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Fotocamera
- Riprende la funzione dual-aperture del Galaxy S9 Plus
- Grandangolo e teleobiettivo posteriori
- L’ottimizzazione con AI è promettente
Samsung riprende le caratteristiche fotografiche del Galaxy S9 Plus sul Note 9, con ottiche capaci di buone prestazioni a bassa illuminazione e teleobiettivo. Questo è uno dei migliori smartphone fotografici del 2018.
L’S9 Plus ci dà un’idea della qualità fotografica che ci si può aspettare dal Note 9, ma Samsung ha ritoccato il software per migliorarlo ulteriormente. Ci sono piccole ma significative differenze nel bilanciamento del bianco, grazie al riconoscimento del soggetto.
La doppia fotocamera da 12 MP ha l’apertura variabile, che passa da f/1.5 a f/2.4 secondo la quantità di luce. L’S9 Plus si comportava bene con le scene più scure, usando la stessa tecnologia.
Ottimo effetto bokeh e fuoco sul cibo. Il software è riuscito a capire che cosa stavamo inquadrando e ha regolato automaticamente il bilanciamento del bianco
Il Ponte di Brooklyn è là in fondo. È il momento di usare il teleobiettivo
La seconda fotocamera posteriore ha un ingrandimento 2x. Il Ponte di Brooklyn ora occupa bene l’inquadratura
Un’altra prova con lo zoom. Ci sono delle moto d’acqua sull’East River
Con lo zoom, le moto d’acqua si vedono un po’ di più. Ma un fattore d’ingrandimento 2x non può fare miracoli, per quanto sia sempre preferibile allo zoom digitale.
La seconda fotocamera posteriore ha zoom ottico 2x, che permette di avvicinarsi ai soggetti più lontani. L’apertura f/2.4 in questo caso è fissa ed è presente la stabilizzazione ottica (OIS) come sulla fotocamera primaria. L’unico problema che abbiamo avuto è che le foto notturne fatte con il teleobiettivo avevano molto rumore, ma in tutti gli altri casi le immagini sono molto nitide.
La fotocamera frontale del Note 9 ha un sensore da 8 MP, ed è la prima con autofocus per la serie Note. L’applicazione di Samsung ha moltissime opzioni per gli scatti: sticker AR, angolo ampio per le foto di gruppo gruppi, video Super Slow Motion a 960 fps e 720p. È una tra le applicazioni più complete, ed è comunque facile da usare.
Il nostro primo scatto a distanza con il Samsung Galaxy S9 e la S Pen. Divertente e utile.
Tutte le fotografie scattate con la S Pen, mentre mangiavamo una pizza vicino agli uffici di TechRadar.
Tenere il telefono e premere il pulsante a schermo per scattare? Troppo vintage, roba da Note 8.
Un edificio in costruzione. La batteria del Note 9 dura molto, ma non tanto da fare un time lapse fino a fine lavori.
Le immagini hanno molti dettagli. Non vediamo l’ora che sia sera per vedere come se la cava con poca luce.
Avviare l’applicazione fotocamera è molto semplice. Basta premere due volte il pulsante di attivazione. Un’ottima soluzione.
La fotocamera del Samsung Galaxy Note 9 identifica il soggetto e si adatta automaticamente. Regola il bilanciamento del bianco e i colori basandosi su 20 soggetti diversi come tramonti, fiori, cibo, uccelli, testo e così via. In confronto all’S9 Plus, uscito solo sei mesi prima, si nota una maggiore quantità di dettagli, ma bisogna osservare bene per cogliere le differenze.
L’applicazione riconosce la scena (con maggiore accuratezza rispetto all’LG G7), e ci può anche aiutare a correggere difetti, come gli occhi chiusi, sfocature indesiderate, distorsioni dovute alla lente e controluce. C’è anche un avviso che compare quando bisogna pulire la lente, o ci comunica se la persona fotografata ha chiuso gli occhi.
La nostra lamentela riguarda il fatto che il Note 9 non può registrare video 4K HDR, mentre alcuni concorrenti possono farlo. Un limite dovuto al processore Exynos 9810, che non supporta questo tipo di segnale video. I video di questo tipo, invece, sono possibili con il nuovo Samsung Galaxy S10.
La qualità fotografica è stata superata da Google Pixel 3 e Google Pixel 3 XL, dagli ultimi modelli Huawei e dalla stessa Samsung. Ma il Galaxy Note 9 resta uno smartphone fantastico per fare fotografie.
Android, interfaccia e applicazioni
- Nasce con Android Oreo, aggiornamento disponibile
- Samsung Pay, Bixby AI ed AR Emoji
Samsung si è persa per un soffio Android 9 Pie, quindi il Note 9 che comprerete avrà probabilmente Oreo, ma la nuova versione è già disponibile come aggiornamento. Una volta installata la nuova versione, avrete anche la nuova e migliorata interfaccia One UI. Una novità più che benvenuta, che archivia l’invadenza della precedente interfaccia Samsung TouchWiz.
Il Galaxy Note 9, insieme al Tab S4, ha anche una skin esclusiva da scaricare dedicata a Fortnite, eredità del periodo in cui il gioco era disponibile in esclusiva su alcuni dispositivi della casa sudcoreana.
Samsung Pay è un’applicazione per i pagamenti alternativa ad Apple Pay o Android Pay. Per alcune cose è preferibile ai suoi concorrenti, per esempio perché potete usarla con alcuni distributori automatici negli aeroporti e altrove, grazie alla tecnologia MST (Magnetic Secure Transmission).
L’assistente virtuale Bixby è invece un’alternativa a Google Assistant. Il prodotto di Google è più intelligente e capisce meglio i comandi, mentre Bixby spesso ci ha costretti a ripetere o annullare un comando che aveva capito male. Il software comunque migliora continuamente, e mentre leggete queste righe Samsung potrebbe aver già risolto i problemi che abbiamo rilevato.
La buona notizia è che è Bixby si può usare per navigare nell’interfaccia del Note 9 e in questo se la cava molto bene, al punto che potete usarla anche per scaricare applicazioni dal Play Store (altri assistenti vi portano al massimo fino alla pagina dell’applicazione). Comunque, servono ancora dei miglioramenti se Samsung vuole competere con Google, in particolare nel settore degli altoparlanti intelligenti. Il pulsante dedicato a Bixby non ci piace, ma se non altro con il Galaxy S10 Samsung lo ha reso relativamente più utile.
Gli avatar digitali AR Emoji sono una cosa simpatica, ma nulla su cui vale la pena spendere più di qualche parola.
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