Scienziati rianimano un ragno morto come pezzo di un robot (letteralmente)

Negli ultimi anni la scienza ci ha abituati a cose che solo qualche lustro fa erano considerate pura fantascienza.

Vi ricordate il film Runaway del 1984 con Tom Selleck? Forse no, ma nel film erano presenti degli sgradevolissimi ragni robot con l’abitudine di esplodere dopo aver punto la vittima nel collo.

Senza arrivare a soluzioni così estreme, negli Stati Uniti la Rice University del Texas sta sperimentando una nuova branca della robotica chiamata “Necrobotica”. Il progetto del momento è la riattivazione di un ragno morto tramite un micro soffio d’aria che viene utilizzato per controllare i movimenti delle sue gambe.

Come se i ragni non ci facessero già abbastanza paura quando ce li troviamo davanti all’improvviso, due scienziati hanno pensato di realizzare un video per darci un assaggio del loro tentativo di pseudo-resurrezione.

Tra questi vi è Daniel Preston, un professore assistente di ingegneria meccanica che lavora alla Rice. Un giorno ha trovato un ragno morto con le classiche zampe arricciate.

Preston ha deciso di interagire con il cadavere dell’aracnide dopo aver scoperto che le sue zampe sono gestite tramite micro-flussi idraulici. Riflettendoci, ha deciso che sarebbe stato possibile far “funzionare” di nuovo il ragno, perlomeno per quanto riguarda gli otto arti. Come si vede nel video, il ragno riesce ad afferrare un piccolo oggetto e a trattenerlo come se fosse ancora in vita.

Non si sa se questo esperimento condurrà ad applicazioni pratiche utili per l’uomo, ma il professor Preston confida su come la necrobiotica sia in grado di unire l’ecologia alla meccanica. Infatti sfruttando gli attuatori dagli esseri deceduti potrebbe diventare possibile costruire una macchina senza la necessità di usare parti e componenti industriali e risparmiare perciò sulla loro produzione e il loro smaltimento.

Forse si tratta di un azzardo, ma staremo a vedere se questo nuovo filone riuscirà a incuriosire scienziati, ricercatori e ingegneri e ad ottenere qualche tipo di supporto a livello accademico e finanziario.