Recensione Moto G 5G Plus

Motorola conquista il titolo di smartphone 5G più economico

Moto G 5G Plus
Moto G 5G Plus
(Image: © Future)

Verdetto

Moto G 5G Plus presenta un processore, una batteria e un display migliori rispetto alla maggior parte della concorrenza. Il modello da 4 GB di RAM è lo smartphone 5G più economico sul mercato e nel complesso è un buon prodotto, ma non un best-buy.

Pro

  • +

    Supporto alla rete 5G

  • +

    Pochi lag

  • +

    Autonomia

Contro

  • -

    Il lettore per le impronte digitali non è affidabile

  • -

    Le fotocamere non ci hanno convinto

  • -

    Il pulsante dedicato per Google Assistant va rivisto

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Cos'è Moto G 5G Plus? È il primo smartphone della linea G di Motorola a supportare la rete 5G. Al momento della stesura di questa recensione è anche il modello 5G più economico sul mercato, ma ancor più importante, è un Motorola Edge Lite in tutto, tranne che nel nome.

Infatti, siamo sorpresi che il dispositivo appartenga alla stessa serie di Moto G8 e G Power, poiché presenta componenti di fascia superiore. 

Il prodotto è dotato di un sensore per le impronte digitali incorporato nel pulsante di accensione e un pulsante dedicato per Google Assistant. Lo schermo da 21:9 è il più ampio della linea Moto G, inoltre presenta due fotocamere frontali, una bella novità. 

Moto G 5G Plus è il punto di (ri)partenza per la serie Moto G, nonché il Motorola Edge Lite che molti fan aspettavano.

Lo smartphone monta il processore Snapdragon 765G (il che è impressionante per un modello economico) e un ampio schermo da 90 Hz, che assicurano un’esperienza d’uso fluida e scattante.

Il display è un pannello LCD Full HD+ (1080 x 2520 pixel) da 21:9, quindi è lungo e sottile, ma, al contempo, è più maneggevole di quanto i suoi 6,7 pollici possano far pensare.

Moto G 5G Plus

Moto G 5G Plus (Image credit: Future)

Detto questo, non è tutto oro quel che luccica: il sensore per le impronte digitali è difficile da raggiungere, così come lo è premere il pulsante di accensione in cui è integrato. Ciò impedisce anche di sfruttare appieno le scorciatoie a doppio tocco, una funzionalità interessante implementata nel lettore.

Il comparto fotografico non ci ha convinto: le quattro fotocamere posteriori e le due frontali gonfiano la scheda tecnica, ma lasciano a desiderare sul campo; tuttavia, una migliore post-elaborazione delle immagini potrebbe risolvere la situazione.

Molti dei difetti e punti di forza del Moto G 5G Plus sono presenti anche nel Motorola Edge, motivo per cui stiamo confrontando i due prodotti. Il secondo ha un design accattivante che lo rende un'opzione allettante per alcuni, mentre Moto G 5G Plus è un prodotto equilibrato, ma senza elementi di spicco. 

Disponibilità e prezzo

Moto G 5G Plus è disponibile da luglio in due versioni: una da 64 GB di memoria e 4 GB di RAM, in vendita a meno di 250 euro su alcuni store, e un modello con 128 GB di memoria e 6 GB di RAM il cui prezzo oscilla tra i 350 e i 430 euro. 

Design 

Moto G 5G Plus

Moto G 5G Plus (Image credit: Future)

Moto G 5G Plus è lo smartphone più grande della linea Moto G, ma non è troppo largo, quindi risulta relativamente maneggevole.

Il dispositivo misura 168 x 74 x 9 mm, quindi è lungo, spesso, ma meno largo rispetto allo smartphone tipo; pesa 207 grammi, più della media, ma non di molto.

Lo schermo è molto ampio ed è delimitato da cornici relativamente sottili (rispetto a quello di altri modelli Motorola),inoltre presenta due fori per le fotocamere frontali nell’angolo in alto a sinistra.

Il blocco posteriore è di forma quadrata, non sporge troppo, ed è affiancato da un grande LED per il flash; in basso, c’è il logo dell’azienda. Il pannello posteriore è in plastica, ma sembra robusto e di qualità. Moto G 5G Plus si distingue per il lettore delle impronte digitali montato lateralmente, poiché sui modelli Moto G si trova in genere sul retro; è incorporato nel pulsante di accensione che si trova sul bordo destro, appena sotto il bilanciere del volume. Lo abbiamo trovato un po' difficile da raggiungere, il che rende difficile la scansione dell’impronta; se non altro, è sufficiente toccarlo per sbloccare il dispositivo.

