha parlato per molto tempo, ma infine ha deciso di rilasciare il sistema operativo come open source, invitando gli sviluppatori a contribuire al progetto per costruire un OS nuovo e sicuro, senza l'utilizzo di Linux.
Google ha annunciato peraltro, che Fuchsia non sostituirà Android anche se è capace di supportare tutte le applicazioni Android. La società avrebbe testato il sistema operativo su una vasta gamma di prodotti, inclusi Chromebook e altre applicazioni per la Smart Home.
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Il produttore non si è voluto sbilanciare molto sul destino di Fuchsia, che per il momento gira solo su uno Smart Display di tre anni fa, senza alcuna novità relativa all'interfaccia utente.
E anche se Google lo nega, è possibile che troveremo in futuro Fuchsia su tutti i dispositivi dell'azienda. Il nuovo sistema operativo è capace di eseguire le applicazioni Android in modo nativo, oltre che poter essere eseguito su dispositivi come portatili, smartphone e Smart Device. Ad ogni modo, dovremo aspettare per saperlo.
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