Recensione Nintendo Switch

Nintendo Switch è un ibrido tra console classica e portatile

Nintendo Switch
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Non dimentichiamo che Nintendo ha progettato a suo tempo alcuni controller diventati poi dei veri è proprio classici, dei punti di riferimento; così è stato per il controller originale della prima console Nintendo, un modello al quale si sono ispirati i maggiori produttori di console da quel momento in poi, mentre il Nintendo 64 è stata la prima console ad avere un controller con una leva analogica, e la Wii (nel bene e nel male) ha introdotto il primo controller dotato di un sensore di movimento.

Con la Switch, Nintendo ha tentato, apparentemente, l’impossibile provando a creare un dispositivo che è allo stesso tempo un unico controller che all’occorrenza si può dividere in due controller distinti e separati, funzionando anche da controller nel formato portatile.

Nintendo Switch Joy-Con: impressioni generali

  • L’eccessiva versatilità dei Joy-Con fa si che non siano perfetti in qualsiasi modalità d'uso
  • La tecnologia HD Rumble è sorprendente, ma potrebbe essere migliorata

In definitiva, i Joy-Con della Nintendo Switch possono essere considerati come dei “jolly”, estremamente versatili, ma non riescono a eccellere in nessuna delle tre modalità proposte. In nessuna di queste configurazioni, infatti, sarà impossibile giocare, ma in passato abbiamo usato controller più comodi, in quanto realizzati con il più semplice obiettivo, di svolgere nel migliore dei modi un solo compito.

Il D-pad sinistro del Joy-Con riassume il problema in poche parole: invece di puntare sul classico pad direzionale a forma di croce, utilizzato da Nintendo fin dai tempi del primo NES è invece suddiviso in quattro pulsanti separati per permettere di utilizzarli come pulsanti frontali quando il Joy-Con sinistro viene utilizzato come controller individuale. (In questo caso, ovviamente la funzione di D-pad viene svolta dalla levetta analogica, come si evince in foto)

Il risultato è un D-pad che sconsigliamo per i giochi classici che si basano molto su di esso, come Street Fighter.

Nintendo Switch

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Anche le levette analogiche della Nintendo Switch sembrano essere un compromesso tra i vari formati: troppo piccole per un gamepad tradizionale, ma abbastanza grandi da costringervi a fare attenzione a quando le riponete in uno zaino, per paura che una di esse si possa staccare.

In realtà, avrete la possibilità di acquistare accessori separati che non presentano queste problematiche (il controller Pro ne è un esempio lampante), ma in questa recensione ci limiteremo a parlare di ciò che viene fornito in dotazione nella scatola originale, dato che, la maggior parte delle persone giocherà con la console sfruttando almeno inizialmente la dotazione fornita in bundle.

Un particolare dei controller della Nintendo Switch che ci piace sottolineare, riguarda la qualità dei pulsanti frontali. Sono un po' più piccoli di quelli delle altre console, ma hanno un click davvero soddisfacente che apprezziamo molto.

I Joy-Con presentano un'interessante forma di Rumble (vibrazione), che Nintendo ha soprannominato "HD Rumble". Da quello che abbiamo visto finora non si tratta di un semplice espediente di marketing, ma di un vero e proprio passo in avanti nello sviluppo di questa tecnologia. 

Nel mini-game del gioco di lancio 1-2 Switch bisogna indovinare il numero di palline (virtuali) presenti all'interno di un Joy-Con: è impressionante quanto bene l'HD Rumble crei l'impressione che ci siano delle vere palline all'interno del controller. 

Un altro mini-game che ci ha lasciato di stucco, sempre appartenente alla serie 1-2 Switch, è quello in cui dovrete scassinare una cassaforte sentendo il click di un quadrante mentre la girate.

Questi “giochini” ci hanno entusiasmato rappresentando un assaggio delle possibilità di impiego di HD Rumble nei progetti futuri, ma il successo di questa tecnologia dipenderà dalla capacità degli sviluppatori dei titoli per Nintendo Switch di utilizzarla al meglio; il potenziale c'è, ma stiamo ancora aspettando un'app da urlo che integri questa funzionalità e la renda memorabile.

Nintendo ha apportato dei miglioramenti con l'aggiornamento del sistema operativo Switch 3.0 - per esempio, se avete perso un Joy-Con ma i due sono ancora accoppiati, potete far vibrare l'altro per renderlo più facile da trovare.

Inizialmente ci sono state segnalazioni di problemi di connettività con il Joy-Con sinistro sulla Nintendo Switch, cosa che abbiamo sperimentato noi stessi. Il problema è che a volte, durante il gioco, la connessione del Joy-Con sinistro si interrompe completamente.

Fortunatamente, Nintendo offre ora un servizio di riparazione per ogni Joy-Con rotto, quindi consigliamo di inviare il vostro se si verificano problemi di connettività di qualsiasi tipo.

Nintendo Switch review

Nintendo Switch review (Image credit: TechRadar)

Nintendo Switch Joy-Con: modalità portatile

  • I controlli in modalità portatile risultano un po' scomodi
  • La levetta analogica destra, in particolare, dà piuttosto fastidio per via del suo posizionamento

È nella configurazione in modalità portatile che le carenze del controller Nintendo Switch sono più evidenti. Il problema principale riguarda il posizionamento troppo in basso dello stick analogico destro, che abbiamo trovato molto difficile e scomodo da utilizzare.

