Amazon ha dato alla polizia le registrazioni private degli utenti
Il campanello smart è anche uno spione
Cosa succede? Amazon ha ammesso di aver ceduto dati personali degli utenti alle forze di polizia USA, senza il consenso degli utenti né informandoli
Perché è importane? Molti osservatori temono che questo sia un nuovo attacco alla privacy delle persone, e che l'abuso delle tecnologie possa portare a uno stato di sorveglianza e meno libertà personali.
Tra le molte cose vendute da Amazon c'è anche il Ring Video Doorbell, una specie di videocitofono di nuova generazione, facile da installare e relativamente economico. Comodissimo, permette di vedere chi c'è alla porta dalla TV, dal PC, dallo smartphone e da altri schermi. E può anche registrare, così per esempio vedi se il corriere tratta male i tuoi pacchi.
Fantastico, ma c'è anche un lato oscuro. Amazon ha infatti confermato che i dati registrati dal Ring Video Doorbell non sono protetti, almeno negli Stati Uniti. In altre parole, se la polizia va da Amazon a chiedere le regitrazioni del tuo campanello, Amazon cede i dati senza fare domande. Lo ha confermato la stessa Amazon, in risposta all'interrogazione di un senatore.
Inoltre Amazon non notifica gli utenti, quindi le autorità ricevono registrazioni private a insaputa delle persone che abitano in quella casa.
Amazon ha poi specificato che i dati vengono concessi solo in casi di emergenza, quando c'è un "immediato pericolo" per le persone.
Negli Stati Uniti si è aperto un dibattito sull'argomento, chiaramente molto importante. In Europa, invece, Amazon deve rispettare norme più rigide a tutela della privacy e, almeno per come stanno le cose ora, non potrebbe accadere la stessa cosa.
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Le numerose voci che si sono levate contro la scelta di Ring citano il diritto alla privacy, ma anche il pericolo di avvicinarsi a uno stato di sorveglianza globale. A un certo punto, se alla polizia basta dire che è un'emergenza per ottenere i dati, chi ci assicura che non si tratti di controllo politico in uno stato oppressivo?
Fortunatamente, è possibile usare sistemi crittografici per proteggere i dati, comprese le registrazioni di Ring Video Doorbell, e renderli inaccessibili a chiunque non abbia le chiavi necessarie. Però non è una cosa semplice, di certo non alla portata di tutti. E soprattutto, se le persone nemmeno sanno che qualcuno potrebbe vedere quei dati, difficilmente sentiranno il bisogno di proteggerli.
- Per avere più sicurezza, meglio usare una VPN
Il che rimanda al problema della impostazioni di default. Amazon, e chiunque altro, tende a creare prodotti che siano prima di tutto facili da usare. Solo che la sicurezza in genere non è la cosa più semplice, anzi richiede che le persone abbiano un approccio attivo.
Ampliando lo sguardo, la vicenda rientra nell'infinito dibattito che vede da una parte i difensori della "sicurezza" (con le virgolette, perché non in verità è solo un'illusione di controllo), e dall'altra chi teme la minaccia della sorveglianza globale, che in un attimo può trasformarsi in stato di polizia. Una situazione che nessuno vorrebbe, ma solo alcuni temono che sia una possibilità reale nel mondo occidentale.
Già, eppure il mondo occidentale non ha un curriculum proprio perfetto quanto a difesa delle libertà civili, basti guardare alla storia di Julian Assange e di Wikileaks.
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.