Moto G 5G Plus

Moto G 5G Plus (Image credit: Future)

Sul bordo sinistro, in alto, c'è il pulsante dedicato per Google Assistant: una volta premuto, viene visualizzata la relativa finestra; lo abbiamo premuto quasi sempre accidentalmente quando mettevamo lo smartphone in tasca, e di tanto in tanto, anche mentre lo usavamo; in pratica, si è rivelato più fastidioso che utile, inoltre, se premuto, mette in pausa qualsiasi attività in esecuzione.

Moto G 5G Plus ha una porta USB-C e ,come la maggior parte dei dispositivi Moto, un jack per cuffie da 3,5 mm; è disponibile in due colorazioni: blu (Surfing Blue) e lilla (Mystic Lilac).

Display

Dopo aver implementato schermi da 21:9 sui modelli Motorola One ed Edge, l’azienda l’ha riproposto anche su Moto G 5G Plus.

Lo smartphone ha lo svantaggio comune a tutti i modelli con display da 21:9: è (troppo) lungo e scomodo da infilare e tenere in tasca, inoltre spesso bisogna sopportare le barre nere durante la visione di video. Ma ha anche dei vantaggi: come abbiamo detto, è relativamente sottile e quindi abbastanza facile da tenere in mano, inoltre è abbastanza ampio da consentire la visualizzazione di due app contemporaneamente.

Il display da 6,7 pollici è uno dei più ampi tra gli smartphone Motorola, ed è alla pari con quello di Edge; supporta una risoluzione massima di 1080 x 2520 pixel, come molti prodotti della concorrenza.

Moto G 5G Plus

Moto G 5G Plus (Image credit: Future)

In generale, lo schermo offre immagini di buona qualità, inoltre supporta il formato video HDR10 che garantisce una buona gamma dinamica; vanta anche una frequenza di aggiornamento massima di 90 Hz, per un’esperienza visiva più fluida. È possibile abbassare il refresh rate a 60 Hz (o selezionare una modalità automatica che passa da 60 Hz a 90 Hz, a seconda dell’app in esecuzione) per risparmiare energia, ma l’autonomia non è un problema su questo smartphone.

È il primo Moto G con un display da 90 Hz, nonché uno dei più economici a implementarla (la versione da 64 GB/4 GB, per la precisione).

Comparto fotografico

Moto G 5G Plus ha ben sei fotocamere, quattro sul retro e due frontali, il che è notevole, considerando che l'iPhone 12 Pro Max ne ha solo quattro. Purtroppo, quantità non è sinonimo di qualità e il comparto fotografico del dispositivo è per lo più discreto.

Sul lato anteriore, c'è una fotocamera frontale da 16 MP (f/2.0) e una grandangolare da 8 MP (f/2.2), per le foto di gruppo. Le foto sono buone, se scattate in condizioni di buona illuminazione, meno al calar del buio. Il livello di dettaglio dei selfie è notevole, specie con l’obiettivo principale, inoltre gli scatti in modalità Ritratto sono generalmente buoni.

Moto G 5G Plus

Moto G 5G Plus (Image credit: Future)

È disponibile anche il “filtro bellezza” per i selfie, ma i risultati hanno lasciato molto a desiderare: sfoca eccessivamente i tratti del viso, quindi consigliamo di non usarlo.

Il blocco posteriore ospita un obiettivo principale da 48 MP (f/1.7), uno grandangolare da 8 MP (f/2.2), uno macro da 5 MP (f/2.2) e uno di profondità da 2 MP (f/2.2).

Le foto scattate con la fotocamera principale sono nitide, ma non eccezionali per colore o contrasto. Le zone d'ombra risultano piatte e il colore verde sembra uniforme su tutta l’immagine; solo occasionalmente, con una luminosità davvero buona, le immagini ci hanno convinto.

Lo smartphone è privo di teleobiettivo, ma supporta uno zoom digitale 8x migliore di quanto ci aspettassimo: le immagini ingrandite non sono molto sgranate.

Gli scatti effettuati con l’obiettivo grandangolare hanno lo stesso problema di vivacità di quelli con la fotocamera principale; se non altro, la distorsione dei bordi degli scatti era lieve e non tale da pregiudicare la qualità complessiva.

In molte occasioni, abbiamo notato che l'app della fotocamera si arrestava in modo anomalo durante il passaggio alla fotocamera grandangolare. Non è chiaro quale sia la causa, ma speriamo che il problema venga risolto con una patch.

