Apple, i Mac, le aziende, il vino e l'oste

MacBook Pro M1
(Immagine:: Future)

I computer Apple con chip M1 sono una scelta intelligente per le aziende, perché fanno risparmiare tantissimo denaro rispetto ai prodotti Windows. A dirlo è un report di Forrester ... commissionato da Apple. 

Viene subito da pensare all'adagio sull'oste e il vino, ma ci sono numeri molto specifici nel documento. E considerato che Forrester Research non è l'ultimo arrivato in fatto di analisi, e di sicuro non sono pronti a perdere la faccia nemmeno per i soldi di Apple, forse sarebbe saggio non affrettare il giudizio. 

Secondo l'analisi le aziende possono risparmiare 843 dollari per ogni Mac con chip M1 rispetto a un PC Windows, considerando l'intero ciclo di vita del prodotto. Il calcolo considera il costo di acquisto e di mantenimento, ma anche cose un po' più astratte come la sicurezza e il coinvolgimento dei lavoratori. 

Astratta ma non immaginarie: in sicurezza, è noto che ci circolano meno malware per Mac che per Windows. Non è questione di superiorità tecnologica di una piattaforma sull'altra, quanto di appetibilità: con miliardi di PC Windows in milioni di aziende, è più conveniente attaccare loro perché ci sono più probabilità di andare a segno. Detto questo, le minacce per Mac aumentano costantemente da anni - di pari passo con il successo dell'azienda californiana. 

Il "coinvolgimento dei lavoratori" altresì non è una cosa da poco. Lavorare con uno strumento che è bello e piacevole da usare, che funziona senza dare grattacapi. è sicuramente meglio. Ti viene più voglia di alzarti la mattina, se sai che il tuo computer non ti farà venire il mal di testa. Detto questo, i Mac non sono gli unici computer che rispondono al requisito. 

Secondo il sondaggio e i calcoli di Forrester, passando ai Mac con chip M1, comunque, le aziende potrebbe risparmiare 12,4 milioni di dollari in tre anni, solo per il supporto IT. Questo grazie alla possibilità di inserire i Mac senza intervento fisico del tecnico, e ai semplici sistemi di gestione in remoto integrati in MacOS. 

Nello stesso periodo di tre anni, secondo Forrester sono possibili risparmi per 37,5 milioni di dollari, grazie a una "riduzione ed eliminazione dei costi per l'integrazione dei PC", grazie a minori consumi energetici e maggiori prestazioni per dollari. Si aggiungono poi 75 milioni di dollari grazie a una maggiore produttività del personale. 

Apple M1

Il chip M1 è un processore con architettura ARM introdotto da Apple nel corso del 2020. Lo troviamo sul Macbook Air M1, Macbook Pro M1, Mac mini M1 e iPad Pro 2021

Rispetto alle versioni precedenti gli aumenti di prestazioni sono davvero notevoli, e i problemi registrati (e raccontati nei vari forum) sono al minimo. Finora però questi prodotti sono stati distribuiti nei canali retail, per il consumatore privato e il professionista indipendente. 

Il mercato enterprise è un'altra cosa, con dinamiche completamente diverse. C'è moltissimo più denaro in  ballo, e tradizionalmente è il dominio di Microsoft, Dell, HP, Lenovo e pochi altri. 

Apple in quest'area ha una sua nicchia, con molto spazio di crescita. E proprio perché ha commissionato questa indagine a Forrester, se ne può dedurre che l'azienda di Cupertino si sta preparando a un'espansione nel settore enteprise. 

"Prima di passare ai Mac le aziende su cui si è indagato usavano per la maggior parte dei PC. Gli intervistati hanno spiegato come l'aver scelto dei PC come macchine aziendali ha introdotto delle difficoltà specifiche", si legge nel documento. "Gestire e aggiungere PC (specialmente in remoto) è un attività manuale che richiede molto tempo al reparto IT. Inoltre i lavoratori volevano usare i Mac, ed erano abituati a usare i loro Mac personali senza supporto".

"Apple ha aumentato prestazioni ed efficienza energetica con il chip M1, e i consumatori hanno potuto usare più Mac spendendo quanto con il PC basilare usato dalla maggior parte dei lavoratori". 

Su quest'ultima affermazione si potrebbe probabilmente discutere. Se consideriamo il Mac mini, infatti, il costo di riferimento è di €819 se comprato direttamente da Apple. In confronto un Dell Optiplex costa circa la metà, di listino. Ovviamente i prezzi di listino non sono quelli realmente praticati, ma anche considerando tutti i possibili sconti è difficile immaginare che si spenda la stessa cifra per i Mac per per i PC. 

Oste, com'è il vino?

Il discorso potrebbe cambiare, come suggerisce Forrester, se si prendono in considerazione i costi di gestione e mantenimento dei tre anni successivi. Ecco, allora è anche possibile che i Mac costino meno. 

Potrebbe essere, ed è proprio questo il punto, anche con l'adagio sull'oste e il vino. Se lo chiedi a lui, ti dirà sempre che è buono. E saprai che è una fonte non proprio affidabile: visto che il suo obiettivo è vendertelo, quel vino, puoi star certo che ne tesserà sempre le lodi. Già, ma è sufficiente per farti venire il sospetto che una cosa sia meglio dell'altra, perché finché non lo assaggi, quel vino, non potrai sapere se è davvero buono come dice l'oste.  Saprai solo che costa un po' di più rispetto a quell'altro vino, di cui conosci pregi e (soprattutto) difetti.  

Ed è questo il territorio su cui Apple può coltivare una nuova aiuola di successo, nel mondo enterprise. Report come questo (che tra l'altro non è il primo) possono portare almeno qualche azienda a cambiare il proprio fornitore in favore di Apple. E un po' alla volta il business cresce. 

Che poi è l'obiettivo finale di tutta questa azione. 

Via ZDNet

Joel Khalili
News and Features Editor

Joel Khalili is the News and Features Editor at TechRadar Pro, covering cybersecurity, data privacy, cloud, AI, blockchain, internet infrastructure, 5G, data storage and computing. He's responsible for curating our news content, as well as commissioning and producing features on the technologies that are transforming the way the world does business.