TechRadar Verdetto
Amazfit GTR 3 Pro vanta un fantastico schermo AMOLED, un software completo e potente, e una batteria di lunga durata. Il design è solo ok il software avrebbe bisogno di un’interfaccia semplificata, magari opzionale. Nell’insieme uno smartwatch eccellente, che vale la pena di comprare.
Pro
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Batteria
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150 diverse attività sportive
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Software completo e personalizzabile
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Prezzo
Contro
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Manca NFC
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Software un po’ completo
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Materiali non al top
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Qualche bug di troppo
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Amazfit GTR 3 Pro: Recensione in due minuti
Se state cercando uno dei migliori smartwatch, il recente Amazfit GTR 3 Pro potrebbe essere esattamente ciò che state cercando. Questo smartwatch di Huami vanta infatti un bel design, moderno e leggero, è molto resistente ed è disponibile in due versioni: quella “elegante” e quella sportiva. Non ha (quasi) nulla da invidiare a prodotti più famosi come il Galaxy Watch 4 o l’Apple Watch, in termini di design, anche se questo Amazfit è realizzato con materiali un po’ meno pregiati. Se siete molto attenti all’estetica potreste non apprezzare la pelle sintetica del cinturino, o la cassa in lega di alluminio invece che in acciaio.
In compenso ha una batteria che dura tantissimo: quasi sei giorni se usate il display always-on, ma si può arrivare a 9-10 giorni usando tutte le possibili accortezze. Ed è un risultato incredibile, considerando che la maggior parte degli smartphone va ricaricata ogni due giorni al massimo.
È uno smartwatch completo per chi cerca un compagno di allenamento. Riconosce automaticamente 8 attività sportive, e in totale ne può gestire oltre 150. È più che preciso nel conteggio di passi o vasche in piscina. Sullo schermo avrete sempre sotto controllo valori importanti come i passi fatti, le calorie bruciate, le ore sedentarie o il battito cardiaco. Ed è disponibile il monitoraggio del sonno e quello dell’ossigenazione del sangue. C’è anche un po’ di memoria interna per metterci la musica preferita e ascoltarla via Bluetooth. Non manca il GPS, per uscire ad allenarsi senza lo smartphone - ma è assente la connessione NFC, che permetterebbe di usare il GTR 3 Pro anche per i pagamenti, almeno per chi usa uno smartphone Android.
Lo schermo AMOLED è spettacolare: 1,45” di spazio e una luminosità massima fino a 1000 nit. Non solo mostra lettere e numeri in modo incredibilmente nitido, ma è anche uno schermo sempre molto leggibile, anche se ci si trova sotto il sole diretto.
Il tutto è completato da un’app per smartphone completa e ricca di funzioni extra, come la possibilità di rispondere alla chiamate usando lo smartwatch come vivavoce, o un tracciamento completo dei parametri fisici.
Amazfit GTR 3 Pro costa 199 direttamente sul sito del produttore, il che secondo noi è un prezzo fantastico per un prodotto del genere. Per rapporto qualità/prezzo è senza dubbio uno tra i migliori smartwatch attualmente in circolazione.
Amazfit GTR 3 Pro, disponibilità e prezzo
Amazfit GTR 3 Pro è uscito a ottobre 2021 ed è in vendita direttamente sul sito di Amazfit, per €199. Potete scegliere tra la versione con il cinturino in pelle marrone chiaro, oppure quella in silicone nero, che ha una fitirura tassellata ed più indicata per lo sport.
Al momento non ci risultano offerte e sconti disponibili, ma potete trovarlo anche presso i maggiori rivenditori online, se preferite.
Design e display
Amazfit GTR 3 Pro è uno smartwatch con il display AMOLED circolare, quindi è più simile a Galaxy Watch 4 che ad Apple Watch 7. Ha un diametro di 1,45” e una densità pari a 331 PPI. Significa che testi e numeri sono davvero molto nitidi e, grazie anche alle giuste scelte di design, è sempre molto leggibile.
La luminosità massima arriva a 1000 nit, un valore molto alto, che rende lo schermo leggibile anche se ci si trova sotto il sole diretto o in altre situazioni “difficili”. Opzionalmente si può attivare lo schermo always-on, e in questo caso il quadrante scelto sarà sempre visibile; l’autonomia ne risente un po’ ma può valerne la pena. In alternativa c’è il classico meccanismo che fa accendere lo schermo quando si solleva il polso.
