TechRadar Eindoordeel
Apple Arcade è un servizio di gaming rivolto a giocatori appartenenti a una fascia di nicchia. Caratteristiche come l’essere adatto alle famiglie, la modalità offline, la presenza di giochi indie e l’assenza di acquisti in-game garantiscono su quasi tutti i dispositivi Apple un’esperienza leggera e senza troppo fronzoli. La mancanza di titoli tripla A e la poco chiarezza di Apple sui giochi di prossima uscita non permettono però di fare previsioni esatte sul futuro.
Voor
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Molti giochi al lancio
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Niente pubblicità
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Niente acquisti in-game
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Funziona su molti dispositivi Apple
Tegen
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Mancano giochi tripla A
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Interfaccia scarna e a volte irritante
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Poca chiarezza sui piani futuri
Waarom u TechRadar kunt vertrouwen
Ora che tutti i sistemi operativi sono stati aggiornati, Apple Arcade è disponibile su iPhone, iPad, Apple TV e macOS. È però ancora difficile esprimere un giudizio definitivo su quello che è il primo, reale progetto di Apple nel settore videoludico da molti anni a questa parte.
Per come il servizio si presenta oggi, possiamo riassumerlo così: se non volete giocare titoli tripla A, Apple Arcade ha molte sorprese e molti titoli di generi differenti che si lasciano apprezzare. Tra l’altro, dal lancio ad oggi, il servizio ha aggiunto una decina di nuovi titoli. Come inizio non c’è male.
Il punto debole è però l’interfaccia che è davvero troppo scarna e poco funzionale: trovare i giochi nella scheda Arcade dell’App Store e gestirli sul dispositivo richiede molta pazienza anche perché manca un’applicazione che faccia da hub. Il fatto poi di doverli scaricare uno ad uno (lo streaming non è previsto) potrebbe fare piacere a qualche utente e dare fastidio ad altri.
L’altra faccia della medaglia, quella positiva, è però che Apple Arcade alleggerisce e rende più fluida l’esperienza complessiva di gioco e riduce il rischio di imbattersi in titoli deludenti grazie a una rigorosa selezione. Per i giocatori più esigenti questo non è abbastanza (ed è anche comprensibile) ma potrebbe bastare, invece, a chi ha una connessione non troppo veloce o stabile, alle famiglie o a chi è in cerca di titoli “mordi e fuggi”. In ogni caso grazie al mese di prova, tutti possono farsi un’idea del servizio e capire se è adatto alle proprie esigenze.
Apple Arcade
In maniera molto semplice Apple Arcade potrebbe presentarsi così: accesso illimitato a un ampio e selezionato catalogo di giochi al prezzo di €4,99 al mese, inclusi eventuali DLC. Il servizio propone un’esperienza di gioco leggera sotto tutti i punti di vista e trasversale a tutti i dispositivi Apple. Senza dimenticare che è una piattaforma perfetta per le famiglie grazie alla possibilità di giocare in sei con un abbonamento e attivare le funzioni legate al tempo di utilizzo e al controllo parentale.
Nel complesso Apple Arcade corrisponde a questa descrizione. Il problema principale è che quando sentiamo parlare di servizi di gaming, pensiamo generalmente a quei cataloghi che offrono titoli tripla A molto attesi e con vecchi giochi. In questo caso è facile trovare un termine di paragone: un anno di abbonamento a XBox Game Pass o PlayStation Now permette di giocare a titoli nuovi e vecchi allo stesso prezzo di due giochi acquistati al day one, cioè €60.
Il punto è che questo metro di paragone non si può usare con Apple Arcade. La maggior parte dei titoli infatti non sono mai stati pubblicati e sono stati sviluppati da piccoli studi indipendenti. Inoltre, il fatto che il requisito richiesto da Apple è che possano funzionare su tutti i dispositivi (telefoni inclusi), comporta che i giochi usciti fino ad ora abbiano un "feeling" da titoli per smartphone (anche se alcuni possono beneficiare di controlli più precisi grazie al supporto dei controller per PlayStation 4 e Xbox One). A parte qualche eccezione, il servizio è composto da non molto illustri sconosciuti.
