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TCL e Samsung presentano due tecnologie che promettono di superare l’OLED

TCL's stand at the SID show displaying its inket-printed OLEDs
(Immagine:: FlatpanelsHD.com)

La corsa alla prossima grande innovazione nel mondo delle TV (qui trovate i migliori) ha appena raggiunto due traguardi importanti: TCL CSOT, la divisione display di TCL, ha mostrato la sua tecnologia OLED stampata a getto d’inchiostro (IJP OLED) in formato TV fino a 65 pollici, mentre Samsung Display ha presentato una nuova versione potenziata della tecnologia EL-QD, potenzialmente destinata a superare gli attuali OLED.

Entrambe sono tecnologie autoemissive, come gli OLED odierni, ma promettono maggiore efficienza e costi inferiori. Sebbene nessuna delle due sia vicina al debutto sul mercato consumer, l’OLED stampato sembra il candidato più probabile a fare il primo passo. Entrambe, però, potrebbero rivoluzionare il settore.

OLED a getto d’inchiostro: più vicino, ma non ancora pronto per le TV

I pannelli OLED stampati a getto d’inchiostro sono particolarmente promettenti perché possono essere impiegati in una vasta gamma di dispositivi: smartphone, tablet, laptop, monitor, TV, cruscotti per auto... praticamente ovunque ci sia uno schermo. TCL ha già mostrato prototipi da 65 pollici negli anni scorsi, ma quello attuale è molto più vicino alla produzione. Tra le novità, spiccano anche pannelli più piccoli dotati di un nuovo backplane a ossidi che migliora i tempi di risposta e riduce i consumi.

TCL CSOT dichiara di essere il primo produttore ad aver "commercializzato un’intera gamma di prodotti OLED stampati a getto d’inchiostro", ma al momento i prezzi rimangono proibitivi per il mercato TV. Come per ogni nuova tecnologia, servirà tempo prima che i costi si abbassino e la produzione raggiunga una scala sostenibile.

Gli IJP OLED restano tecnicamente OLED, dato che utilizzano materiali organici per emettere luce, ma la loro struttura e processo produttivo li rendono una tecnologia di nuova generazione. Offrono il potenziale per una maggiore efficienza energetica e costi più bassi nel lungo termine, ma non sono ancora pronti per il mercato consumer delle TV. Secondo TCL, serviranno ancora alcuni anni prima che diventino accessibili in questo segmento, anche se iniziano già ad arrivare su schermi più piccoli.

A young woman with dark hair standing next to a prototype EL-QD monitor. It is showing a bright pattern and has a label saying it is a 400 nit EL-QD display.

(Image credit: FlatpanelsHD.com)

Is the future bright for EL-QD?

EL-QD potrebbe sembrare il nome di un torero, e Samsung Display è decisamente ottimista sul suo potenziale. Questa tecnologia sfrutta i quantum dot come diodi emettitori di luce e promette una copertura colore più ampia, tempi di risposta più rapidi e consumi energetici ridotti rispetto alle tecnologie attuali.

Come TCL CSOT, anche Samsung Display ha mostrato i suoi prototipi all’evento SID negli Stati Uniti. Tra OLED stampati e pannelli pieghevoli, il più interessante dal punto di vista tecnico è stato proprio l’EL-QD, perché l’azienda sembra aver risolto uno dei principali problemi di questa tecnologia.

Finora, i display EL-QD soffrivano di una scarsa longevità, soprattutto per quanto riguarda il materiale blu, fondamentale per il bilanciamento cromatico. Le versioni iniziali utilizzavano cadmio, un materiale vietato in molti Paesi. Ora, però, Samsung afferma di aver "aumentato drasticamente" la durata nei suoi nuovi prototipi senza cadmio.

Il risultato è il prototipo EL-QD più luminoso di sempre, ma siamo ancora lontani dalla luminosità richiesta per un’esperienza HDR su TV: il pannello attuale raggiunge solo i 400 nit, mentre i migliori OLED superano i 1.000 nit e i mini-LED arrivano a livelli ancora più alti.

Inoltre, le dimensioni sono ben lontane da quelle di un televisore da salotto: 18,2 pollici con risoluzione di 3.200 x 1.800 pixel.

Insomma, EL-QD resta una tecnologia molto promettente, ma non è ancora pronta per il mercato. Il futuro è luminoso, sì, ma serve ancora molta luce prima che possa diventare una vera alternativa per le TV HDR.

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Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.