La cassa è in lega di alluminio aeronautica, un materiale leggero e bello da vedere. L’effetto non è quello di un prodotto premium come con la casse di acciaio che hanno alcuni concorrenti, ma il risultato secondo noi è molto ben riuscito. La fibbia del cinturino è realizzata con lo stesso materiale. Sul lato della cassa abbiamo due corone, una delle quali rotante. Premendo quella superiore si accede alle applicazioni principali, ed è possibile navigare sia muovendo le dita sullo schermo sia ruotando la corona stessa. La seconda corona invece dà accesso alle diverse attività sportive, e anche in questo caso la corona rotante, quella superiore, facilita la navigazione. Se si trova sudati o con le mani sporche o bagnate, è possibile interagire con Amazfit GTR 3 Pro usando solo le corone, il che è una buona notizia per molti - ad esempio per chi va in piscina.
A proposito di acqua, Amazfit GTR 3 Pro può resistere fino a 5 atmosfere; quindi, a meno che facciate immersioni di profondità, potrete usarlo senza problemi per tutte le vostre attività acquatiche.
Ci sono due cinturini disponibili, e noi abbiamo ricevuto per la prova quello in pelle sintetica marrone chiaro. Visivamente è un bel cinturino, con una finitura piacevole. Al tatto tuttavia risulta un po’ “troppo sintetico”, nel senso che sembra più plastica che pelle artificiale. Su questo dettaglio si poteva fare meglio, ed è un peccato perché l’Amazfit GTR 3 PRo non è poi così lontano dal potersi chiamare “prodotto premium”.
Nell’insieme, in ogni caso, è un bell’oggetto, e se cercate un dispositivo che sia anche gradevole da indossare, potrebbe fare al caso vostro. Non è consigliabile agli utenti più esigenti, probabilmente, ma andrà bene per la maggior parte delle persone.
Prestazioni e software
Amazfit sviluppa da sempre un proprio software, che risponde al nome di ZeppOS 1.0. È un software davvero ricco e completo, così tanto che in effetti potrebbe persino risultare confusionario, a volte. Sicuramente è opportuno prendersi qualche giorno per farci l’abitudine ma, dopo, l’accesso alle funzioni più comuni è immediato e intuitivo.
Sullo smartwatch, avrete a portata di dito ora e data (ovviamente), e una pletora di funzioni per lo il fitness e la salute. Monitoraggio dell’allenamento (fino a 150 diverse attività sono supportate), dati sul sonno, sul ritmo cardiaco e sull’ossigenazione del sangue. Potrete impartire comandi ad Alexa, dopo una semplice configurazione iniziale, far partire il cronometro o cambiare quadrante.
Nel pacchetto è inclusa anche la possibilità di usare lo smartwatch come vivavoce, se siete quel tipo di persona. Ed è possibile collegare cuffie Bluetooth e ascoltare musica direttamente dall’Amazfit GTR 3 Pro.
Con una quantità così grande di diverse funzioni, non siamo riusciti a provare proprio tutto, ma quasi. Funziona tutto bene, ma con la chiamata telefonica in vivavoce abbiamo avuto qualche problemino, vedendoci costretti a rinnovare l’abbinamento tra telefono e smartwatch più volte. A tal proposito, però, è da sottolineare che lo stesso telefono si collegava anche a un'automobile e a un paio di Sony WH-1000XM4. Insomma, il protocollo Bluetooth è un po’ trafficato da queste parti.
Se per voi è fondamentale rispondere e rifiutare le chiamate dal polso, comunque, è un dettaglio da tenere in considerazione.
Bene invece l’integrazione con le notifiche: dallo schermo del GTR 3 Pro potete leggere SMS, Whatsapp e altre app di messaggistica. Oppure potete attivare le notifiche da altre, app, secondo le vostre preferenze.
Zepp OS, naturalmente, ha anche un’app per smartphone, sia per Android sia per iPhone. Se il software dello smartwatch è abbondante di funzioni, l’app mobile è davvero stracolma, compresi centinaia di diversi quadranti per lo smartwatch. Il primo impatto può essere traumatico in effetti, e ci si può sentire un po’ persi. Poi però, un po’ alla volta, ci si abitua al modo in cui le informazioni sono organizzate in schede, e tutto acquista un senso.
Grazie all’integrazione con l’ecosistema Xiaomi, se avete usato una Mi Band 6, una bilancia smart Mi Body Composition Scale 2, avrete anche una serie di dati storici. Ebbene, la buona notizia è che con Zepp OS non dovrete rinunciare a nulla, né fare esportazioni su altre piattaforme. Ritroverete tutti i dati, nonché i dispositivi già associati.
