ChatGPT Plus: le 5 funzioni che lo rendono irrinunciabile
Dalla generazione immagini al supporto video Sora, ecco perché l’abbonamento a pagamento fa davvero la differenza.

ChatGPT esiste in più versioni. Quella gratuita è così semplice da usare che non serve nemmeno accedere: si possono fare domande, generare un paio di immagini al giorno e cercare sul web, tutto senza che OpenAI sappia chi siete. È persino disponibile una modalità di ricerca più profonda chiamata “Think Deeper”, anche se con alcune limitazioni.
Ma se volete fare qualcosa in più oltre all’essenziale, è il momento di pensare a un upgrade. Esistono varie versioni a pagamento di ChatGPT, ognuna con funzionalità extra. Le più interessanti per un uso personale sono Plus e Pro.
Pro costa ben 200 dollari al mese (circa €165) ed è pensato per professionisti o aziende che hanno bisogno del massimo accesso possibile. Plus, invece, ha un costo molto più accessibile: 20 dollari al mese (circa €20) ed è più che sufficiente per l’uso quotidiano.
Da quando sono passato alla versione Plus, ChatGPT è diventato uno strumento molto più utile. Ecco cinque motivi per cui non potrei mai più tornare alla versione gratuita.
1. Più immagini da generare
Da quando ChatGPT ha integrato la possibilità di creare immagini direttamente, senza dover passare da DALL·E, abbiamo scoperto quanto fosse bravo anche in questo campo. Ed è lì che sono nate le prime immagini virali generate dall’IA.
Tutto è iniziato, in modo un po’ controverso, con l’applicazione dello stile Studio Ghibli alle foto delle persone. Poi il trend si è evoluto verso terreni più innocui (e adorabili), come trasformare il proprio cane in un essere umano o mostrare ai bambini come potrebbero essere da grandi mentre fanno il lavoro dei loro sogni.
Può sembrare una banalità, ma con un account Plus si può fare di più, e questo significa generare più immagini. Con un account gratuito, spesso si riesce a produrre solo un paio di immagini al giorno (il numero varia di giorno in giorno), dopodiché vi viene detto che avete raggiunto il limite. Se avete meme da creare o amici da prendere in giro modificando le loro foto, quei pochi crediti semplicemente non bastano.
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Con un abbonamento a ChatGPT Plus, invece, potete generare fino a 100 immagini al giorno. Una soglia che realisticamente non raggiungerete quasi mai, ma che vi garantisce di poter sempre creare al volo l’immagine perfetta al momento giusto.
2. Modalità vocale avanzata
Parlare con Siri o Alexa ha sempre avuto qualcosa di innaturale. Troppo spesso ci si ritrova a lottare per farsi capire, oppure a cercare di far smettere l’assistente mentre esegue l’ennesimo comando sbagliato. Chiunque abbia mai provato a far partire il nuovo, e ottimo, album di Michael Kiwanuka su Alexa e si sia ritrovato ad ascoltare Michael Card per la decima volta sa perfettamente di cosa stiamo parlando.
Con la modalità vocale avanzata di ChatGPT, l’esperienza è completamente diversa. Non solo si può conversare come con una persona vera, con tanto di personalità, ma le risposte sono naturali, senza bisogno di parlare in modo strano o robotico per farsi capire.
Se Siri e Alexa sembrano una specie di telegrafo vocale, con ChatGPT sembra di parlare con un insegnante, un amico di vecchia data, o persino un terapeuta. E la cosa più sorprendente è che, con un semplice tocco sull’icona della fotocamera, ChatGPT può “vedere” attraverso l’obiettivo dello smartphone e rispondere a domande su ciò che si ha davanti.
È difficile spiegare quanto questo possa fare la differenza, ma può davvero cambiare il modo in cui si vive il quotidiano: una passeggiata nel parco diventa un’occasione per identificare alberi e piante, ma le capacità di riconoscimento non si fermano certo alle foglie. Basta inquadrare praticamente qualsiasi cosa, e ChatGPT dirà cos’è e magari darà anche qualche consiglio utile.
Diventa uno strumento prezioso anche quando il computer dà un messaggio d’errore incomprensibile: basta puntare la fotocamera sullo schermo e ChatGPT si trasforma in un tecnico tascabile.
