TechRadar Verdetto
Se riuscite ad affrontare la spesa richiesta, la Canon EOS 5D Mark IV si rivelerà essere una delle reflex digitali migliori e più complete che vi sarà mai capitato di provare. Adatta a una vasta gamma di soggetti, dai paesaggi, allo sport sino agli animali nel loro habitat naturale, la 5D MK IV vi permetterà di gestire in modo superbo qualsiasi situazione.
Pro
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Touchscreen reattivo
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Sistema AF avanzato
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Prestazioni dell’autofocus Live View
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Ottime prestazioni del sensore
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Scatto a raffica a 7 fps
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Opzioni di connettività
Contro
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Costosa rispetto alla concorrenza
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La sensibilità ISO non è stata aumentata
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Opzioni limitate per i video 4K
Perché puoi fidarti di TechRadar
La serie di fotocamere 5D di Canon possiede un importante pedigree tecnico: l'originale EOS 5D aveva avvicinato il grande pubblico alla fotografia digitale con sensore full-frame, la Mark II aveva introdotto per la prima volta l'acquisizione di video Full HD su una reflex digitale e nonostante la Mark III non avesse delle caratteristiche così peculiari come quelle dei suoi predecessori, il suo sistema AF totalmente rinnovato (uno dei veri punti deboli delle versioni MkI e MkII), l’ha resa una delle reflex digitali più complete degli ultimi tempi, apprezzata sia dagli appassionati che dai professionisti.
Nonostante da allora la sua posizione nella gamma di Canon sia cambiata, con l'arrivo della 5DS da 50,6 MP, l’avvento di una nuova generazione 5D rimane comunque un evento degno di nota per chi desiderasse avere ancora più pixel a disposizione.
Caratteristiche
- Nuovo sensore CMOS full-frame
- Touchscreen da 3,2 pollici, 1.620.000 punti
- Acquisizione video DCI 4K
Il sensore da 22,3 MP nella 5D Mark III, di poco migliorato rispetto quello della Mark II del 2009, stava iniziando a sembrare un po' datato nei confronti di alcuni concorrenti più agguerriti, come quelli delle scuderie Sony e Nikon. Nella Mark IV il salto da 22,5 MP a 30,4 MP è stato notevole ma dato che Canon era rimasta un po’ indietro, forse ci saremmo aspettati qualcosa di più in termini di risoluzione, che non la rende troppo competitiva rispetto alla D810 di Nikon da 36,3 MP o alla Sony Alpha 7R II da 42 MP I file vengono comunque prodotti a una dimensione di 6720x4480. Pertanto se desiderate stampare un poster a 300 dpi, la dimensione nativa è appena sotto il formato A2 a 56,9 x 37,9 cm (22,4 x 14,9 pollici), mentre chi non si accontenta, potrà orientarsi sui 50.6 MP della 5DS.
Sensore: CMOS full frame da 30,4 MP
Innesto obiettivi: Canon EF
Schermo: touchscreen da 3,2 pollici, 1.620.000 punti
Raffica: 7 fps
Autofocus: AF a 61 punti
Video: DCI 4K
Connettività: Wi-Fi
Autonomia: 900 scatti
Peso: 840 g
Anche la 5D Mark IV utilizza la stessa tecnologia per sensori di ultima generazione che abbiamo visto nella 1D X Mark II e nella 80D che permette di convertire da digitale ad analogico direttamente nel chip ed è in grado di ridurre il rumore digitale e incrementare la gamma dinamica. La Mark IV introduce anche la tecnologia Dual Pixel Raw che offre ai fotografi la possibilità di mettere a punto l'area di massima nitidezza.
Ogni pixel viene composto da due fotodiodi e il file grezzo generato contiene una coppia di immagini con due punti AF leggermente diversi. Successivamente, se si desidera, è possibile aprire il file con il software Digital Photo Professional di Canon e utilizzare la micro-regolazione dell'immagine per spostare leggermente la messa a fuoco; la possibilità di regolazione non è molto ampia, ma Canon ritiene che usando questa tecnologia ci sia un’ottima possibilità di “salvare” quegli scatti leggermente fuori fuoco.