Detto questo, consigliamo sempre di sincronizzare i dati con Apple Salute oppure Google Fit, così da poter cambiare dispositivo con meno preoccupazioni, in ogni momento. A tal proposito, purtroppo, il software Huami (esattamente come Mi Fit) fa un po' disperare per avere una buona sincronia con Google Fit.
Fitness
Amazfit usa l’indice PAI per darci una panoramica sullo stato di salute e di attività fisica. L’idea è di mantenere questo indice il più alto possibile, su una scala da zero a cento. Il GTR 3 Pro traccia tutte le attività fisiche, e aggiunge punti PAI ogni giorno. Se si fanno più punti PAI di quanti se ne perdono, il totale sale, e viceversa.
È tanto semplice quanto efficace, e può rappresentare una potente leva motivazionale tanto per gli aficionados del divano quanto per i fisique du role, che troveranno una nuova sfida nel raggiungere i valori PAI massimi. Alzare a tenere alto il vostro PAI di base, infatti, non sarà facile. Oppure potete ignorare completamente quel numero, la scelta è personale.
Amazfit GTR 3 Pro riconosce automaticamente 8 tipi di allenamento: camminata (all’aperto e al chiuso), corsa, tapis roulant, ciclismo, vogatore, ellittica e nuoto in piscina. Ci sono poi 150 attività in totale che si possono monitorare, usando la funzione manuale per l’inizio e la fine dell’allenamento. I dati sono precisi e leggibili: alla fine dell’allenamento avrete un bel po’ di informazioni, che potrete usare per ottimizzare il vostro percorso di allenamento.
Non manca una sezione dedicata al peso corporeo, utile per chi è a dieta ma anche come strumento generico. E ci sono anche funzioni per monitorare il ciclo mestruale (senza dover usare altre app, dunque), e livelli di stress.
Autonomia
La durata della batteria è senza dubbio il fiore all’occhiello dell’Amazfit GTR 3 Pro. Il produttore dichiara “fino a 12 giorni” di autonomia, un valore altissimo che nella nostra prova non siamo riusciti a raggiungere.
Siamo però arrivati a 9 giorni, tenendo lo schermo spento (accensione automatica sul movimento del polso, bassa sensibilità), e il bluetooth disattivato. Però ci piace di più lo schermo always on e poter gestire le chiamate dallo smartwatch, e in questo caso potete aspettarvi grossomodo 5 giorni di autonomia. Si scende anche di più se decidete di usare un quadrante con lo sfondo animato.
Forse si potrebbe arrivare a 12 giorni prendendo molte misure per massimizzare la durata della batteria, ma crediamo che sarebbero pochi quelli disposti a certi compromessi.
E in ogni caso Amazfit GTR 3 Pro è semplicemente incredibile per l'autonomia. Se per voi questo aspetto è importante, e non volete mettere lo smartwatch in carica ogni due giorni (se va bene) allora questo è il dispositivo che fa al caso vostro.
Amazfit GTR 3 Pro, ne vale la pena?
Amazfit GTR 3 Pro è un prodotto eccellente, e il suo rapporto qualità/prezzo ne fa uno dei migliori smartwatch del momento. A €199, infatti, non ci sono molti prodotti che offrono tanto questo smartwatch.
Compratelo se …
Volete una grande autonomia
Amazfit GTR3 Pro può durare 9-10 giorni nelle condizioni migliori, e noi siamo riusciti a usarlo cinque giorni o più con il display sempre attivo. Semplicemente, è un risultato impressionante.
Volete molte informazioni di fitness
Amazfit GTR 3 Pro e il suo software Zepp OS raccolgono davvero moltissime informazioni, su tanti aspetti diversi relativi alla salute. Se volete monitorare con precisione la vostra attività fisica e lo stato di salute, è fantastico.
Non compratelo se …
Volete un design premium
La cassa di Amazfit GTR3 Pro è resistente, ma non è acciaio. E il cinturino in pelle sintetica sembra un po’ troppo plastica ordinaria. Se volete uno smartwatch che ricordi un po’ di più gli orologi tradizionali, questo potrebbe non piacervi.
Volete un’interfaccia semplice
Zepp OS offre tantissime opzioni e una miriade di dati da consultare e gestire. Il che è fantastico … ma non per tutti. Se preferite un’interfaccia semplice da usare e che magari offra un look pulito, meglio guardare altrove.
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.