Sicuramente è un approccio originale rispetto alla tendenza degli altri servizi di gaming. Se Apple continuerà ad applicare una rigida selezione per proporre i titoli migliori, il servizio anche nei prossimi mesi permetterà di scoprire giochi che altrimenti passerebbero sotto silenzio. Qualcosa di simile, insomma, a quanto accadeva nei primi anni di vita dell’iPhone, prima che l’App Store venisse inondato di titoli di dubbia qualità. Avviate un gioco di Apple Arcade e state certi che vi divertirete, oggi e in futuro (se la qualità resterà la stessa ovviamente).
Apple Arcade: prezzo e disponibilità
Apple Arcade è già disponibile oltre che in Italia, in Inghilterra e negli Stati Uniti e dovrebbe raggiungere presto 150 paesi. I giochi funzionano su tutte le piattaforme della casa di Cupertino: iPhone, iPad, Mac, e Apple TV.
Per accedere alla sezione Apple Arcade dell’App Store bisogna avere installato il sistema operativo più recente. Per giocare sulle relative piattaforme bisogna essere passati a iOS 13, iPadOs arrivato con il nuovo iPad, tvOS 13 e macOS Catalina. Il servizio, tra l’altro, permette di condividere su tutti questi dispositivi i progressi dei giochi grazie al salvataggio nel cloud.
Come tutti i servizi di questo genere c’è un abbonamento mensile da pagare, dopo il primo mese gratis verranno addebitati €4,99 ogni mese. In generale si tratta della metà della cifra richiesta da altri servizi di gaming che però, come abbiamo visto, propongono un’offerta di tutt’altro tipo.
Apple Arcade: i giochi
Questa è la lista di tutti i giochi ufficialmente confermati per Apple Arcade (anche se non tutti sono stati già aggiunti al catalogo):
Agent Intercept
Assemble
Atone: Heart of the Elder Tree
Big Time Sports
Bermuda
Beyond a Steel Sky
Bleak Sword
Box Project
Cardpocalypse
Card of Darkness
Cat Quest II
ChuChu Rocket Universe
Cricket Through The Ages
Dead End Job
Dear Reader
Decoherence
Dodo Vault
Don't Bug Me!
Doomsday Vault
Down in Bermuda
Dread Nautical
EarthNight
Enter The Construct
Exit the Gungeon
Explottens
Fantasian
Fledgling Heroes
Frogger in Toy Town
Grindstone
Hexaflip
Hitchhiker
Hot Lava
Inmost
Jenny LeClue - Detective
King's League II
Kings of the Castle
Lego Arthouse
Lego Brawls
Lifeslide
Little Orpheus
Mind Symphony
Mini Motorways
Monomals
Mutazione
Neo Cab
Nightmare Farm
No Way Home
Oceanhorn 2: Knights of the Lost Realm
Operator 41
Over The Alps
Overland
Pac-Man Party Royale
PaintyMob
Patterned
Pilgrims
Pinball Wizard
Possessions
Projection: First Light
Punch Planet
Rayman Mini
Redout Space Assault
Repair
Sayonara Wild Hearts
Shantae and the Seven Sirens
ShockRods
Skate City
Sneaky Sasquatch
Sonic Racing
Speed Demons
Spek
Spidersaurs
Spyder
Stela
Steven Universe: Unleash The Light
Stranded Sails
Super Impossible Road
The Artful Escape
The Get Out Kids
The Enchanted World
The Pathless
The Bradwell Conspiracy
Tint
Towaga: Among Shadows
UFO on Tape: First Contact
Various Daylife
Way of the Turtle
What The Golf
Where Cards Fall
Winding Worlds
Wrod Laces
Yaga
Apple Arcade offre giochi un po’ di tutti i generi, allo stesso tempo questo significa però che non può vantare reali punti forti. O almeno, non ancora. Come in ogni catalogo, ci sono giochi particolarmente interessanti e altri che possono anche essere ignorati.
Alcuni dei migliori giochi disponibili sono titoli attesi da tempo che sono stati in sviluppo per anni prima che Apple li scegliesse per il lancio del suo servizio di gaming. Uno di questi è Overland, gioco strategico di ambientazione post apocalittica che punta sullo stile e mette da parte le meccaniche più complesse del genere. Il gioco dello studio Finji, in sviluppo dal 2013, non è di certo un’esclusiva ma si adatta perfettamente alla filosofia di Apple Arcade.