Moto G 5G Plus

Moto G 5G Plus (Image credit: Future)

Siamo rimasti soddisfatti delle prestazioni del sensore macro, visto che di solito serve più a fare numero. Quando siamo passati alla modalità macro, la fotocamera è stata rapida nel mettere a fuoco i soggetti e, nonostante la bassa risoluzione, le foto sembravano migliori di quelle  scattate con la fotocamera principale.

Il più delle volte, le fotocamere macro si rivelano superflue, quindi siamo lieti di vederne una che è effettivamente utile. D'altra parte, il sensore di profondità non serve a molto: le foto non avevano una profondità di campo molto evidente e la modalità Ritratto aggiungeva a malapena la sfocatura dello sfondo.

Motorola ha introdotto una nuova funzione: Composizione intelligente, che ritaglia automaticamente le foto scattate per migliorarne l'inquadratura (usando la regola dei terzi insieme all’IA). La funzione ha elaborato solo una delle foto che abbiamo scattato durante i test e non l’ha modificata molto; forse, l’inquadratura dei nostri scatti è sempre corretta, o forse la funzione non è troppo invadente.

Moto G 5G Plus può registrare video in 4K, come molti smartphone, ma consente anche di farlo in formato 21:9. Pochi dispositivi offrono tale capacità, e se lo fanno, non a tale risoluzione. Questo è il rapporto in cui vengono girati molti film e alcuni utenti preferiscono usarlo anche per i filmati domestici.

Gli smartphone Motorola non sono famosi per il comparto fotografico e ciò sembra essere dovuto all’inadeguata post-elaborazione degli scatti. Se acquisterete ​​Moto G 5G Plus, vi consigliamo di scaricare un'app di fotoritocco per migliorare le foto. Detto questo, pochi smartphone economici supportano tale funzionalità, e nel complesso, il comparto fotografico di G 5G Plus è in linea con quello della concorrenza.

I nostri scatti

Specifiche e prestazioni

Moto G 5G Plus monta il processore Snapdragon 765G, un chip di fascia media, che assicura un'esperienza scattante, sia con 4 che 6 GB di RAM. Le app si caricano rapidamente, la navigazione nei menu è fluida e i giochi funzionano senza problemi. Certo, questo non è un processore di fascia alta e di tanto in tanto un'app si caricherà lentamente o si bloccherà in modo imprevisto, ma non è la fine del mondo.

Di solito, gli smartphone con Snapdragon 765G offrono una notevole autonomia; forse, ciò è in parte dovuto ad alcune ottimizzazioni del chip, quel che è certo è che Moto G 5G Plus è un ottimo battery phone.

In Geekbench 5, G 5G Plus ha raggiunto 1822 punti, un risultato buono, ma non eccezionale; a confronto, Oppo Reno 2 ha segnato 1739 punti, mentre Honor 9X Pro ha totalizzato 1858 punti. La vera sorpresa è che ha superato Motorola Edge, che monta lo stesso processore e ha ottenuto 1732 punti. 

Moto G 5G Plus

Moto G 5G Plus (Image credit: Future)

Come suggerisce il nome, Moto G 5G Plus supporta la rete 5G, la connessione wireless di nuova generazione che promette di rivoluzionare l’uso di Internet su dispositivi mobile; sarà possibile guardare film e programmi in streaming senza dover aspettare interminabili tempi di caricamento e anche quando si è in movimento (su treno, pullman, ecc.). La buona notizia è che G 5G Plus ha un buon processore e uno schermo di qualità che consente di sfruttare appieno i vantaggi offerti dal 5G.

L’unico difetto è che abbiamo riscontrato (tenendo in considerazione il prezzo del prodotto) è altoparlante singolo che produce un suono un po' metallico; detto ciò, lo smartphone è dotato di un jack per cuffie, quindi il problema è relativo.

Software

Moto G 5G Plus esegue Android 10 stock, proprio come l’ha progettato Google, senza l’interfaccia personalizzata che molti produttori aggiungono sui propri dispositivi.

Detto questo, Motorola porta alcuni trucchi alla festa, e il primo di questi è Moto Actions, che consente di accedere a varie funzioni usando le gesture: Fast Torch attiva il flash quando si scuote due volte lo smartphone, mentre ruotandolo, si avvia l'app della fotocamera e così via.