O si tiene la Switch in modo precario sulla punta delle dita per manovrare la levetta analogica con la punta del pollice destro, oppure si tiene il dispositivo utilizzando una presa più stretta azionando la levetta con la parte interna della nocca del pollice, soluzione alquanto scomoda.

Dando uno sguardo al passato, questo design ci ricorda molto il layout di Playstation Vita, ma a causa del peso maggiore della Nintendo Switch è piuttosto difficile tenere il dispositivo in una posizione comoda sulla punta delle dita.

È una modalità che pensiamo possa funzionare per brevi sessioni di gioco, ma non andrebbe bene per periodi più lunghi. Se si gioca con la Nintendo Switch durante un volo, per esempio, ci aspettiamo che la maggior parte delle persone scelga di mettere la console in modalità da tavolo, utilizzando il tavolino d’appoggio di fronte a loro.

Nintendo Switch

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Nintendo Switch Joy-Con: modalità controller unico combinato

  • Levette analogiche più piccole rispetto ai controller tradizionali
  • Il controller è comodo e facile da usare
  • I pulsanti frontali restituiscono un click soddisfacente

Ci aspettiamo che la gente giochi, combinando i due Joy-Con in un unico controller, quando la console è inserita nel dock per un utilizzo classico davanti alla tv.

Tutto ciò è possibile grazie ad un’impugnatura, inclusa nel bundle, studiata apposta per consentire un facile inserimento dei Joy-Cons.

All'inizio ci siamo preoccupati quando ci è stato rivelato che utilizzando l'impugnatura Joy-Con fornita con la Nintendo Switch non è possibile ricaricare i due controller, pertanto se si desidera caricare i controller è necessario ricollegarli allo schermo della console.

L’autonomia dei Joy-Con è stimata per una durata pari a 20 ore, quindi saremmo sorpresi se la batteria si scaricasse, improvvisamente, durante una singola sessione di gioco; tuttavia, dover smontare i nostri controller per ricaricarli alla fine di ogni sessione è un po' frustrante.

A dire il vero, esiste un’impugnatura che permette di ricaricare i Joy-Con, ma si tratta di un accessorio venduto separatamente.

A parte i problemi di ricarica, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla comodità del controller grazie al supporto fornito dall’impugnatura in plastica.

Anche se gli stick analogici sono un po' piccoli, li abbiamo trovati perfettamente utilizzabili per lunghe sessioni di gioco di Breath of the Wild; l'ergonomia del controller, in questa modalità, è notevolmente migliorata nel suo complesso.

È un peccato che il controller non abbia un vero e proprio D-pad sul lato sinistro: se sentite la necessità di utilizzare un tradizionale controller Nintendo sulla Nintendo Switch, dovreste prendere in considerazione l’acquisto del controller PRO.

Nintendo Switch

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Nintendo Switch Joy-Con: modalità controller separati

  • Pulsanti non perfettamente posizionati a causa della necessità di essere funzionali per la modalità controller unico combinato
  • Una buona soluzione se avete un amico da sfidare in modalità multiplayer

Separando i Joy-Con è possibile ottenere due controller individuali veri e propri, completi di una levetta analogica, quattro pulsanti frontali e, collegando la cinghia Joy-Con, i due pulsanti posteriori L, R.

È questa la configurazione che sembra richiedere il più grande compromesso, nella ricerca di Nintendo di creare un dispositivo funzionale, adatto ad ogni situazione.

Sul Joy-Con sinistro i pulsanti frontali (ovvero il D-pad nella modalità combinata) sono al centro del controller, con il pollice destro che si trova scomodamente sopra di essi; lo stesso vale per quanto riguarda il posizionamento della levetta analogica sul Joy-Con destro.

La configurazione asimmetrica rende anche piuttosto difficile descrivere le funzionalità dei controlli ad un'altra persona, poiché i pulsanti di controllo hanno nomi diversi tra i due Joy-Con.

La mancanza di un’impugnatura, inoltre, potrebbe causarvi dei crampi alle mani se si utilizzano i controller per lunghi periodi, soprattutto se il videogioco al quale state giocando si basa fortemente sull’utilizzo dei pulsanti L, R del Joy-Con.

Questi pulsanti posteriori situati sulla cinghia, tra l’altro, possono risultare un po' rigidi da premere, il che aggiunge il disagio di usarli per lunghi periodi.

Quindi, anche se questa configurazione potrebbe essere perfetta, ad esempio, per far sì che un amico si unisca a voi per un paio di giri su Mario Kart, non ci sembra la soluzione ideale per lunghe sessioni di gioco.

Inoltre, dovrete ricordarvi di portare le cinghie Joy-Con insieme alla vostra Nintendo Switch, ogni volta che avrete bisogno di sfruttare questa modalità, che immaginiamo possa essere una scocciatura per la maggior parte delle persone.

In alternativa, è possibile utilizzare i due Joy-Con come se fossero un unico controller pur essendo separati. In questo modo i controlli saranno identici a quando sono assemblati utilizzando l'impugnatura, ma a dire il vero ci è sembrata un po' una forzatura in quanto la presa sul Joy-Con destro è meno confortevole a causa del posizionamento della levetta analogica. Anche in questo caso, quindi, dovrete fare i conti con l’inconveniente di non dimenticarvi mai l’impugnatura di plastica se ci tenete a giocare comodamente utilizzando i due Joy-Cons come un unico controller.

In definitiva, non crediamo che sia opportuno utilizzare i due Joy-Con in modalità separata se non proprio necessario, a meno che in futuro non esca un gioco specifico che ne preveda l’utilizzo, come ad esempio un titolo basato sui sensori di movimento.