Il vero valore del catalogo risiede nella proposta complessiva e non nelle singole esclusive, considerato che tra qualche mese alcuni giochi potrebbero essere portati anche su altre piattaforme.
Sayonara Wild Hearts, ad esempio, è un titolo molto atteso che è all’altezza delle aspettative: si tratta di un gioco musicale a base di corse e inseguimenti seguendo il ritmo dei vari livelli. Possiamo definirla la versione aggiornata e futuristica di Temple Run con un’ampia varietà di stili e godibile anche in brevi sessioni. A livello di giocabilità niente di così profondo: più che un gioco vero e proprio è un’esperienza musicale ma che riesce comunque a coinvolgere per parecchie ore.
Sayonara Wild Hearts è un buon esempio della tipologia di titoli che troverete su Apple Arcade: nella maggior parte dei casi si tratta di giochi “stilizzati” perfetti da giocare in pochi minuti. La parola Arcade in questo senso è perfettamente adeguata al tipo di offerta, ovvero una sala giochi vecchio stile in cui però basta solo pagare l’ingresso e non le singole partite.
E proprio come in una sala giochi, tra i tanti titoli in catalogo non particolarmente famosi, può capitare di imbattersi in qualche sorpresa. Outlanders, ad esempio, è un gestionale dal ritmo lento e rilassante che permette di costruire una piccola comunità di campagna. Speck è un puzzle game concettuale che si lascia apprezzare. Tangle Tower è invece un promettente giallo dall’umorismo e dal doppiaggio divertenti. E ancora, Where Cards Fall è un puzzle platform che vi porterà in un mondo criptico e insolito. Infine Bleak Sword è uno spettacolare gioco d’azione dalla grafica rétro ispirato a titoli come Ghosts 'n Goblins.
Essendo un servizio dedicato anche alle famiglie, Apple Arcade non propone granché in termini di titoli horror o violenti e allo stesso tempo offre quasi nulla per il multiplayer. Quando il servizio fu annunciato, durante l’evento di marzo 2019, sembrava naturale che Apple avrebbe abbracciato anche il genere MMO data la popolarità di Fortnite e PUBG. Ci eravamo chiesti quanto Arcade avrebbe puntato su questo genere e la risposta è: molto poco.
Considerato il focus sul gioco offline e in singolo, difficilmente il genere MMO diventerà una colonna portante dell’esperienza su Apple Arcade. Onestamente alcuni giochi sono anche adatti al multiplayer ma i MMO rimangono i principali concorrenti e già sono disponibili sugli smartphone stessi. Sarebbe davvero sorprendente se Apple decidesse di non introdurre il gioco online.
Apple Arcade: lo store
Apple Arcade non è comunque esente da difetti, primo fra tutti il modo in cui l’interfaccia e le app sono (poco) organizzate.
La mancanza principale è quella di un hub che vada aldilà della scheda dedicata sull’App Store, in fondo non molto diversa dalle altre con filmati nella parte superiore e sotto le diverse categorie.
L’interfaccia identica al resto dello store, la mancanza di una sezione separata, e la schermata di download identica a quella delle altre app fanno quasi dimenticare di stare usando un servizio a parte dedicato al gaming.
A dare questa sensazione contribuisce il fatto che, una volta scaricati, i giochi vengono visualizzati tra le altre app, accanto, ad esempio, ai singoli giochi acquistati sull’App Store. Certo, è sempre possibile sistemarli manualmente nelle cartelle ma sarebbe decisamente più facile se ci fosse un’app che accentrasse tutto il servizio e garantisse l’accesso al catalogo. Questo servirebbe a dare anche un aspetto più professionale e maggiore soddisfazione a chi usa il servizio.
Non sarebbe nulla di rivoluzionario onestamente ma qualcosa che è normale aspettarsi considerato che viene portato avanti da anni da negozi digitali come Steam, GOG, e l’Epic Games Store. Magari un giorno verrà rilasciata un’app, o magari Apple preferisce evitare l’introduzione una seconda interfaccia per l’App Store.
