GPU Nvidia per il mining trasformata in gaming, il risultato è tremendo

MSI CMP 50HX mining graphics card
(Immagine:: MSI)

È possibile trasformare una delle GPU Nvidia dedicate al crypto mining in una scheda grafica da gaming. Tuttavia, come dimostrano chiaramente le avventure di un intrepido modder, sarebbe meglio non farlo.

VideoCardz ha riferito il racconto della conversione di una scheda grafica MSI CMP 50HX in un modello da gaming da parte dello YouTuber spagnolo Sfdx Show.

La scheda grafica MSI per il mining utilizza un chip TU102, lo stesso della RTX 2080 Ti. Si tratta quindi di un chip per il gaming, anche se di una variante diversa del TU102 (con un numero di core CUDA leggermente inferiore). In teoria, però, questo CMP 50HX può essere trasformato in una GPU da gaming con qualche accorgimento.

La speranza era che non fosse troppo lontana dalla quotata RTX 2080 Ti, ma la realtà  è molto diversa.

In primo luogo, la scheda per il mining non dispone di un'uscita per il monitor (il mining non ne ha bisogno, e rinunciare a questo particolare consente di ridurre i costi). Per questo motivo, la scheda deve essere collegata a un sistema con grafica integrata (in grado di trasmettere a un display) e utilizzata come GPU secondaria.

Oltre a questa considerazione sull'hardware, il CMP 50HX è dotato di un dispositivo di raffreddamento non ideale.

L'altro grande problema è rappresentato dai driver grafici, in quanto la GPU riallestita non viene riconosciuta dal driver GeForce di Nvidia (dato che il prodotto non esiste ufficialmente). Lo YouTuber ha avuto il suo bel daffare con i binari dei driver modificati per far funzionare la GPU, cosa non facile di certo.

Alla fine Sfdx Show è riuscito a far funzionare la GPU per il mining come modello GeForce convertito, ma i risultati sono stati deludenti: non si trattava, come si sperava, di una RTX 2080 equivalente.

Ciò è dovuto al fatto che la CMP 50HX è limitata a 4 corsie PCIe e il modder non è riuscito ad aggirare questo problema, nemmeno controllando (saldando i bit mancanti) che il chip della GPU non avesse queste corsie abilitate (anche se sono presenti sulla scheda stessa).

Interessante, ma poco pratico

Alla fine, dato l'esborso per l'acquisto di una GPU per il mining di seconda mano, la complessità della manipolazione dei driver (anche se, secondo quanto ci è stato riferito, un'altra azienda di terze parti è riuscita a rendere il processo più semplice) e gli altri svantaggi, questo non è il modo migliore per ottenere una scheda grafica a basso costo.

Tanto vale acquistare una GPU GeForce di seconda mano. Lo YouTuber ha pagato circa 160 euro per comprare la CMP 50HX da AliExpress. Per una cifra simile è possibile acquistare una RTX 2070.

Tuttavia, anche se in questo caso si tratta di un esperimento poco pratico, il riutilizzo di una scheda grafica per il mining è sicuramente interessante.

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Giulia Di Venere

Giulia Di Venere è Editor Senior per TechRadar Italia e lavora con orgoglio al progetto da quando è nato.

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è una grande appassionata di cinema, libri, cucina e cinofilia.

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Copre una grande varietà di tematiche, dagli smartphone ai gadget tecnologici per la casa, gestendo la pubblicazione dei contenuti editoriali e coordinando le attività della redazione.

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