Sky Glass non mi ha convinto, ecco perché
Il televisore sviluppato da Sky ha delle cose interessanti, ma anche dei difetti
Dopo mesi di attesa, qualche giorno fa Sky ha presentato anche in Italia il suo SkyGlass. SkyGlass è un televisore, anzi una smart TV, con un sistema operativo tutto nuovo sviluppato direttamente da Sky. Per alcuni aspetti è interessante, per non dire geniale. Ma in generale non mi convince, non credo che lo comprerei e dubito molto che abbia ciò che serve per entrare nella lista dei migliori televisori.
Perché un commento tanto negativo? Perché a volte, spesso, non basta un dettaglio straordinario per nascondere una base che più ordinaria non si può, il che è proprio il punto in questione.
Skyglass, un dettaglio straordinario
Il dettaglio straordinario è il software, il sistema smart TV sviluppato da Sky. Geniale è dire poco, perché ti permette di cambiare canale come sulla TV tradizionale, quindi se sei abituato al vecchio telecomando Sky non avrai problemi a imparare quello nuovo. È tutto sfacciatamente semplice, una cosa fichissima, ma allo stesso tempo stai guardando la TV in streaming. Quindi per la maggior parte dei contenuti, per esempio, puoi ricominciare la visione dall’inizio. Sky ha reinventato lo zapping: non so se ce n’era bisogno, ma il risultato è eccezionale.
SkyGlass poi è integrato con le piattaforme di streaming: NowTV (ovviamente), RaiPlay, Infinity, DAZN, Netfllix, Disney, Prime Video e … alcuni altri. Tutti i contenuti si vedono in un’unica guida TV: ci si può affidare al più classico scorrimento con il telecomando, oppure si può fare una ricerca - nel caso anche con la voce. L’assistente vocale è proprietario, cioè non è né Google Assistant né Alexa, ma da quanto ho potuto capire fa quello che deve, come dovrebbe.
Fin qui tutto bene, più o meno. La creazione del palinsesto non sarà mai perfetta, semplicemente perché non esiste un sistema che riesca a “pescare” tramite API tutti i contenuti di tutti i fornitori, e a organizzarli nel modo corretto. Mettici poi che Sky ha tutto l’interesse ad avvantaggiare i suoi, di contenuti, e si capisce perché qualche film o qualche serie TV si perderà per strada. Diciamo che è un aspetto su cui il giudizio va sospeso, in attesa di ulteriori prove.
In ogni caso, non è una cosa drammatica: chi più chi meno, gli altri produttori hanno lo stesso problema - vedi ad esempio la lista “continua a guardare” di Tizen o Google TV, dove ci sono parecchi difettucci da sistemare.
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Nell’insieme Skyglass resta straordinario, grazie a un software veloce, intuitivo e (sembra) affidabile.
Skyglass, bello il software ma …
Fino a qui tutto bene, diceva Huber nel film L’odio di Mathieu Kassovitz; e per ora, restando nella cornice segnata dal film del 1995, va tutto benissimo. Si ha però l’impressione che quella di Skyglass sia una caduta, che non sarebbe un problema; il problema è l’atterraggio, cioè quando qualcuno proverà davvero Skyglass, e magari ci si accorgerà che non è poi questo gran televisore.
Intanto, il software sviluppato da Sky andrà mantenuto e aggiornato; dovrà restare sempre fluido e reattivo, e bisognerà essere sicuri che eventuali nuove applicazioni siano disponibili da subito sulla piattaforma. L’arrivo di Paramount Plus sarà un bel banco di prova da questo punto di vista.
Strategie di aggiornamento non adeguate, infatti, significa applicazioni che non funzionano più, o che proprio non esistono. Un tema su cui Sky è assolutamente alle prime armi, e nulla ci garantisce che sapranno fare le cose per bene. O che vorranno farlo, se è per quello.
È tutto da vedere ovviamente, ma è una storia che abbiamo visto (purtroppo) parecchie volte: prodotti lanciati con tanto di fanfare, e dopo due anni completamente abbandonati. Con i televisori, in questi casi, l’unica è metterci una pezza con una Google Chromecast o una Amazon Fire TV Stick. Forse con Skyglass non ce ne sarà bisogno, ma per ora non ci sono garanzie, e di certo marchi più noti (Samsung, LG, Sony, TCL e così via) sicuramente possono contare sull’esperienza.
Di fronte al dubbio, non so se ho voglia di comprarlo.
A proposito di applicazioni, avrete tutte quelle che decide Sky. Se magari volete installare una VPN, non potrete farlo, o magari l’app della BBC, o della TV spagnola o di quella francese. Se avete interessi internazionali, niente da fare. O forse sì, chi lo sa, Sky non ha pubblicato la lista delle app presenti o di quelle che arriveranno in arrivo.
Skyglass, un televisore ordinario
Diciamo che pregi e difetti del software si bilanciano, che sarebbe un giudizio tutto sommato onesto.