Come prevedibile, a causa del Dual Pixel Raw, le dimensioni del file aumentano notevolmente da 37 MB a 67 MB. Per elaborare i file dovrete inoltre utilizzare il software DPP, piuttosto che il vostro programma di post-produzione preferito, anche se successivamente è comunque possibile esportare in TIFF il file RAW elaborato tramite DPP e importarlo in un software come Adobe Lightroom o equivalenti. Rimane comunque una procedura piuttosto macchinosa, mentre il problema maggiore è che il file verrebbe interpretato in ogni caso dall’algoritmo di DPP e non da quello di Adobe (o di qualsiasi software vogliate usare), cosa non sempre accettabile se volete mantenere una coerenza colorimetrica nelle vostre sequenze di scatti.
La sensibilità nativa va da ISO 100 a ISO 32.000 ed è espandibile da ISO 50 a ISO 102.400.
Per quanto impressionante sia, la gamma estesa è pressochè identica a quella della 5D Mark III anche se Canon dichiara di aver migliorato l'algoritmo di elaborazione del rumore per risultati migliori a sensibilità più elevate. Rimane comunque in vantaggio di uno stop, rispetto alla rivale di casa Nikon, la D810.
La Canon EOS 5D Mark IV utilizza sia un processore DIGIC 6 che DIGIC 6+: il primo si occupa esclusivamente della misurazione, mentre il secondo di gestire tutto il resto, incluso il sistema AF a 61 punti con 41 sensori a croce (cinque dei quali a doppia croce per una precisione ancora maggiore).
Il sistema AF è sensibile fino a -3 EV (-4 EV in Live View), una luminosità inferiore a quella del chiaro di luna, quindi la messa a fuoco non dovrebbe mai venir messa troppo in difficoltà in condizioni di scarsa illuminazione, mentre sarà possibile utilizzare una combinazione di obiettivo-convertitore con un'apertura massima di f/8 e mantenere ancora la possibilità di poter sfruttare tutti i 61 punti AF (21 a croce). Esattamente quello che serve ai fotografi che si occupano di sport e documentari sulla natura che per i loro scatti raramente possono permettersi il lusso di scegliere l’illuminazione.
La 5D Mark IV eredita anche la tecnologia Dual Pixel AF di Canon, che utilizza i punti di rilevamento di fase sul sensore di imaging stesso, permettendo un'acquisizione AF più rapida di quella che abbiamo visto nella 5D Mark III e prestazioni elevate sino al livello di quelle che offrono molte mirrorless.
L'ampio display da 3,2 pollici vanta la straordinaria risoluzione di 1.620.000 pixel e la funzionalità touchscreen come sulla 1D X Mark II. La differenza, tuttavia, è che mentre sulla 1D X Mark II il touchscreen era attivo solo durante la funzionalità Live View, l'interfaccia touchscreen sulla 5D Mark IV rimane sempre attiva, consentendo anche la navigazione dei menu e la revisione delle immagini.
Canon ha anche mantenuto la stessa batteria della 5D Mark III, questo potrebbe sembrare un dettaglio non importante ma rimane in fondo una scelta intelligente. Gli utenti che desiderano utilizzare entrambe le fotocamere in tandem non avranno così bisogno di due set diversi di batterie e di due caricatori differenti.
Canon era riuscita a ritagliarsi il proprio spazio nel settore dei video con la 5D Mark II, che dava la possibilità di registrare video Full HD, ma il mercato è abbastanza cambiato da allora, con aziende del calibro di Sony e Panasonic che sono diventate molto competitive su questo fronte. Non sorprende molto quindi che Canon abbia deciso di controbattere con l’aggiunta delle possibilità di ripresa in 4K nel proprio modello.
Per essere più precisi, la 5D Mark IV è dotata di acquisizione video DCI 4K a 4096 x 2160 pixel, a 30/25/24 fps (circa 500 Mbps). Esiste perciò la possibilità di estrarre immagini JPEG da 8,8 MP da un flusso video 4K se necessario, grazie al formato di file Motion JPEG disponibile per l'acquisizione 4K.
Questo è l'unico formato di file disponibile quando si registra in 4K, mentre non è possibile scattare in un profilo gamma piatto. Le cose vanno meglio a 1080p, con una serie di opzioni Full HD, oltre alla possibilità di girare video HD a 120 fps, per realizzare impressionanti filmati al rallentatore.
La EOS 5D Mark IV possiede dei connettori per le cuffie e il microfono, oltre ad un’uscita HDMI Mini out e varie porte USB 3.0
Infine sfoggia un doppio slot per SD e CompactFlash compatibili con la veloce tecnologia UDMA 7. Dispone anche di connettività Wi-Fi e NFC per il trasferimento di immagini su un dispositivo compatibile, senza dimenticare, infine, l’unità GPS integrata.
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