Clair Obscur: Expedition 33 - Guida a tutti i finali
Tutte le conclusioni e come influiscono le scelte

Nel mondo di Clair Obscur: Expedition 33, le scelte fatte durante l’avventura non influenzano solo l’andamento della trama, ma determinano anche il destino dei personaggi e la risoluzione della storia. A differenza di molti altri giochi, Clair Obscur: Expedition 33 non propone finali netti e univoci, ma lascia ai giocatori il compito di decidere il corso degli eventi, riflettendo su temi complessi come il sacrificio, la redenzione e il desiderio di un mondo alternativo.
ATTENZIONE DA QUESTO MOMENTO SPOILER IMPORTANTI SUL GIOCO
Alla fine del gioco, dopo aver sconfitto Renoir, i protagonisti, Verso e Maelle, si trovano di fronte a una scelta cruciale che determinerà il futuro di tutti i personaggi coinvolti.
Questa guida esplorerà i due principali finali di Clair Obscur: Expedition 33, analizzando come le scelte fatte influenzano non solo la narrazione, ma anche l'esperienza del giocatore. Ogni finale porta con sé una visione differente della realtà, e le motivazioni di Verso e Maelle offrono spunti di riflessione su temi esistenziali e morali. Nessun finale è definitivo o definitivo, ma piuttosto una riflessione su ciò che ognuno di noi sarebbe disposto a sacrificare per il proprio ideale di felicità o realtà.
I finali di Clair Obscur: Expedition 33 e le scelte che li determinano
Clair Obscur: Expedition 33 offre due finali principali che si sbloccano in base a una decisione cruciale fatta dopo la sconfitta di Renoir. Dopo l'epico combattimento finale, i protagonisti, Verso e Maelle, si trovano intrappolati in un mondo che sembra sospeso tra il reale e la pittura, un luogo enigmatico che si rivela essere il cuore pulsante della tela di Verso. Qui, i due devono affrontare una scelta che determinerà il destino di tutti: liberare o mantenere intatta la creazione di Verso, la tela che da sempre ha rappresentato un mondo ideale e una via di fuga dalla realtà.
Questa scelta non solo cambierà il corso della storia, ma influenzerà anche le motivazioni dei personaggi coinvolti. Non esiste un "finale giusto" o "sbagliato", ma piuttosto una riflessione profonda sulla volontà di accettare o fuggire dalla realtà. Ogni finale esplora un aspetto diverso della speranza e della rinuncia, con ogni protagonista che porta il proprio bagaglio emotivo e le proprie ragioni per scegliere la propria via.
Finale con Maelle: la perpetuazione del sogno
Se scegliete di schierarvi con Maelle, la decisione prenderà una piega drammatica ma al contempo affascinante. Dopo un duello con Verso, che si conclude con la sua morte, Maelle decide di mantenere intatta la sua visione ideale, scegliendo di far continuare la pittura senza distruggerla. La sua scelta di perpetuare questa esistenza illusoria non è solo una manifestazione del desiderio di fuga dalla solitudine, ma anche un atto di speranza che consente a Lumière, l'ambiente che conosce, di rimanere un luogo di conforto e di bellezza.
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Tuttavia, nonostante la tranquillità apparente di questo finale, c’è una riflessione inquietante: la realtà non è mai davvero cambiata. Le persone che Maelle ama e conosce appaiono ancora vive, ma sono mere ombre, illusioni che riflettono la sua visione ideale del mondo. In effetti, il suo desiderio di “conservare” la pittura porta a un futuro incerto, dove il mondo esterno, quello vero, rimane sconosciuto e inaccessibile. La sua azione è la ricerca di un comfort illusorio, che alla fine si rivela una prigione dorata, ma pur sempre una prigione.
Finale con Verso: la distruzione della tela ed il ritorno alla realtà
Se invece vi schierate con Verso, l’esito della storia prende una piega decisamente più drastica. Dopo aver sconfitto Maelle, Verso compie un atto di sacrificio: prende la mano del ragazzo spettrale e insieme svaniscono, portando con sé la distruzione della tela. Con la tela distrutta, tutti i personaggi che si trovano all’interno di essa, inclusi quelli che avete conosciuto durante la vostra avventura, svaniscono, lasciando dietro di sé il vuoto della realtà.
Il sacrificio di Verso segna un ritorno alla verità, ma è un ritorno doloroso, che obbliga i protagonisti a confrontarsi con il mondo com’è davvero, senza illusioni né fuggire dalla solitudine. La tela, simbolo di un rifugio illusorio, viene distrutta per fare spazio a una vita reale, ma inevitabilmente, quella stessa vita porta con sé la consapevolezza delle perdite, del cambiamento e della brutalità del mondo che li circonda.
In questo finale, la morte di tutti i personaggi e la sparizione della tela possono essere viste come una purificazione, un rinascere da un sogno che aveva soffocato la realtà. Ma questo finale, più che risolutivo, è una riflessione sulla verità e sul prezzo che si paga per viverla.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.