TechRadar Verdetto
La Panasonic Lumix S1R può contare su un sistema di stabilizzazione dell’immagine efficace, un mirino EVF eccellente e un’ottima qualità costruttiva. Inoltre la qualità delle immagini e dei video è convincente. Il sistema di AF, però, è inferiore rispetto alla concorrenza e il prodotto non presenta vantaggi in termini di dimensioni e peso rispetto a reflex di livello equivalente. Detto ciò, Panasonic ha fatto un ottimo lavoro, sfornando una fotocamera di ottimo livello, se consideriamo che si tratta del primo ingresso nel mercato delle mirrorless full-frame.
Pro
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Mirino fantastico, il migliore della categoria
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Livello di dettaglio eccellente, anche con l’obiettivo in kit
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Ottima qualità costruttiva
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Stabilizzazione dell’immagine molto efficace
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Ottimo controllo del rumore a livelli di ISO elevati
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L’ampiezza del buffer è una bella sorpresa
Contro
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Corpo pesante e grande
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Sistema AF inferiore rispetto alla concorrenza
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La protezione del mirino può essere d'intralcio quando si usa il display LCD
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Alcuni controlli non convincono affatto
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Non c’è un vantaggio in termini di peso e dimensioni rispetto a una reflex
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Autonomia non eccelsa
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Da 13 anni ormai Panasonic è uno dei maggiori produttori di fotocamere con formato Quattro Terzi e Micro Quattro Terzi. La serie G di fotocamere Micro Quattro Terzi è stato davvero un successone sia tra i semplici appassionati sia tra i professionisti. La Panasonic Lumix S1R è l'ingresso di questo marchio nel mondo delle full-frame.
Per cui la decisione di entrare nel mercato delle full-frame è stata accolta con grande sorpresa lo scorso anno, anche perché l’annuncio è giunto a pochi mesi di distanza dall’ingresso in questo settore di giganti come Nikon e Canon.
Sulla stessa falsariga di quanto fatto da Nikon, Panasonic ha presentato la sua nuova famiglia di fotocamere Lumix S che consta di due modelli. La principale differenza tra i due risiede nella risoluzione del sensore. Se da un lato la Panasonic S1 è dotata di un sensore full frame da 24,2 MP, la S1R oggetto di questa recensione ha a bordo un sensore da 47,3 MP. Quantomeno nel momento in cui scriviamo, questo sensore rende questo prodotto la fotocamera mirrorless full frame con la risoluzione più alta tra quelle in commercio, avvicinandosi a modelli come Nikon Z7 e Sony A7R III.
Visto che si tratta della prima fotocamera di una nuova serie (assieme all’altro modello) è comprensibile che ci sia qualche difetto di gioventù, ma la S1 ci ha già colpito in sede di recensione, il che ci dà un’idea di cosa aspettarci per questa S1R. Ma si tratta semplicemente di una S1 con più megapixel? O c’è dell’altro?
- Leggi la recensione di Panasonic S1
Caratteristiche
- Sensore 47,3MP CMOS full-frame
- Sistema Dual I.S. 2 a cinque assi
- Registrazione video 4K a 60/50p
A bordo della S1R troviamo un nuovo sensore full frame da 47,3 MP, una novità assoluta. Si tratta di un sensore progettato senza un filtro passa basso ottico per una risoluzione ottimale dei dettagli più piccoli, mentre sopra ogni pixel c’è una microlente asferica per far sì che passi la maggiore quantità di luce possibile tramite il fotosito.
Se questo numero di megapixel non vi suona nuovo, è perché la fotocamera compatta più recente di Leica, la Q2, ha anch’essa un sensore full-frame con questa risoluzione e, dato che Leica fa parte della L-mount alliance come Panasonic, è ragionevole concludere che i due sensori hanno molti punti in comune ed è pure possibile che siano identici.
Questa risoluzione crea file con una dimensione, a livello di pixel, di 8368 x 5584, ma la S1R può fare di più se necessario. Anzi, può fare molto meglio, a dirla tutta. La modalità ad alta risoluzione può produrre immagini di ben 187 MP.
Il principio dietro a questo meccanismo, ovvero catturare una serie di immagini con differenze di minuti nella posizione del sensore tra ogni esposizione prima che vengano uniti in uno scatto; non è una novità assoluta, lo troviamo a bordo di reflex già sul mercato e su alcuni modelli mirrorless, ma nessun’altra fotocamera è stata in grado di creare file di dimensioni così grandi.
Questo modello usa lo stesso innesto L che Leica ha usato in alcuni modelli precedenti, sebbene Panasonic, assieme a Sigma, adesso ha iniziato a sviluppare obiettivi per il suo innesto proprietario.
Al momento ci sono tre obiettivi di questo tipo ovvero Lumix S Pro 50mm f/1.4, Lumix S Pro 70-200mm f/4 O.I.S. e Lumix S Pro 24-105mm f/4 Macro O.I.S., e molti altri giungeranno sul mercato nei prossimi anni.