Moto G 5G Plus

Moto G 5G Plus (Image credit: Future)

Occorre del tempo per prenderci la mano, ma sono utili e divertenti, a meno che non si avviino accidentalmente. C'è anche My UX, che Motorola ha introdotto con Edge, che consente di modificare il carattere, la dimensione delle icone e la combinazione di colori dell'interfaccia utente. Se a ciò aggiungiamo i numerosi widget a disposizione, è chiaro che è possibile personalizzare l’interfaccia nei minimi dettagli.

Una nuova aggiunta a My UX qui è una funzione interessante che utilizza il sensore di impronte digitali: toccandolo due volte mentre il telefono è acceso, verranno visualizzati sei collegamenti rapidi da selezionare facilmente. Come esempio di utilizzo, Motorola suggerisce di toccare uno dei collegamenti per portarti alle indicazioni di Google Maps per un luogo frequentato e lo abbiamo trovato utile per aggiungere i numeri di telefono che chiamiamo spesso in modo da potervi accedere rapidamente.

Il sensore di impronte digitali non rilevava sempre il nostro tocco se lo facevamo troppo velocemente, quindi a volte dovevamo premerlo quattro o cinque volte per accedere alle scorciatoie. Dopo averlo provato alcune volte, abbiamo imparato a toccarlo più lentamente, ma ci è voluto un po' per farci l’abitudine.

In generale, il Moto G 5G Plus sembra piuttosto scattante da navigare - e questo non è il caso di tutti i telefoni Moto G, quindi il 5G Plus è stato abbastanza piacevole da usare come risultato.

Moto G 5G Plus

Moto G 5G Plus (Image credit: Future)

Autonomia

Motorola inserisce batterie piuttosto capienti nei prodotti della gamma Moto G, e Moto G 5G Plus non fa eccezione: presenta un’unità da 5.000 mAh.

Lo smartphone dura un'intera giornata indipendentemente dall’uso: controllare i social media, giocare, ascoltando musica in streaming, guardare Netflix, nulla lo mette in crisi.

Detto questo, non sempre il dispositivo è riuscito ad accompagnarci per due giorni con una sola carica; va anche detto che, pochissimi smartphone sono utilizzabili per 48 ore consecutive, quindi non possiamo lamentarci.

Il prodotto supporta la ricarica rapida da 20 W (è un passo avanti rispetto alla maggior parte dei modelli Moto G), e sebbene non sia paragonabile a quella da 65 W di Realme 7 Pro, è comunque adeguata per il segmento.

Di solito, occorrono meno di due ore per una ricarica completa, mentre in 60 minuti si passa da 0 a 65% di carica. Lo smartphone non supporta la ricarica wireless e ciò non ci sorprende.

Vale la pena acquistare Moto G 5G Plus?

Moto G 5G Plus

Moto G 5G Plus (Image credit: Future)

Compratelo se...

Volete uno smartphone 5G conveniente

Moto G 5G Plus supporta la rete 5G e costa poco.

Siete interessati a Moto Power Touch 

Si tratta di un dettaglio, è vero, ma è molto utile. Toccando due volte il pulsante di accensione, potete avviare un comando personalizzato di vostra scelta; semplice e funzionale. 

Volete un battery phone

Siamo rimasti colpiti dall’autonomia di Moto G 5G Plus: nonostante l’ampio display da 6,7 pollici e con un refresh rate di 90 Hz, lo smartphone dura sempre almeno 24 ore.

Non compratelo se...

Volete un comparto fotografico di buon livello

Moto G 5G Plus non ha cattive fotocamere ed è alla pari con la concorrenza, ma se volete scattare foto di alta qualità, dovreste acquistare un modello più costoso.

Volete un design di alta qualità

Moto G 5G Plus è molto simile ai modelli della linea Moto G (pannello posteriore in plastica, cornici spesse); se volete uno smartphone di design, dovreste valutare Motorola Edge.

Non pensate di aver bisogno del 5G

Moto G 5G Plus supporta la connessione 5G, ma se non vi interessa, potete optare per modelli 4G dal miglior rapporto qualità-prezzo.

Tom Bedford
Contributor

Tom Bedford was deputy phones editor on TechRadar until late 2022, having worked his way up from staff writer. Though he specialized in phones and tablets, he also took on other tech like electric scooters, smartwatches, fitness, mobile gaming and more. He is based in London, UK and now works for the entertainment site What To Watch.


He graduated in American Literature and Creative Writing from the University of East Anglia. Prior to working on TechRadar, he freelanced in tech, gaming and entertainment, and also spent many years working as a mixologist. He also currently works in film as a screenwriter, director and producer.