Resta l’hardware, e da quello che si è visto Skyglass non sembra niente di che. Un pannello QLED 4K come ce ne sono tanti, senza arte né parte. Sappiamo che ha il local dimming, ma non entusiasmerei più di tanto prima di sapere quante zone sono e come vengono gestite. Samsung ci ha messo anni a capire come farlo nel modo giusto, e in quel di Corea ne sanno qualcosa …
Non l’ho visto da vicino, ma è interessante che i colleghi che lo hanno potuto provare si sono ben guardati dal dire qualunque cosa sul televisore in sé. Questo succede per due possibili ragioni: o il prodotto è scadente e fai finta di nulla finché non potrai provarlo, oppure chi ti ha invitato (la stessa Sky in questo caso) ti chiede esplicitamente di non toccare l’argomento.
Una richiesta, bada bene, che sarebbe del tutto legittima, soprattutto se non si ha l’occasione di fare un test più approfondito. D’altra parte, quando le aziende si sentono sicure di ciò che stanno mostrando, fanno l’esatto contrario, tessendo eccessive lodi alle qualità tecniche del prodotto. Se ciò non succede, e se non altro strano.
Dunque, in assenza di informazioni migliori si può sempre contare sulle specifiche tecniche, giusto? E invece no, perché Sky si limita davvero al minimo indispensabile: è un televisore QLED 4K HDR, e tanto basta.
Ecco, a occhio e croce ho la netta impressione che sia un televisore nella media, nel migliore dei casi. Andrà benissimo per vedere il telegiornale, ma per tutto il resto è da vedere.
Per chi guarda lo sport (parecchi clienti sky) resta da vedere la gestione del movimento, se ci sono artefatti o scie. Ho visto televisori “pregiati”, compresi modelli top di gamma, con problemi serissimi da questo punto di vista. In genere si risolvono andando a toccare certe impostazioni, ma chissà se il menu di Skyglass lo permette.
E poi c’è il cinema, o le moderne serie TV e la loro altissima qualità visiva. Come se la cava Skyglass come qualità dell’immagine? Quanto sono profondi i neri? Quanto è preciso il contrasto? C’è del blooming? E il local dimming, come è gestito? Quanto è esteso il menu delle impostazioni di immagine?
Ci sono tante cose che ancora non sono chiare, tutte quelle caratteristiche che prendiamo in considerazione per decidere se un televisore merita di entrare nella lista dei migliori televisori. Ecco, sembra proprio che Skyglass non abbia i numeri per entrare in quella lista.
Sembra piuttosto che sia un televisore che costerebbe la metà se non ci fosse scritto sopra Sky.
Skyglass, il prezzo è ok tutto sommato
Il prezzo forse è il dettaglio più difficile da commentare. €1192, €894 ed €596, rispettivamente per il 65, 55 e 43 pollici. Non sono prezzi altissimi, ma non sono nemmeno molto allettanti.
Con cifre simili infatti, ti prendi un buon televisore di un’altra marca. Soprattutto, marchi sulla cui qualità non ci sono dubbi: non che a questi prezzi si possa avere una qualità altissima, ma se non altro so cosa aspettarmi da un Samsung o da un Sony, ed è già qualcosa.
E sicuramente trovi tanti televisori “normali” che costano meno di così. E che, forse, hanno una qualità di immagine e suono simile a quelle di Skyglass.
Skyglass però ha il suo software speciale, con pro e contro del caso. Se sei un cliente Sky o pensi di abbonarti, magari è un valore aggiunto interessante. Io personalmente non ci spenderei dei soldi in più rispetto a Google TV o a Tizen, ma in questi casi a ognuno il suo.
Skyglass, un primo passo un po’ troppo timido
È abbastanza evidente che Sky sta cercando di giocare una partita diversa rispetto al passato. Skyglass è, infatti, un’alternativa ai grandi marchi, come Samsung o LG. E allo stesso tempo non è un concorrente diretto rispetto ai produttori di televisori. È un qualcosa che sta un po’ di qua e un po’ di là.
Solo che Sky conta sui propri clienti, a cui può mandare messaggi promozionali mirati e molto efficaci. La società lo ha già fatto in passato, quando si mise a vendere televisori (semplici televisori, niente a che vedere con Skyglass). Andò benino, ma l’esperienza non fu ripetuta. Avere un canale preferenziale aiuterà senz’altro a vendere più televisori, ma non renderà Skyglass migliore di quello che è.
Oggi, un consumatore che voglia comprarsi un nuovo televisore, perché dovrebbe prendere Skyglass?
Ecco, Sky per il momento non ha una risposta convincente. Certo, hanno fatto quel lavoro sul sistema operativo, che è una piattaforma fantastica ma con le sue imperfezioni. E non è fantastico il televisore in sé, che anzi è tuttalpiù ordinario.
E quindi, avendo marchi affermati che bene o male costano uguale o anche meno, perché dovrei prendere Skyglass? Se siete arrivati fin qui sperando in una risposta vi devo deludere: non riesco a trovare ragioni sensate per preferire questo prodotto a uno qualsiasi dei concorrenti.
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.