3. Generazione video con Sora
Quando è stato annunciato, Sora ha fatto il giro del mondo. E quando è arrivato davvero, a dicembre dello scorso anno, l’effetto è stato ancora più travolgente. Per accedere a Sora serve un account Plus o Pro: se si usa ChatGPT gratuitamente, la generazione video non è proprio contemplata.
Con l’abbonamento Plus ci sono dei limiti, è vero — sia sulla durata dei video che sulla risoluzione — ma almeno si può usare il sistema senza limiti nel numero di clip generate. E per molti è già un enorme passo avanti rispetto a non poterci nemmeno mettere mano.
Il nostro Editor at Large, Lance Ulanoff, ha definito Sora come “una piattaforma sorprendentemente completa, con strumenti semplici che permettono di generare video dall’aspetto incredibilmente realistico quasi all’istante”.
Il funzionamento è semplice: si parte da un’immagine e la si trasforma in un video. Letteralmente, tutto ciò che si riesce a immaginare può prendere vita. Usare Sora è una di quelle esperienze che iniziano come un gioco, ma rischiano di diventare una piccola ossessione: bastano pochi clic per trasformare un’idea in movimento, e a quel punto smettere diventa difficile.
4. Ricerca approfondita senza limiti
Con un account ChatGPT Plus, si sblocca quasi completamente l’accesso alla modalità Deep Research, che sfrutta più modelli di ragionamento (tra cui o4-mini, o4-mini-high e o3), oltre a una versione di anteprima di GPT-4.5 pensata proprio per scavare a fondo. Il risultato? Un report completo su qualsiasi argomento si stia cercando, con fonti pronte all’uso per presentazioni, documenti o lavori più seri.
Chi usa la versione gratuita può accedere a Deep Research solo cinque volte al giorno. Per chi fa ricerche occasionali va anche bene, ma con l’abbonamento Plus si va ben oltre: l’accesso è molto più ampio, quasi illimitato.
Il nostro autore Eric Schwartz ha definito Deep Research “uno degli strumenti di IA più ambiziosi che abbia mai provato”, aggiungendo: “è come avere un collega che ama perdersi nei dettagli delle ricerche tanto quanto me. Rispetto alle risposte standard di ChatGPT, qui si nota davvero l’impegno nel trovare informazioni nuove, pertinenti e meno ovvie”.
Per chi lavora con i dati, deve preparare progetti o semplicemente vuole scavare più a fondo, è uno strumento che può fare davvero la differenza.
5. Affidabilità garantita
Ogni tanto, ChatGPT può rallentare o smettere del tutto di funzionare. Ancora oggi ricordiamo con un brivido la Grande Interruzione di giugno 2025, avvenuta solo pochi giorni fa, ma abbastanza traumatica da restare impressa. Anche senza blackout completi, durante le ore di punta può diventare lento e faticoso da usare, soprattutto quando i server sono sovraccarichi.
È proprio in questi momenti che gli utenti con account ChatGPT Plus fanno la differenza: hanno la priorità rispetto a quelli con account gratuito. Questo si nota subito, in particolare nella velocità con cui vengono eseguite le richieste, dall’uso della modalità Deep Research alla generazione di immagini.
Con un abbonamento Plus, ci si può dimenticare dell’ansia da “risposta che non arriva” anche per una semplice domanda. Tutto scorre più fluido, anche nei momenti in cui milioni di utenti stanno usando il servizio contemporaneamente.
E poi c’è tutto il resto
Se c’è una cosa che l’intelligenza artificiale non conosce, è la stasi. Ogni pochi mesi, tutto cambia. E quello che ieri sembrava all’avanguardia oggi è già superato. OpenAI continua ad aggiungere funzionalità di continuo – spesso ogni settimana – e indovinate chi le prova per primo? Esatto: gli utenti Pro e Plus.
Le novità prima o poi arrivano anche per chi ha l’account gratuito, ma non con le stesse capacità, e soprattutto, con tempi d’attesa molto più lunghi. Con un abbonamento Plus, invece, si è sempre in prima fila per testare tutto ciò che di nuovo viene sperimentato. E quando si parla di IA, restare al passo non è un lusso: è una necessità.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.