Apple Arcade su iOS: qualche problema
Un effetto collaterale di Apple Arcade, soprattutto sui dispositivi portatili, è quello di causarne il surriscaldamento anche durante brevi partite di cinque o dieci minuti. Quasi superfluo aggiungere che in questi casi tenere tra le mani un iPhone può diventare scomodo dato che la copertura in alluminio e i bottoni raggiungono alte temperature. Una custodia è necessaria in questi casi, anche solo per proteggere le mani durante lunghe sessioni di gioco.
Alcuni titoli inoltre non sono proprio adatti ai comandi touch. Overland si gioca decisamente meglio con mouse e tastiera oppure sullo schermo dell’iPad. Si tratta di problemi congeniti al mobile gaming, è chiaro, ma è pur vero però che sono già stati sperimentati modi alternativi per correggere sistemi di controllo imprecisi come dare la possibilità di annullare l’ultima azione in caso di errore. Un buon correttivo, per esempio, è quello di Shinsekai: Into the Depths che rallenta il tempo quando si prende la mira per sparare ai nemici.
Apple Arcade: ne vale davvero la pena?
Apple ha garantito che molti giochi saranno aggiunti ogni mese ma quanti (e di che tipo) ancora non lo sappiamo con esattezza. I titoli che abbiamo provato fino ad ora, per quanto pieni di stile, sono molto diversi in termini di qualità e profondità di gameplay. Alcuni sono progetti curati nei minimi dettagli, mentre altri giochi sono molto semplici sia come concept che come realizzazione. Nel complesso, dunque, la qualità è altalenante.
Il che può andare bene finché ci sono giochi che giustificano l’abbonamento mensile. Apple ha rilasciato regolarmente nuovi giochi dalla data del lancio e sarà interessante capire se Arcade continuerà a mantenere un catalogo così ampio dato che l’accordo di esclusività di alcuni titoli prima o poi scadrà.
La speranza è che i giochi su Arcade, e il servizio stesso, possano distinguersi, grazie al supporto di Apple agli sviluppatori. Quando un titolo viene ammesso nel catalogo, gli sviluppatori ottengono un supporto economico per poter creare con più tranquillità i titoli. Alcuni team ci hanno spiegato che una politica del genere permette di aggiungere altre caratteristiche e meccaniche di gioco che sarebbero state tagliate in fase di progettazione.
Sicuramente, far parte di Apple Arcade permette agli sviluppatori di evitare l’introduzione di acquisti-in-app. Al momento sappiamo solo che gli studi guadagnano in maniera simile a quanto accade per le app: commissioni in base alle vendite o in base ai download e al tempo di gioco, come in questo caso. Nella corsa alle microtransazioni, soprattutto nei giochi per smartphone, Apple Arcade rappresenta una boccata d’aria fresca.
Questa politica sembra avere già ottenuto i primi risultati con quei titoli del catalogo che appaiono più consistenti e curati. Sneaky Sasquatch ha più meccaniche di gioco e attività al lancio di quante ne avrebbe avuto senza il supporto di Apple e se fosse stato venduto sullo store e in versione free-to-play. Rispetto agli altri giochi, il titolo mostra una maggiore attenzione ai dettagli come le animazioni del protagonista che, affamato, osserva il cibo o che, mentre cammina, rivolge lo sguardo verso un poster che ritrae una fetta di pizza.
Aldilà di Sneaky Sasquatch, è difficile stabilire come gli altri giochi pubblicati al lancio abbiano beneficiato dell’attenzione e della cura dovuti al supporto finanziario (e tecnico) di Apple. In teoria, però, questo tipo di approccio dovrebbe portare in futuro titoli di un livello più alto rispetto a quelli a cui sono abituati gli utenti di iPhone, iPad, Mac e Apple TV. Solo il tempo potrà decidere se il più grande investimento nei videogiochi di Apple degli ultimi decenni darà ai giocatori qualcosa di davvero unico e una scossa al mercato.
A chi lo consigliamo
Apple Arcade è un servizio di gaming che può andare bene per tutti, dato che chiunque potrà trovare qualcosa che gli interessa. L’utente ideale, però, è essenzialmente un giocatore casual o di nicchia. Innanzitutto lo consigliamo a chi ha un dispositivo Apple e che spesso non trova giochi compatibili, soprattutto per Mac. Le altre categorie a cui consigliamo questo Apple Arcade sono le famiglie, data l’assenza di contenuti per adulti e la possibilità di giocare su sei dispositivi con un abbonamento, e chiunque possa apprezzare i titoli indie. Arcade, infatti, ne è pieno.