Da un po’ di tempo Panasonic, nei suoi modelli della serie G, unisce il proprio sensore a sistemi di stabilizzazione dell’immagine basati su obiettivi e questa soluzione è presente anche qui. Questo sistema, che mantiene lo stesso nome visto in precedenza, vale a dire Dual I.S. 2, promette una stabilizzazione a cinque assi. Il vantaggio di questa soluzione è duplice: non solo si ha la stabilizzazione dell’immagine quando si usano obiettivi non stabilizzati, ma si ottiene una migliore correzione anche quando si usano obiettivi con stabilizzazione. La certificazione CIPA per la stabilizzazione fornita dal solo sensore è di 5.5 stop e questo valore sale a un massimo di sei stop quando si usano obiettivi con un loro sistema di stabilizzazione. A integrazione di ciò troviamo anche un indicatore della stabilizzazione (IS Status Scope) che mostra quante vibrazioni la fotocamera sta misurando mentre la si tiene in mano.
Al momento, dei tre obiettivi che abbiamo citato, solo il Lumix S Pro 50 f/1.4 non è provvisto di un suo sistema di stabilizzazione, anche se va detto che la fotocamera supporta anche gli obiettivi con innesto Leica L senza questa tecnologia e, a quanto pare, una serie di obiettivi Sigma e Panasonic andranno a riempire la gamma di lenti disponibili.
I mirini con 3,69 milioni di punti visti sulle fotocamere Panasonic G9 e GH5S ci avevano già colpito, ma la S1R fa un considerevole balzo in avanti. Il pannello OLED da 5,76 milioni di punti ha una risoluzione molto più elevata rispetto a quella che troveremmo in prodotti simili o anche di fascia superiore e il fattore di ingrandimento massimo pari a 0,78x è anch’esso di ottimo livello.
Questo mirino può vantare una frequenza di aggiornamento massima pari a 120 fps e una latenza di 0,005 secondi. Inoltre è presente un sensore di prossimità sopra l’oculare che risulta utile quando si alterna tra visione su LCD e sul mirino. A quanto pare è la stessa tecnologia vista a bordo della S1, che ci ha convinto appieno.
Il display touch LCD che troviamo sotto è anch’esso di buon livello con 2,1 milioni di punti su una diagonale di 3,2 pollici. Si tratta di un display che si sposta dal corpo della fotocamera e si può muovere verso l’alto, verso il basso e, grazie a una cerniera laterale è possibile muoverlo anche lateralmente. Si tratta di un design simile a quello del display posteriore della Fujifilm X-T3 e porta in dote il grande vantaggio di rendere gli scatti in modalità ritratto più semplici da effettuare quando la fotocamera è in alto o ad altezza suolo (oppure quando si scatta da dietro un angolo (semmai vi dovesse capitare una situazione simile).
Sensore: 47.3MP full-frame CMOS
Innesto: Innesto L
Display: touchscreen a tre assi da 3,2 pollici e 2,1 milioni di punti
Mirino: OLED EVF, 5,76 milioni di punti
Scatto a raffica: 9 fotogrammi al secondo (6 fotogrammi al secondo con AF continuo)
Autofocus: AF a rilevamento di contrasto con DFD
Video: 4K UHD (fino a 60/50p)
Connettività: USB 3.1 (Type-C), HDMI, Wi-Fi e Bluetooth
Autonomia: 380 scatti con scheda SD / 360 con scheda XQD
Peso: 1020g (scheda e batteria incluse)
Da un po’ di anni Panasonic ha puntato fortemente sulla registrazione video in 4K, per cui non sorprende che anche questa S1R offra prestazioni eccellenti dal punto di vista video, arricchite anche da tutta una serie di opzioni disponibili. Questo prodotto registra in 4K UHD (3840 x 2160) a un frame rate fino a 60/50p a 150 MB/s. C’è anche l’opzione di registrare a 30/25/24p ed è pure possibile registrare in Full HD.
Sono disponibili diversi profili per consentire un miglior punto di partenza per quanto riguarda il grading e parliamo di opzioni come -Cinelike D, Cinelike V, Like709 e Hybrid Log Gamma sia in versione monocromatica che con vari colori. La modalità di registrazione V-Log, però, è disponibile solo come aggiornamento a pagamento.
Come nel caso della S1, la S1R è stata progettata con due ingressi per le schede, uno per schede XQD e l’altro per schede SDHC/SDXC. Colpisce il fatto che ciascuno slot per le schede supporti schede con specifiche di fascia alta come UHS-I, UHS II e gli standard UHS Speed Class 3 e VIdeo Speed Class 90. Inoltre Panasonic ha promesso che lo slot XQD avrà il supporto al formato CFexpress che andrà a rimpiazzare XQD a breve.
L’autonomia è di circa 380 scatti quando si usa una scheda di tipo SD mentre quando si usano schede XQD il valore scende di poco attestandosi a 360 scatti. Queste due cifre scendono di 20 scatti se si usa il mirino elettronico anziché il display LCD. Se invece si attiva la modalità risparmio energetico, questi due valori triplicano e quindi potrete effettuare molti più scatti rispetto a un uso normale.
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