A chi lo sconsigliamo
Se giocate solo ed esclusivamente titoli tripla A, Apple Arcade probabilmente non fa al caso vostro e non bisogna neanche aspettarsi che in futuro Apple possa inserire giochi e serie famose. Quando abbiamo parlato con gli sviluppatori, sono stati abbastanza chiari nel sottolineare che la sfida principale, dal loro punto di vista, è riuscire a ottimizzare i giochi per tutte e QUATTRO le piattaforme sulle quali il servizio è disponibile e non, come ci si aspetterebbe, realizzare la versione per i dispositivi meno potenti. In altre parole, ai grandi studio non converrebbe impiegare del tempo per realizzare porting destinati ad Apple Arcade.
Confronti
PlayStation Now / Xbox Game Pass
Questo confronto è inevitabile e allo stesso tempo ingiusto ma proviamo a farlo comunque. Dopo la recente riduzione del prezzo, sia PlayStation Now che la versione console di Xbox Games Pass costano €9,99 al mese. È possibile giocare in streaming i titoli Sony o scaricare uno degli 800 disponibili sul catalogo, mentre Xbox Games Pass permette di scaricare 250 giochi (alcuni dei quali però molto più recenti del servizio Sony).
Ovviamente entrambi richiedono le rispettive console (anche se Xbox Games Pass esiste anche in versione solo PC o per entrambi a un prezzo più alto), quindi non sono esattamente adatti per gli smartphone. Al catalogo di entrambi i servizi vengono aggiunti con regolarità titoli AA e tripla A, nella maggior parte dei casi a un po’ di tempo dall’uscita. Entrambi, inoltre, funzionano in aggiunta ai servizi per giocare online PS Plus e Xbox Live.
Dunque la spesa è doppia per ogni singola console ma se avete già un dispositivo Apple (se state leggendo questa recensione è probabile), allora Arcade è più economico e adatto al casual gaming. Insomma, davvero si tratta di confrontare le mele con le pere.
Google Play Pass
Il servizio di Google è stato (non a caso) annunciato a sorpresa giusto dopo Apple Arcade e sembra essere il suo principale concorrente. Considerato che Arcade ovviamente non funziona su dispositivi Android, c’è ovviamente spazio sul mercato per Play Pass e per la sua offerta di lancio. I prezzi al momento riguardano solo il mercato americano anche se è ragionevole pensare che quelli europei non se ne discosteranno molto: una prova gratuita di 10 giorni, $2 al mese per un anno e $5 per i successivi. Insomma, un’offerta che si annuncia abbastanza generosa.
Rispetto ad Apple Arcade, Google Play Pass sembra avere un approccio molto più tradizionale puntando su un catalogo di 350 titoli, già pubblicati. Due terzi saranno giochi, mentre la parte restante app, anche se non si sa ancora quali e quanto utili. Il mercato sembra dunque diviso equamente tra i vari sistemi operativi ma a Play Pass manca l’idea di fondo di Apple di proporre solo nuovi giochi e quindi c’è da aspettarsi un servizio sicuramente meno curato sotto questo aspetto.
Google Stadia / Microsoft xCloud
In teoria, Google Stadia e Microsoft xCloud si possono considerare concorrenti di Apple Arcade ma solo perché anche questi si possono usare sugli smartphone, che è senza dubbio la piattaforma di riferimento di Apple Arcade. I servizi di Google e Microsoft sono però solo in streaming e puntano a proporre titoli tripla A con un prezzo simile a quello di altri servizi (Stadia costerà €9 al mese).
Inoltre, né Google Stadia né Microsoft XCloud non sono ancora disponibili, quindi è un confronto più ipotetico che basato su fatti. Sicuramente lo riproporremo quando tutti saranno sul mercato.
- La colonna sonora è una parte integrante dei giochi e titoli come Sayonara Wild Hearts non possono essere giocati a basso volume. Se cercate degli auricolari dal buon rapporto qualità-prezzo vi consigliamo la nostra guida ai migliori auricolari true wireless.